WTA Finals Shenzhen: Pliskova, semifinale all’ultimo respiro. Beffa enorme per Halep

Karolina Pliskova si è presa lo spareggio per le semifinali con un match point deciso da una palla deviata irrimediabilmente dal nastro. La ceca non ha esultato, mentre Simona Halep usciva dal campo piena di amarezza: dal 2015 non ha mai superato il Round Robin.

[2] Ka. Pliskova b. [5] S. Halep 6-0 2-6 6-4

Una partita da montagne russe non poteva, probabilmente, essere decisa in altro modo che così. Karolina Pliskova si è presa lo spareggio per le semifinali delle WTA Finals con il successo ai danni di Simona Halep maturato con una sfida veloce e tanto simile ai vasi comunicanti, con entrambe le giocatrici che esprimevano il loro massimo quando dall’altra parte non sembrava esserci la giusta opposizione. E alla fine, a decidere tutto, un game al servizio della rumena in cui dal 30-0 ha perso nuovamente i fili del suo gioco e sul primo match point concesso ha dovuto cedere a uno schiaffo di dritto della ceca stampatosi sul nastro e finito appena al di là.

Pliskova, in questo senso, aveva un mezzo conto in sospeso col destino. Lo scorso luglio, a Wimbledon, aveva perso una partita tremenda contro Karolina Muchova per 13-11 nel set decisivo, con un nastro tremendo a favore della connazionale che si è presa per la prima volta (all’esordio assoluto) i quarti di finale ai Championships. Oggi è stata lei ad approfittare di questo momento sportivamente tremendo: non ha neppure provato a esultare, malgrado il traguardo raggiunto che le ha anche permesso di difendere i punti del 2018 e i tanti soldi in palio, mentre Halep, a testa bassa, abbandonava il campo colma di amarezza e delusione.

Per la rumena, infatti, è il quarto anno di fila in cui non supera il girone. Dopo la finale del 2014, Halep ha sempre trovato l’eliminazione nel Round Robin. Un match vinto nel 2015, 2016, 2017 e ora 2019, perdendo sempre la sfida decisiva. Agnieszka Radwanska, Dominika Cibulkova, Elina Svitolina e ora Pliskova, contro cui era avanti 7-3 nei precedenti e oggi sembrava aver rimesso in carreggiata la partita dopo un primo set in cui non era praticamente scesa in campo. Il 6-0 per Pliskova era infatti maturato in maniera sorprendente fino a un certo punto, perché la ceca stava comandando ogni scambio e Halep le dava una palla troppo docile, con Karolina che affondava il colpo al servizio o indirizzando la palla agli angoli più acuti di dritto.

Impressionante, comunque, il picco di gioco che stava avendo Pliskova. Mai raggiunto né nel primo match del girone contro Elina Svitolina né tantomeno nel set giocato contro Bianca Andreescu. Oggi, i primi 20 minuti, sono stati stellari. Poi, in maniera forse naturale, il calo. Era quello che attendeva Halep, pronta ad approfittare di un inizio di secondo set più scarico della ceca. Un break avanti, Simona ha messo in campo quello che era probabilmente il suo piano dall’inizio, scambiando molto di più da fondo campo e con palle molto più cariche e lavorate, che costringevano la ceca a sbagliare di più e a sforzarsi molto di più per prendere i punti. Sul 4-2, un nuovo break mandava la rumena a chiudere il set, non prima però di aver salvato tre chance di 3-5 della sua avversaria.

Il terzo parziale ha visto un po’ tutto questo concentrato in un 6-4 a tratti improbabile, perché la partenza di Halep era quella che doveva proporre la rumena per spezzare le speranze della sua avversaria. Scambi lunghi, enormi difese e altissima intensità. Pliskova era in un vortice molto negativo, tra spostamenti scarsi ed errori grossolani. Sembrava impossibile per lei vincere un punto, sbagliando anche situazioni molto comode per le enormi rincorse dell’avversaria. Sul 2-0, però, Halep non ha concretizzato uno 0-30 di vantaggio e qualcosa è cambiato, con Pliskova che tornava lucida nel servire e avere qualche punto facile. Era ancora chiamata a uno sforzo super, perché per prendersi il punto dell’1-2 ha dovuto mandare la rumena da un lato all’altro del campo 4 volte prima di avere la palla buona per il rovescio lungolinea. Dopo il cambio campo, un calo di Halep le ha dato il controbreak a 0 e poi il sorpasso per il 3-2 dopo un nuovo turno di battuta ai vantaggi e chiuso da un gran dritto lungolinea.

Qui un intervento di Darren Cahill piuttosto forte, cercando di far tornare Halep sui binari giusti con parole piuttosto dure: “Negli ultimi 3 game stai giocando veramente male. Datti una chance cercando di rimetterti in partita. Dipende tutto da te. Rimetti in campo la tua attitudine e vincerai la partita. Credo totalmente in te”. Purtroppo, la negatività della rumena ha avuto il sopravvento con un brutto game che ha dato il 4-2 (e il 5-2) alla ceca. Halep si è rimessa in careggiata tornando a muovere Pliskova nel momento in cui serviva per il match, ma dopo il controbreak non ha concretizzato l’ultimo step della rimonta. Da 30-0 Pliskova si è rifatta sotto giocando anche sulle debolezze dell’avversaria, e al primo match point, con lo scambio in mano, ha spinto molto bene di dritto verso l’esterno e dopo il recupero disperato di Halep ha colpito lo schiaffo al volo di dritto infrantosi sul nastro. E passato appena al di là.

Domani Pliskova affronterà Ashleigh Barty, nella sfida tra numero 1 e 2 del mondo.

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