Statistiche della settimana: testa a testa Djokovic-Nadal, il nome nuovo è Seyboth Wild

Tutti i numeri della settimana appena trascorsa nel circuito ATP

Nella settimana in cui, a seguito della notizia improvvisa dell’operazione al ginocchio per un momento abbiamo provato la paura di non vedere più giocare Federer, ci hanno pensato Djokovic e Nadal a rassicurarci sull’inossidabilità di una terna che non ha nessuna intenzione di abdicare.

Il tennista serbo, pur rischiando l’eliminazione in semifinale contro un grandissimo Monfils, tre volte a un punto dalla vittoria, ha difeso la leadership mondiale andando a vincere per la quinta volta il torneo ATP 500 di Dubai, chiudendo alla pari il confronto indiretto col campione maiorchino che, a sua volta, ha conquistato gli stessi punti dominando in quel di Acapulco, dove ha passeggiato con tutti i suoi avversari cui ha lasciato, in cinque match, 25 game in tutto.

Complessivamente, nell’arco della settimana, i primi due tennisti del mondo hanno incontrato cinque rappresentanti della Next Gen lasciando loro solo le briciole a conferma che anche nei tornei meno importanti riescono a non distrarsi:

Va sottolineata la performance molto brillante di Gael Monfils al torneo degli Emirati: il francese ha confermato, a 33 anni, di stare attraversando una fase magica della propria carriera. Dopo aver vinto per la prima volta in carriera due tornei nella stessa stagione (Montpellier e Rotterdam), ha sfiorato l’ingresso nella terza finale consecutiva arrivando, per la prima volta in 17 match disputati contro Djokovic,  vicinissimo alla vittoria (3 match point sprecati) giocando un tennis stellare.

Una segnalazione merita anche l’inglese Daniel Evans che, grazie ad un ottimo torneo in cui ha battuto Fognini, Herbert e Rublev, è riuscito alla soglia dei 30 anni a migliorare il suo best ranking (28).

Il terzo torneo in programma, disputatosi sulla terra rossa di Santiago, ha visto l’esplosione di una nuova stella carioca per la gioia dei tifosi brasiliani che attendono l’erede di Kuerten. A 19 anni Thiago Seyboth Wild, che aveva fin qui disputato solo due match nel circuito maggiore, ha ricambiato alla grande la fiducia degli organizzatori che gli avevano concesso una wild card, dandogli anche un dispiacere avendo eliminato nei quarti l’idolo locale Garin, ritiratosi dopo aver perso il primo set. In finale ha avuto la meglio su un altro tennista caldo del momento, il norvegese Ruud, recente vincitore del torneo di Buenos Aires.

Seyboth Wild è il quarto teenager ad aggiudicarsi un torneo maggiore dal 2009 dopo Alexander Zverev (2 vittorie), Rublev e de Minaur:

Altri numeri:

3 – Il nuovo best ranking di Dominic Thiem che scalza Federer dal terzo gradino del podio mondiale, monopolizzato dai Fab Three per 42 settimane consecutive.

4 – I tennisti che hanno già vinto 2 tornei in questa stagione, complessivamente il 50% dei 16 tornei disputati:

5 – Le vittorie di Djokovic a Dubai, di cui 3 consecutive: 2009-2011, 2013 e 2020:

17-0 – Il bilancio degli head to head tra Djokovic e Monfils.

21 – La striscia di partite vinte consecutivamente da Djokovic a partire dalla finale di Coppa Davis 2019.

69 – Le posizioni guadagnate in classifica da Seyboth Wild che dal 182simo posto è salito al 113simo.

85 – i tornei vinti da Nadal in 122 finali disputate in carriera: Lendl è adesso a 9 lunghezze

280 – Il numero di settimane da numero uno di Djokovic. Nel mirino le 286 settimane di Sampras e le 310 di Federer.

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