Statistiche Australian Open: Fognini vuole imitare Caratti, i giovani arrancano ancora

Tutti i numeri della prima settimana degli Australian Open 2020

Siamo agli ottavo di finale e i Fab Three confermano il loro ruolo di favoriti, anche se Federer ha avuto bisogno di un miracolo per uscire indenne dal confronto al terzo turno contro l’australiano Millman che lo aveva battuto già a Ney Yorknel 2018 e che si è trovato in vantaggio 8-4 nel super tie break del set decisivo prima di cedere i sei punti successivi.

In compenso la tanto attesa Next Gen ha confermato le difficoltà evidenziate fin qui sulla lunga distanza. Dei tennisti nati a partire dal 1996 compresi tra le teste di serie, sono usciti anzitempo e contro pronostico in parecchi: in ordine di classifica, Stefanos Tsitsipas, numero 6 del seeding che aveva in scadenza la cambiale della semifinale raggiunta lo scorso anno, ha ceduto nettamente nel terzo turno a Raonic, che torna così a far parlare di sé.

Matteo Berrettini, numero 8, si è fatto sorprendere dall’americano Sandgren al secondo turno dopo aver recuperato due set di svantaggio; il canadese Denis Shapovalov (13), è uscito per la terza volta al primo turno negli ultimi quattro Slam, sconfitto dall’ungherese Fucsovics che dopo aver piegato nei due turni successivi il nostro più giovane rappresentante, Jannik Sinner, e l’americano Paul,  sfiderà negli ottavi Federer. Hanno finito precocemente la loro avventura anche il russo Kachanov (16), arresosi al terzo turno dopo 4 ore e 24 minuti al beniamino di casa Kyrgios, l’altra grande speranza canadese Auger-Aliassime (20), trafitto a sorpresa dal redivivo Gulbis fermato a sua volta al terzo turno da una vecchia volpe come Monfils, e il croato Coric (25) subito fuori per mano dell’ormai 32enne Sam Querry. Stessa sorte anche per il polacco Hurkacz (31) eliminato al secondo turno da Millman.

È sopravvissuto finora Alexander Zverev (7) che nonostante le tre vittorie già ottenute nei tornei Masters 1000 (Roma e Canada nel 2017 e Madrid nel 2018), cui si aggiunge la vittoria alle ATP Finals del 2018, nei 18 Slam fin qui disputati in carriera, non è mai andato oltre i quarti di finale. Approdando agli ottavi ha già eguagliato il risultato dello scorso anno e si appresta ad affrontare Andrey Rublev, che imbattuto da inizio stagione, con due tornei già in cascina (Doha e Adelaide), grazie alle tre vittorie ottenute nei primi tre turni ha allungato a 15 la striscia di match vinti consecutivamente a partire dalle finali di Coppa Davis dello scorso anno. Con Rublev è approdato agli ottavi anche l’altro tennista russo, il più quotato del momento, Daniil Medvedev, quarto favorito del torneo e finalista agli US Open.

Il torneo degli italiani:

Avevamo ai nastri di partenza 9 italiani grazie anche al ripescaggio come lucky loser di Giustino: uguagliato il record di presenze risalente al 1992. Quell’anno il miglior risultato risultò di Omar Camporese che approdò agli ottavi di finale dove fu costretto alla rese di fronte a Ivan Lendl, all’epoca numero 4 del mondo. Al momento siamo nella stessa situazione ma non è affatto finita in quanto Fabio Fognini si giocherà l’ingresso nei quarti di finale contro l’americano Sandgren, tennista scorbutico col quale è in vantaggio per 2-1 negli scontri diretti ma ha perso l’ultimo, nel terzo turno di Wimbledon dello scorso anno.  Sarebbe un risultato storico in quanto eguaglierebbe il miglior piazzamento di un azzurro risalente al 1991 quando Caratti raggiunse i quarti di finale cedendo all’americano Patrick McEnroe.

Il cammino del tennista ligure nei primi tre turni è stato faticoso tenendo conto che i primi due match contro Opelka (recuperando due set di svantaggio) e Thompson si sono risolti al super tie break del quinto set. Impeccabile il match di terzo turno contro l’argentino Pella, risoltosi in tre set senza alcuna sbavatura.

Relativamente agli altri azzurri presenti, encomiabile la prestazione di Andreas Seppi, giunto a un passo dalla vittoria contro Stan Wawrinka nel secondo turno, con palla break per il 5-3 nel quinto set. Bene anche Jannik Sinner. Superato autorevolmente il primo ostacolo contro il qualificato australiano Purcell, il tennista altoatesino nulla ha potuto contro la maggior esperienza dell’ungherese Fucsovics, ex numero 31 del mondo. Subito eliminati Sonego, Cecchinato, Caruso,Travaglia e Giustino. L’unica vera delusione riguarda Matteo Berrettini, testa di serie numero 8 e battuto proprio da Sandgren.

Altri numeri:

3 – I tennisti, nati a partire dal 1996, approdati agli ottavi: Medvedev, Zverev e Rublev. Lo scorso anno furono 5: Tsitsipas, Tiafoe ,Medvedev, Coric e Zverev.

4 – I tennisti giunti agli ottavi senza perdere un set: Nadal (22 game persi), Zverev, Schwartzman e Raonic.

7 – Gli over 30 approdati agli ottavi: Nadal, Djokovic, Federer, Monfils, Fognini, Wawrinka, Cilic.

7 – Le partite giocate da Fognini negli Slam risoltesi al quinto set rimontando 2 set di svantaggio. In altri due casi l’italiano ha subito la rimonta.

14 – Le nazioni rappresentate negli ottavi (furono 13 lo scorso anno). Russia (con Medvedev e Rublev) e Svizzera (con Federer e Wawrinka) vantano 2 presenze.

26 – Le partite decise al quinto set. In ben 9 casi è stato necessario il ricorso al super tie break.

88 – I tie break giocati, record assoluto per il torneo nei primi tre turni.

100 – I match vinti da Federer agli Australian Open. Traguardo già raggiunto dal tennista svizzero a Wimbledon lo scorso anno (101).

119 – I match disputati da Seppi in tornei dello Slam: il bilancio è di 59 vittorie e 60 sconfitte.

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