US Open: Sasnovich in campo coi colori bianco e rosso per la sua Bielorussia

Aliaksandra Sasnovich scende in campo con un completo bianco-rosso, abbinamento che i suoi connazionali stanno portando nelle piazze per manifestare contro il governo di Aleksandr Lukashenko coi colori della bandiera della Bielorussia indipendente.

Maglia bianca, gonna rossa. Così Aliaksandra Sasnovich si è presentata in campo per l’esordio allo US Open vinto contro Francesca di Lorenzo 2-6 7-6(6) 6-0. La bielorussa ha salvato un match point sul 6-5 per la statunitense nel tie-break per poi dilagare nel set decisivo. Per lei, al secondo turno, ci sarà Marketa Vondrousova.

A fare notizia, però, è il completo di “Sascha” che è un chiaro messaggio diretto ai suoi connazionali in Bielorussia che ormai da 20 giorni stanno occupando le piazze del piccolo stato dell’ex URSS per protestare contro l’ennesima rielezione dai contorni poco democratici del premier Aleksandr Lukashenko.

“Sasnovich sta giocando in rosso e bianco oggi e non sembra come coincidenza. Sono i colori della bandiera che le persone usano mentre combattono per la libertà in Bielorussia”. Così scrive Dmitry Shakhov, amico ed ex giornalista di tennis ancora però appassionato e che nelle ultime settimane ha spesso riportato sul suo profilo le vicende bielorusse. C’è molta ombra a causa del tentativo di Lukashenko stesso di togliere internet ai suoi concittadini, ma le foto, i video, e le poche notizie che trapelano raccontano di scenari drammatici. L’ultimo, in ordine di tempo, vede tutti i giornalisti di testate dell’occidente cacciati dal paese su ordine proprio di Lukashenko, disposto anche a mandare l’esercito contro i propri connazionali. Le strade di Minsk e delle cittadine nei paraggi parlano di centinaia di migliaia di persone che da giorni stanno manifestando con grande forza pur rimanendo pacifici, sventolando bandiere bianche con una striscia rossa in mezzo e cercando di sfuggire ai tentativi della polizia di creare disordini ed espedienti per arrestare manifestanti e torturarli, se non proprio sparargli a vista.

Sasnovich, che fin qui non aveva ancora espresso un vero giudizio, ha atteso il momento più importante per farlo, mostrando in maniera abbastanza netta da che parte sta. Bielorussia libera.

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