ATP Parigi-Bercy: Djokovic torna in finale, non basta un buon Dimitrov

Il serbo replica l’ottima prova offerta contro Tsitsipas e batte anche il bulgaro.

[1] N. Djokovic b. G. Dimitrov 7-6(5) 6-4

Dopo aver triturato Stefanos Tsitsipas nei quarti, un Novak Djokovic molto ben centrato fa fuori anche Grigor Dimitrov e si qualifica per la finale del Masters 1000 di Bercy. Finisce 7-6(5) 6-4 in un’ora e 38 minuti di discreta qualità: il bulgaro ha giocato un buon match, in linea con quello che aveva già mostrato nei giorni scorsi, ma non è bastato a far male al numero 1 “uscente”.

Sì perché comunque andrà a finire il torneo Djokovic da lunedì perderà il primo posto in classifica a scapito di Nadal: per riprenderselo e chiudere la stagione in vetta deve vincere a Parigi e far bene alle Finals, sperando che lo spagnolo non raccolga granché, sempre che a Londra sia presente. È una missione non impossibile per Nole, che altrimenti rischia di doversi accontentare della seconda piazza per un po’ visto che a gennaio difende i 2000 punti dello Slam australiano. Circostanze che renderebbero un po’ più difficile la caccia al record di 310 settimane da numero 1 di Federer (Djokovic si ferma al momento a 275).

Obiettivi di classifica a parte, il serbo può essere soddisfatto di quanto fatto fin qui nel torneo, un buon biglietto da visita anche per l’imminente Master di Londra. Domani disputerà la sua finale numero 111, la sesta in un 2019 che gli ha regalato due Slam, un Masters 1000 è un ATP 500. Bercy si conferma campo favorevole, è la sua sesta finale sui campi parigini al coperto: ha vinto nel 2009 e per tre stagioni di fila dal 2013 al 2015 mentre un anno fa fu battuto da Khachanov.

Domani sarà ovviamente favorito contro Denis Shapovalov, battuto tre volte su tre quest’anno (Melbourne, Roma e Shanghai). Qualche parola anche per Grigor Dimitrov, sprofondato al numero 78 del ranking ad agosto e risorto grazie alla sorprendente semifinale raggiunta a New York. Non gli è bastato giocare alla pari per un’ora abbondante, l’occasione sfumata nel tie break ha pesato troppo. Resta comunque un finale di stagione molto positivo per un giocatore che sembrava ormai perduto e che ha saputo ritrovarsi su buoni livelli.

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