Svitolina non pensa allo US Open: l’ucraina vuole ricominciare a Madrid

Non è un annuncio ufficiale, ma poco ci manca: Elina Svitolina si aggiunge alla lista di chi a ora non vuole partire per gli Stati Uniti. L'ucraina potrebbe ricominciare al WTA Premier Mandatory di Madrid. Anche Alona Ostapenko non si sente al sicuro.

Semifinalista un anno fa, Elina Svitolina confessa che a ora non ha in mente la trasferta a New York City per giocare lo US Open.

L’ucraina, impegnata questa settimana in un torneo di esibizione a Berlino, ha rivelato che i suoi programmi futuri non prevedono il cemento nord-americano e che il primo torneo ufficiale della ripresa, per lei, dovrebbe essere il WTA Premier Mandatory di Madrid.

La scelta di Svitolina, riportata qui sopra da un tweet del fotografo ufficiale della WTA, viene ulteriormente rafforzata dalla regola della WTA sul ranking fino a fine del 2020 che segue la linea dell’ATP in cui si calcolano i migliori 16 (al maschile sono 18) risultati ottenuti da marzo del 2019 a dicembre di questa sventurata stagione.

Nel caso dello US Open, fulcro della trasferta sul cemento statunitense, Elina un anno fa ha raccolto 780 punti grazie alla semifinale ottenuta. Per aggiungere punti al suo ranking, dovesse prendere parte, avrebbe bisogno di raggiungere la finale e vincere sei partite, di fatto creando grandi difficoltà poi per le settimane successive dove giocherà sulla terra battuta, superficie che l’ha vista protagonista diverse volte in passato, e soprattutto giocando sul ‘rosso’ avrebbe la possibilità di rimanere in Europa dove la pandemia da covid-19 è meno fuori controllo rispetto alla realtà degli USA dove si stanno toccando ora 60.000 contagi al giorno.

Come Svitolina, in giornata ha parlato anche Alona Ostapenko che in Lettonia ha rivelato i suoi programmi futuri: spera di ricominciare da Palermo e poi, se le regole sulla quarantena glielo permetteranno, andare a Praga la settimana successiva mentre nulla, ancora, è stato deciso sull’eventuale presenza allo US Open dove anche l’ex numero 5 del mondo si sente molto a rischio vista l’enorme mole di contagi e un atteggiamento ben poco volto alla prudenza e all’attenzione.

Loro due sono solo le ultime che si sono esposte contro uno sviluppo dello Slam sul cemento, con Simona Halep quasi certa della rinuncia, Belinda Bencic molto contraria e che dovrebbe (a questo punto) seguire l’esempio di Svitolina considerato che come l’ucraina non perderebbe i 780 punti di un anno fa, Svetlana Kuznetsova e tante altre.

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