US Open, Osaka continua la protesta: in campo ricordando Elijah McClain

Elijah McClain era un massaggiatore afroamericano di 23 anni. Nel 2019 fu ucciso dalla polizia del Colorado che lo aggredì e gli iniettò ketamina perché indossava una maschera da sci (ma non aveva armi). Solo ora, con le proteste divampate, si è deciso di riaprire il caso.

Naomi Osaka mantiene la sua parola e dopo due giorni dall’esordio allo US Open con la mascherina in ricordo di Breonna Taylor e del suo omicidio brutale operato dalla polizia di Louisville arriva un nuovo nome.

Questa volta la giapponese è scesa in campo per il secondo turno contro Camila Giorgi indossando una mascherina con la scritta ‘Elijah McClain’.

Elijah McClain era un massaggiatore afroamericano di 23 anni, viveva ad Aurora in Colorado. Nel 2019 venne ucciso dalla polizia locale dopo che questi lo aggredirono e gli iniettarono ketamina per sedarlo. La persona che fece la segnalazione della maschera da sci raccontò di un comportamento inusuale ma di nulla che facesse pensare a un soggetto pericoloso, anche perché era disarmato.

Osaka al primo turno ha raccontato che per ogni partita di questo US Open scenderà in campo con un nome diverso da ricordare e per portare a conoscenza tutti di un atteggiamento insostenibile da parte della polizia USA. Soltanto il 24 agosto 2020, a seguito delle forti proteste che stanno travolgendo il paese, il governatore del Colorado ha deciso di riaprire il caso.

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