Ostapenko sulla morte del padre: “Tornata in Australia per non sentire troppo dolore”

Alona Ostapenko in un'intervista al sito ufficiale dell'Australian Open: "Sono tornata subito a Melbourne. Fossi rimasta a casa, il dolore mi avrebbe colpito molto più forte e sarebbe stato tutto più difficile".

Alona Ostapenko ha chiuso oggi il suo Australian Open con una sconfitta al termine di un match molto combattuto contro Belinda Bencic.

Un doppio 7-5 nato da una partita ben giocata per un set e mezzo, fino al 7-5 5-2 e 15-30. Poteva esserci tranquillamente un terzo set, ma i segnali non sono neanche così negativi come un po’ di tempo fa, soprattutto considerando con che stato d’animo la lettone stava affrontando questo torneo.

Ieri, intervistata dal sito ufficiale del torneo, ha raccontato del padre recentemente scomparso. Era ad Auckland quando è successa la tragedia familiare di una morte improvvisa, e pochi giorni prima lui stesso l’aveva accompagnata in aeroporto per la partenza: “Ho deciso di giocare l’Australian Open perché così ero impegnata con qualcosa e non pensare a cosa stesse succedendo a casa. Fossi rimasta lì, penso che il dolore mi avrebbe colpito molto più forte e sarebbe stato tutto più difficile”. L’essere in campo in questo momento rappresenta un sollievo: “In questo momento è così. Sono concentrata sulla partita, gioco, basta”.

In questo periodo il suo, purtroppo, non è neppure l’unico caso di avvenimenti simili. Come lei anche Aryna Sabalenka e Amanda Anisimova, giovanissime che hanno perso improvvisamente il padre tra agosto e inizio dicembre. Ostapenko, che ha un buon rapporto con la bielorussa, era a conoscenza del grave lutto ed è stata una delle prime a cui si è rivolta: “Ho parlato parecchio con lei a riguardo… ci siamo trovate a condividere questo momento, solo lei c’è stata un po’ prima. Questo è qualcosa di tremendo, soprattutto quando non te lo aspetti. Se ci fossero stati dei segnali, se sai che la persona sta male, è un’altra storia… sei un po’ più pronto, per quanto non sia possibile accettarlo. Ma così. perdere una persona così importante per te, fa tanto male”. Non solo Sabalenka, però: “Diversi altri tennisti mi hanno scritto, ho apprezzato davvero tanto. Mi hanno detto che se ho bisogno posso confrontarmi con loro”.

Reduce da un ottimo finale di stagione, la lettone era riuscita a fare la prima off season decente dopo due anni di problemi che le avevano poi condizionato le stagioni successive. Al termine della off season, il volo in Nuova Zelanda. Le ultime parole del padre sono state: “‘Vorrei vederti vincere di nuovo qualcosa di grande’. Mio padre credeva sempre in me”.

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