Statistiche della settimana: bis di Zverev a Colonia, Humbert speranza francese

La Francia sembra aver trovato il giocatore su cui riporre i propri sogni di gloria  per gli anni a venire, visto che i campioni conclamati che tanti successi hanno mietuto negli ultimi 15 anni sono tutti ampiamente over 30, da Monfils e Gasquet (34 anni) a Tsonga e Simon (35).

Trattasi di Ugo Humbert (classe ’98) che ieri ad Anversa ha vinto il suo secondo torneo in carriera (superando in finale l’australiani de Minaur) dopo quello di Auckland a inizio anno. In quella circostanza Humbert diventò il primo tennista transalpino a vincere nei 65 anni di storia del torneo e il più giovane francese (21 anni e 5 mesi) ad imporsi in un torneo ATP dopo Gasquet che a 21 anni e 3 mesi alzò il suo primo trofeo nel 2007 a Mumbai.

Per effetto dei 250 punti conquistati Humbert ottiene il suo best ranking al 32simo posto, terzo francese in classifica dopo Monfils (11) e Paire (28). Colonia, dove in via eccezionale si sono giocati due tornei consecutivamente, è diventata terra di conquista per l’idolo locale, Alexander Zverev, che non aveva mai vinto quest’anno e che tra le mura amiche ha alzato il trofeo due volte. La settimana precedente aveva sconfitto in finale Auger-Aliassime e ieri ha domato facilmente la resistenza dell’argentino Diego Schwartzman prendendosi così la rivincita per la cocente sconfitta subita negli ottavi agli Us Open e pareggiando anche il conto degli scontri diretti totali: 2-2.

Il tennista tedesco sale così a 13 tornei vinti in carriera, 10 dei quali svoltisi in Europa. Da notare che in 11 circostanze l’incontro finale si è risolto rapidamente in due set.

La settimana azzurra ha visto come protagonista assoluto Jannik Sinner che a Colonia ha vissuto una settimana molto fruttuosa in termini di esperienza e di risultati tradotti nella seconda semifinale raggiunta in un torneo maggiore dopo quella di Anversa dello scorso anno. La prestazione complessiva offerta dal tennista altoatesino è stata di assoluto valore in particolare per la capacità rovesciare l’andamento del match nei quarti di finale contro l’espertissimo Simon (ex top 10) che dopo aver perso il primo set, aveva vinto otto games consecutivi.

In semifinale ha perso la rivincita con Zverev da lui battuto clamorosamente negli ottavi dello Slam parigino, ma gli ha dato comunque molto filo da torcere tanto da essere stato in vantaggio nel primo set per 4-1, giocando con grande autorevolezza, prima che il tedesco,  grazie sopratutto al servizio riuscisse a prendere il comando del gioco. Sinner fa un ulteriore passo avanti in classifica salendo dal 46simo al 43simo posto a ridosso di Lorenzo Sonego. Alla sua età è l’italiano con la miglior classifica da quando fu istituito il ranking computerizzato nel 1973.

Ad Anversa abbiamo assistito all’esordio nel circuito maggiore di un’altra grande speranza del nostro tennis. Trattasi di Luca Nardi (classe 2003) che non si è fatto intimorire ed ha strappato il primo set all’americano Giron destando un ottima impressione.

Altri numeri

2 – I match vinti in rimonta da Humbert ad Anversa: contro Carreno Busta (tds n.2)  all’esordio (5-7 6-3 6-4) e contro l’inglese Evans in semifinale dopo aver salvato un match point (4-6 7-6 6-4).

4 – I francesi ad aver raggiunto la finale ad Anversa negli ultimi 5 anni: Gasquet nel 2016 (vincitore), Tsonga nel 2017 (vincitore), Monfils finalista nel 2018 e Humbert che ha vinto quest’anno.

5 – Gli anni consecutivi (dal 2016 al 2020) con almeno una vittoria da parte di Zverev.

21 – Le finali disputate da Zverev con un bilancio di 13 vittorie e 8 sconfitte.

528 – La posizione in classifica del 21enne Zizou Bergs, tennista belga in tabellone ad Anversa grazie ad una wild card, che ha battuto lo spagnolo Ramos (n.45) in due set (7-5 7-5) all’esordio per poi dare molto filo da torcere al russo Khachanov (n.17 del mondo): punteggio finale 5-7 6-4 6-4 .

788 – Le settimane consecutive di Nadal nei top 10, trattasi del nuovo record strappato a Connors che si fermò a 787.

Settimana Wta

La Bielorussia festeggia la prima finale tutta in famiglia nel circuito Wta. Nella prima edizione del torneo di Ostrava, in Repubblica Ceca, l’atto conclusivo ha visto protagoniste Aryna Sabalenka (tds n.3) e Victoria Azarenka. Un infortunio al braccio ha compromesso fortemente il rendimento di quest’ultima e di conseguenza la qualità dello spettacolo. Per l’ex numero uno del mondo la consolazione di aver raggiunto la terza finale nei 6 tornei disputati al rientro dopo lo stop a casa della pandemia, bottino nobilitato dalla vittoria ottenuta a Cincinnati.

La Sabalenka a sua volta è tornata ad assaporare il gusto della vittoria che le mancava dal torneo di Doha di febbraio scorso. Per riuscire nell’impresa si è resa protagonista nei quarti di finale, contro la spagnola Sorribes Tormo, di una delle rimonte più clamorose che si siano mai viste, quando sotto nel punteggio 0-6 0-4 e palla dello 0-5, ha ribaltato la situazione vincendo consecutivamente i successivi 12 game.

Per la ventiduenne tennista di Minsk trattasi del settimo successo in 11 finali disputate in virtù del quale rimette nel mirino il rientro nella top ten, obiettivo che potrebbe conseguire già entro la fine dell’anno capitalizzando al meglio la partecipazione al torneo di Linz, ultimo appuntamento in calendario per questa stagione.

Con l’esito del torneo di Ostrava, si conferma il predominio post covid-19 delle tenniste dell’Est Europa che, a partire da agosto, hanno vinto 8 degli 11 tornei disputati nel circuito maggiore.

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