Shanghai, alta tensione Murray-Fognini: “Fabio è stato scorretto”. L’azzurro: “Volevo fare il simpatico”

Nella conferenza stampa Andy Murray non si è risparmiato: "Stavo colpendo una voleè, ho sentito un rumore. Era Fognini, che poi mi ha detto di prenderla con ironia. Scuse? Non mi interessa. Io non avrei dovuto farlo, ma lui non doveva rivolgersi così a me".

Il post partita della sfida tra Andy Murray e Fabio Fognini a Shanghai è stato quantomai animato. Tutto è partito dal quel momento di grande tensione a rete dove lo scozzese si è rivolto con tono molto acceso nei confronti del ligure, reo di avergli procurato un danno quando stava colpendo una voleè alta sopra la rete nelle fasi decisive del terzo set.

Il match in campo è durato oltre tre ore, poi si è riproposto nelle dichiarazioni dei due, soprattutto in quelle dell’ex numero 1 del mondo che non ha risparmiato i propri torni.

Così Murray, ai giornalisti: “Stavo colpendo una voleè alta sulla rete. Qualcuno ha fatto un rumore, inizialmente non sapevo chi fosse stato. Lui mi ha detto di smetterla di lamentarmi e di avere un po’ di senso dell’umorismo. Quando stai per colpire una volee a rete, sai, nessuno vuole sbagliare. Volevo capire da chi provenisse il rumore e veniva da lui. È una cosa non permessa, una hindrance, si perde il punto per questo. E lui mi dice che io avrei dovuto prenderla con ironia in quel momento. Non avrei idea di come avrei potuto prenderlo come uno scherzo divertente e farci due risate sopra. Alla fine Fabio ha provato a scusarsi, ma non mi interessava: io non avrei dovuto farlo, ma lui non può permettersi di parlarmi così”.

Fognini, invece, ha rilasciato queste dichiarazioni ai microfoni appena dopo l’ultimo punto: “Mi stava fissando così seriamente… Credo che sul campo si possa anche sorridere. Non riuscivo a capire come mai, dicevo all’arbitro che il suo era un punto troppo banale per essere sbagliato. Io ho solo provato fare qualcosa di simpatico, non so se definirlo divertente, da farci due risate… E lui ha cominciato a guardarmi molto serio e io ho un po’ perso la testa. Per me questi episodi nascono e muoiono sul campo”.

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