Statistiche della settimana: Rublev il più vincente del 2020, Sonego nella storia e Djokovic eguaglia Sampras

Nell’ATP 500 di Vienna Andrey Rublev si conferma essere il tennista più in forma del momento completando l’en plein nella categoria dei 500 che si sono giocati da agosto dopo la pausa a causa della pandemia.

Nella capitale austriaca infatti ha inanellato il terzo successo dopo quelli ottenuti ad Amburgo e San Pietroburgo.

Con questa vittoria che gli assicura un posto per le ATP Finals di Londra, il tennista russo diventa il giocatore più vincente nel 2020 con 39 match vinti e 5 titoli in altrettante finali disputate, staccando Djokovic che con altrettanti match vinti, si è aggiudicato al momento quattro trofei.

Per approdare in finale Rublev ha dovuto superare un solo vero ostacolo, l’idolo di casa e campione uscente Thiem nei quarti, risultato in compenso agevolato dai ritiri per problemi fisici sia di Sinner al secondo turno (sul 2-1 del primo set) che del sudafricano Anderson in semifinale (sul 6-4 4-1). Nell’ultimo atto è stato impeccabile costringendo alla resa Lorenzo Sonego che entrato in tabellone come le lucky loser ha meritato in pieno questa fortuna.

Per il tennista piemontese è stata una settimana strabiliante, una pietra miliare nella carriera di questo splendido giocatore che con serietà, dedizione e grande umiltà ha scalato la classifica e da domani col suo best ranking al numero 32, si candida per una testa di serie ai prossimi Australian Open. L’ammirazione che Sonego ha raccolto a Vienna è il risultato di cinque splendide prestazioni con quattro vittorie tutte contro pronostico, che messe insieme fanno “curriculum pesante” ma soprattutto rappresentano una formidabile iniezione di fiducia nei propri mezzi.

A dare spessore all’impresa del tennista livornese non è stata solo l’incredibile netta vittoria ottenuta nei quarti su Nole Djokovic, (sesta nell’Era Open di un italiano contro un numero uno del mondo) che ha fatto seguito a quelle su Lajovic e Hurkacz, ma anche la reazione successiva, nella prova del nove in semifinale di fronte al britannico Evans costretto alla resa per effetto di una prestazione che ha visto l’italiano esprimere la stessa intensità, la stessa lucidità e la stessa incisività manifestata contro il campione serbo. Ed anche in finale non ha per niente sfigurato, tenendo testa senza cedimenti, fino alla fine ad un Rublev pressoché ingiocabile (punteggio finale 6-4 6-4).

Djokovic, nonostante la sconfitta imprevista, raggiunge il principale obiettivo che si era prefisso in quanto con i 90 punti conquistati si assicura la leadership mondiale a fine anno per la sesta volta in carriera, uguagliando il record detenuto da Pete Sampras.

In settimana si è giocato anche a Nur Sultan in Kazakhstan, dove si è imposto l’australiano John Millman che ha avuto la meglio in finale sul francese Mannarino. Trattasi della prima vittoria in carriera per il tennista di Brisbane che a 31 anni è il settimo tennista più anziano a vincere il primo titolo dal 1990.

Altri numeri della settimana:

1 – I match vinti da Sonego contro tennisti top 10: Il bilancio aggiornato è di una vittoria e 4 sconfitte.

2 – I match point salvati da Millman nel quarto di finale disputato contro l’americano Paul.

4 – I match vinti contro pronostico da Sonego, numero 42 alla vigilia del torneo:

5 – I lucky loser che hanno battuto il numero uno del mondo nell’Era Open:

6 – Le presenze azzurre in finale negli ATP 500:

7 – Le vittorie azzurre nell’Era Open contro il numero uno del mondo, Adriano Panatta vi è riuscito 2 volte:

9 – Le sconfitte del francese Mannarino in 10 finali disputate nel circuito maggiore. Unica vittoria sull’erba di Hertogenbosch nel 2019.

33 anni e 6 mesi –  L’età che Djokovic avrà a fine 2020 quando sarà ufficialmente il più anziano numero 1 a fine anno.

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