Wang Qiang e Li Na in soccorso della Cina per l’emergenza coronavirus

Wang Qiang ha annunciato la donazione di 140 dollari per ogni game che vincerà nei prossimi 6 tornei. Li Na, nativa di Wuhan, ha versato quasi mezzo milione di dollari.

Al di là del tennis, alla ricerca di un qualche aiuto per la propria gente. Wang Qiang e Li Na, due delle più forti tenniste cinesi del presente e passato, hanno annunciato che entrano con forza in soccorso del proprio paese, alle prese attualmente con una grave crisi umanitaria dopo l’esplosione dell’epidemia del coronavirus.

Wang, che a Melbourne è diventata la prima cinese a battere Serena Williams in un torneo Slam (nonché la prima di Li nel 2008 a Stoccarda), nelle ultime settimane teneva aggiornati i suoi fan tramite il profilo Weibo, la versione cinese di Facebook, raccontando che malgrado fosse a Shenzhen e quindi lontano dalla provincia di Hubei e dall’isolamento della città di Wuhan, non riusciva a uscire dal paese. Non aveva sintomi, ma l’allarme era già altissimo anche al confine del paese, in una città che è attaccata a Hong Kong.

Doveva raggiungere Hua Hin e ha dovuto attendere una settimana in più per ricevere l’ok, col rischio di saltare il torneo thailandese e, chi lo sa, anche i successivi appuntamenti. Fortemente colpita dalla situazione, ha deciso di fare il possibile per aiutare i propri connazionali e per Hua Hin, Doha, Dubai, Indian Wells e Miami, oltre alla Fed Cup di inizio marzo a Dubai, donerà l’equivalente di 140 dollari americani per ogni game vinto. Con i quarti di finale raggiunti nel primo evento, è già arrivata sui 4000 dollari.

Li Na, invece, sta probabilmente vivendo la situazione con ancora più vicinanza perché lei è originaria di Wuhan, la sua famiglia vive lì, in un posto che forse non era molto noto alle cronache occidentali ma è una megalopoli 10 volte più grande di Roma e da fine gennaio è completamente isolata dal mondo. Una situazione surreale, come testimoniano notizie quotidiane tra giornali e telegiornali. E così, la ex numero 2 del mondo ha voluto dare il suo contributo versando quasi mezzo milione di dollari per aiutare la città con l’approviggionamento continuo di ogni cosa possa servire ai suoi abitanti (cibo, viveri, medicinali) a tirare avanti e uscire da una situazione di grande difficoltà.

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