Ranking ATP/WTA: Nadal torna in vetta, Berrettini n. 8. Barty n. 1 di fine anno

A un anno esatto dall’abbandono dello scettro, Rafael Nadal torna numero uno del mondo. Il ranking ATP odierno incorona di nuovo il maiorchino, che aveva lasciato il trono a Novak Djokovic il 5 novembre 2018. Per Rafa comincia la settimana numero 197 da leader, mentre Nole si ferma per ora a quota 275 (il recordman Roger Federer è a 310, Pete Sampras a 286). Nadal si issò in cima per la prima volta il 18 agosto 2008 e da allora, questa inclusa, vi è salito in altre sette occasioni.

Lo spagnolo era certo del sorpasso già alla vigilia di Parigi Bercy perché oggi sarebbero stati scalati non solo i punti del Master 1000 di dodici mesi fa ma anche quelli relativi alle Finals e in entrambi i casi Djokovic era approdato al match clou. In Francia Rafa è stato costretto al forfait in semifinale, mentre il serbo ha limitato al massimo i danni in classifica conquistando il titolo. Alla vigilia delle Finals la distanza fra i due è di 640 punti (9585 a 8945), a Londra sarà in palio il primato di fine anno.

La notizia principale per i colori azzurri è però la splendida qualificazione di Matteo Berrettini al “Masters”. Il romano, entrato nei top ten lunedì scorso, guadagna un’ulteriore posizione, divenendo ottavo, grazie al prevedibile crollo di Karen Khachanov, che scivola in diciassettesima posizione (- 9), essendo stato eliminato al debutto da campione uscente.

Matteo sarà il terzo italiano a prendere parte all’evento conclusivo della stagione, dopo Adriano Panatta (1975) e Corrado Barazzutti (1978), che però non riuscirono a vincere alcun match. Proprio Panatta e Barazzutti sono gli unici a essersi spinti più in alto in classifica, essendo stati rispettivamente quarto (nell’agosto 1976) e settimo (nello stesso mese del 1978). Allo stato attuale Fabio Fognini si è spinto al massimo sul nono gradino (lo scorso luglio).

Berrettini aveva cominciato il 2019 da n. 54 ed è entrato stabilmente fra i cinquanta solo il 29 aprile, dopo avervi trascorso un paio di settimane a febbraio. Da allora, la sua ascesa è stata inarrestabile, con la top twenty a giugno e, dopo la semifinale agli US Open, il costante avvicinamento all’elite mondiale, fino a irrompervi in seguito alle altre semi raggiunte a Shanghai e a Vienna.

Fra i primi dieci, oltre alle avanzate di Nadal e Berrettini, Stefanos Tsitsipas torna a fare suo il sesto gradino, scavalcando il “maestro” uscente Alexander Zverev, qualificatosi in extremis per la kermesse di fine anno. Roberto Bautista Agut, nono (+ 1), migliora il career high, mentre rientra nell’elite Gael Monfils, decimo (+ 3).

Subito dietro guadagnano posizioni David Goffin (undicesimo; + 3) e soprattutto Denis Shapovalov, che grazie alla prima finale in un Master 1000 stabilisce il primato personale: quindicesimo (+ 13). In discesa, oltre a Khachanov, Kei Nishikori (13; – 2) e John Isner (19; – 2).

Salgono anche il semifinalista Grigor Dimitrov (20; + 7), nonché Jo-Wilfried Tsonga (29; + 6) e Christian Garin (34; + 8), giunti nei quarti, e Jeremy Chardy (52; + 13), fermatosi agli ottavi dopo essere partito dalle qualificazioni. Netti cali per Marin Cilic (39; – 15) e Kevin Anderson (91; – 46).

Per quanto riguarda gli azzurri, dietro a Berrettini, Fabio Fognini si conferma dodicesimo. Seguono Lorenzo Sonego (53; + 1), Marco Cecchinato (72; – 1), Andreas Seppi (74; 0), Stefano Travaglia (86; + 2), Jannik Sinner (95; – 2) e Salvatore Caruso (97; – 1).

Oltre il centesimo posto figurano Thomas Fabbiano (116; – 2), Paolo Lorenzi (118; – 1), Gianluca Mager (119; + 1), Lorenzo Giustino (149; – 3), Alessandro Giannessi (151; – 2), Federico Gaio (154; 0) e Roberto Marcora (190; + 2).

La WTA ha celebrato l’ultimo atto del Tour maggiore con le Finals di Shenzhen, che hanno visto il successo della numero uno Ashleigh Barty. L’australiana, che si assicura dunque il primato di fine anno, allunga decisamente in vetta: il suo vantaggio sulla più diretta inseguitrice Karolina Pliskova, è ora di 1911 punti (7851 a 5940).

Sul gradino più basso del podio resta Naomi Osaka, mentre Simona Halep scavalca al quarto posto Bianca Andreescu grazie al successo nel confronto diretto giocato nel round robin. In sesta posizione risale la finalista Elina Svitolina, che si mette alle spalle Petra Kvitova e Belinda Bencic.

Resta per poco fra le cento la migliore italiana, Camila Giorgi, ora novantottesima (- 4). Alle spalle della marchigiana figurano Jasmine Paolini (117; + 2), Martina Trevisan (153; + 8 grazie ai quarti ad Albareale di due settimane fa), Giulia Gatto Monticone (175; + 5) e Martina Di Giuseppe (199; + 2).

Rientra fra le duecento l’ex top five Sara Errani (200; + 39), finalista nella prova ITF da sessantamila dollari di Asuncion. Ad avere la meglio sulla ravennate nell’atto conclusivo è stata l’emergente diciottenne Elisabetta Cocciaretto, che grazie al titolo mette a segno un bel + 60 divenendo n. 215.

I top ten del ranking ATP: 1 Rafael Nadal (+ 1), 2 Novak Djokovic (- 1), 3 Roger Federer, 4 Daniil Medvedev, 5 Dominic Thiem, 6 Stefanos Tsitsipas (+ 1), 7 Alexander Zverev (- 1), 8 Matteo Berrettini (+ 1), 9 Roberto Bautista Agut (+ 1), 10 Gael Monfils (+ 3).

Le top ten del ranking WTA: 1 Ashleigh Barty, 2 Karolina Pliskova, 3 Naomi Osaka, 4 Simona Halep (+ 1), 5 Bianca Andreescu (- 1), 6 Elina Svitolina (+ 2), 7 Petra Kvitova (- 1), 8 Belinda Bencic (- 1), 9 Kiki Bertens (+ 1), 10 Serena Williams (- 1).

Dalla stessa categoria