Statistiche della settimana: Italia da record, otto italiani in top 100

Mai così tanti azzurri tra i primi cento del mondo: l'ultimo arrivato è Caruso

Dopo un assenza dai campi di oltre un mese per effetto del’infortunio al braccio che lo costrinse al ritiro negli ottavi contro Wawrinka agli US Open, Nole Djokovic, numero uno del mondo, rientra col botto.

Vince a mani basse il torneo di Tokyo cui partecipava per la prima volta in carriera, lasciando agli avversari soltanto 29 games in cinque match disputati, e torna a muovere la classifica allungando su Nadal che tuttavia resta il favorito nella corsa per la corona di numero uno a fine anno, avendo nella classifica Race per Londra un vantaggio ancora molto ragguardevole di 1460 punti nei confronti del tennista serbo che potrà tuttavia avvicinarsi molto laddove riesca a capitalizzare al meglio la settimana a Shangai dove il maiorchino ha dato prudenzialmente forfait.

Ai fini della Race la settimana è stata fruttuosa in particolare per Alexander Zverev impegnato a Pechino, e David Goffin che ha giocato a Tokyo. Entrambi si sono fermati in semifinale, ma con i 180 punti conquistati hanno recuperato posizioni in classifica salendo rispettivamente in ottava e nona posizione scavalcando tra gli altri Matteo Berrettini che purtroppo dopo la sconfitta inaspettata a San Pietroburgo della settimana precedente contro il bielorusso Gerasimov nei quarti, è uscito all’esordio a Pechino contro il rientrante Murray ed ha perso, di conseguenza, due posizioni in classifica (dalla ottava alla decima posizione).

Ad oggi cinque tennisti sono già qualificati, uno quasi: restano in concreto due posti ancora disponibili con sei pretendenti plausibili compresi in un fazzoletto di 340 punti. Due sono italiani (Berrettini e Fognini), la qual cosa non ha precedenti a questo punto della stagione:

Nadal 9225 punti, Djokovic 7765 ,Federer 5510, Medvedev 4875 , Thiem 4345 , Tsitsipas 3370,Bautista Agut 2395, A.Zverev 2300 , Goffin 2260, Berrettini 2185, Monfils 2125 e Fognini 2055

Un’altra nota lieta riguarda il ritorno alla vittoria di Murray. Il tennista scozzese rientrato nel circuito da poche settimane, è tornato a vincere due partite di seguito nel circuito maggiore dopo un anno (Shenzen 2018) dimostrando di essere decisamente in progresso ed essere pronto per la nuova stagione.

Il bilancio azzurro prende lustro dal circuito Challenger dove Salvatore Caruso, imponendosi a Barcellona, ha conquistato la seconda vittoria in carriera dopo quella di Como del 2018, ma soprattutto è entrato per la prima volta tra i top 100 al numero 98.

Per effetto di questo exploit per la prima volta da quando fu istituito il ranking computerizzato (1973) l’Italia ha otto tennisti tra i top 100:

In precedenza tra il 2 marzo 1992 e 6 settembre 2019, in 5 diverse riprese per 18 settimane in totale, l’Italia aveva avuto 7 tennisti nei Top 100.

Abbiamo raggiunto la Spagna che vanta però 2 top 10 (Nadal 2 e Bautista Agut 10) mentre restano davanti solo Francia (12) e Stati Uniti (9) che in compenso hanno una sola presenza tra i top 20 (Monfils 11 e Isner 17).

Altri numeri

4 – I tornei vinti in stagione da Djokovic. Eguagliato Nadal

6 – L’australiano Millman, finalista a Tokyo, è il sesto finalista di quest’anno proveniente dalle qualificazioni (comprendendo anche i lucky losers).

15 – I tornei vinti in carriera da Thiem, che si è aggiudicato l’ATP 500 di Pechino, battendo in finale il greco Tsitsipas al termine di una finale molto combattuta. Trattasi per il tennista austriaco del quarto trofeo dell’anno dopo Indian Wells, Barcellona e Kitzbuhel .

76 – I tornei vinti in carriera da Djokovic , sesto di sempre nell’Era Open, a una sola lunghezza da Mc Enroe che si fermò a 77:

272 – Le settimane in cui Djokovic è stato numero uno del ranking. Superati nelle ultime settimane Connors (268) e Lendl (270), il tennista serbo è attualmente terzo in questa speciale classifica alle spalle di Federer (310) e Sampras (286).

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