Australian Open, Federer: “La strada per la vittoria è lunga, le aspettative sono basse”

La questione sull'aria tiene banco in tutte le conferenze stampa dei big, ma nessuno è preoccupato. Roger Federer riprende i giornalisti dicendo che è qui per affrontare Steve Johnson. Caroline Wozniacki sul ritiro: "La sto vivendo bene, ora. Dopo l'ultimo punto so già che sarà invece un fiume di emozioni"

Nel classico All Access Hour di inizio torneo, il tema principale dell’Australian Open 2020 è senza neppure troppa sorpresa la questione ambientale.

Tantissime domande poste ai big da parte di diversi giornalisti già presenti su cosa si aspettano in questi giorni dove bisognerà controllare anche l’aria e i possibili cambiamenti climatici.

Roger Federer ha vissuto una conferenza stampa dove ha mantenuto un discreto aplomb malgrado ci si sia concentrati solo su queste tematiche.
Gli incendi e i possibili rischi: “Non possiamo fare granché a essere sinceri. Con una situazione così dobbiamo comunque affidarci al torneo e alla regola stabilita ieri. Secondo me qui stiamo prendendo importanti precauzioni perché abbiamo fissato il limite a 200 mentre per esempio ai giochi olimpici di Tokyo sarà a 300. Non sono troppo preoccupato”.
Alle frasi di Braydner Schur che aveva dato degli “egoisti” ai big: “Io martedì ero nell’ufficio del direttore del torneo, volevo capire che margine ci fosse tra giocare e non giocare. Secondo me martedì era anche molto caldo e molti giocatori non sono abituati a giocare in queste condizioni. Sono andato negli uffici sia martedì che mercoledì e ho detto loro che bisogna fare chiarezza per tutti. Dite che posso andare fuori e urlare a tutti di fermarsi? Non penso di poter fare molto più di così”.
Alla fine, quando le domande erano terminate, Federer ha ripreso la stampa presente: “Comunque, non so se vi interessa, gioco un primo turno contro Steve Johnson. Credevo fosse per questo che eravate qui”.
A quel punto un giornalista ha provato ad abbozzare la domanda: “Sono felice di essere in Australia, so quanto sia difficile giocare contro un avversario che ha già cominciato la stagione al contrario mio. So di avere davanti una strada lunga per la vittoria finale, penso a prendere tutto partita per partita e le mie aspettative a ora sono piuttosto basse”.

Caroline Wozniacki, all’ultimo torneo da professionista, ha dichiarato: “Al momento la sto vivendo come un qualsiasi altro torneo ma so che dopo l’ultimo punto sarà un fiume di emozioni. Sto pensando a divertirmi, ho avuto ottimi allenamenti e spero nel meglio per il mio torneo. Sono felice di essere qui, ho avuto una carriera dove ho ottenuto tanto e dato tutto quello che potevo ogni singolo giorno lavorando duramente per raggiungere il top e rimanerci. Vorrei ancora lavorare a lungo ma penso che sia la scelta giusta”.

Rafael Nadal è abbastanza sulla linea di Federer a proposito dell’aria: “Non sono preoccupato. Penso che abbiamo alle spalle un’ottima organizzazione che vuole solo il bene per noi e sono contento con la regola posta perché il limite qui è 200 mentre le Olimpiadi, che comunque sono un contesto ancor più importante, lo pongono a 300, quindi non penso ci siano problemi”.
Poi, sul fatto di essere numero 1 per tre decadi: “Penso che il segreto sia la tanta passione che ci ho sempre messo”.

Dominic Thiem un po’ contro corrente: “Per me l’aria era forse peggio a Pechino. Qui è stata piuttosto cattiva solo per due giorni. Non ho avuto grandi problemi fin qui e sono felice che la situazione sia migliorata anche se so che gli incendi non finiranno in breve e questo è il grande motivo di preoccupazione di tutti noi. Però qui per noi atleti penso che non ci sia niente di cui essere preoccupati. Ne abbiamo parlato anche ieri nel meeting e ci hanno nuovamente rassicurato che non ci sono problemi”.

Karolina Pliskova sul suo primo turno contro Kristina Mladenovic: “Non so bene in che condizioni sia lei. Penso però che molto dipenderà da me. Anche se lei può giocare in maniera ottimale penso comunque di avere chance. Certo comunque che dovrò saperla contrastare bene. Lei è pericolosa, abbiamo giocato qualche volta in passato e forse il nostro match migliore è stato in Fed Cup. Sarà dura, non facilissimo come esordio ma almeno potrà essere magari un buon test. Vedremo”.

Petra Kvitova a proposito dell’aria: “Sono stata credo fortunata perché quando ero qui con l’aria non pulita ho potuto allenarmi indoor ma sono stata veramente colpita dal vedere alcuni momenti nelle qualificazioni”.

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