ATP Shanghai: Federer-Zverev nei quarti, passeggia Djokovic

Alexander Zverev a due facce supera Andrey Rublev e raggiunge Roger Federer nei quarti di finale a Shanghai. Djokovic contro Tsitsipas

Alexander Zverev a due facce supera Andrey Rublev e raggiunge Roger Federer nei quarti di finale a Shanghai. Non c’è stata partita per un set e mezzo. Zverev comandava il gioco e faceva quello che voleva poi ha iniziato a concedere qualcosa, ha perso continuità commettendo molti errori e rischiando di compromettere una partita già vinta. È un buon segnale che non abbia perso la testa come capitato molte volte quest’anno e che abbia chiuso con autorità alla roulette del tie break.
Avvio strano per Zverev che fa e disfa con tre ace, prime vincenti o quasi, tre doppi falli, uno in apertura, uno sul 40 pari tirando la seconda a più di 220 km/h fuori di un metro e l’atro sul suo vantaggio ma comunque si salva. Le piccole incertezze del tedesco finiscono lì. Gioca un tennis ragionato e composto, mette in campo la risposta e imprime gran profondità ai colpi con lo scopo di tenere Rublev lontano dal campo per prendergli il tempo e appena si apre un angolo è preciso nel piazzare il vincente. Si va ai vantaggi anche sul servizio del russo che poi può solo guardar passare due riposte fulminanti di Zverev e gli cede per la prima volta il servizio. Ne seguono altre due, Sascha risponde sempre forte sulle righe e comanda il gioco. Rublev non riesce a fare niente, si innervosisce e sbaglia in continuazione riuscendo a raccogliere solo due punti in risposta.
Nulla cambia nel secondo set, Zverev continua a servire con potenza e precisione e a rispondere altrettanto bene e sigla il break nel secondo game. Il tedesco è padrone del campo, si permette anche di trovarsi 0-40 nel terzo game con un doppio fallo e due errori di rovescio piazzando poi in sequenza due ace, una prima vincente, un altro ace e un rovescio imprendibile. È scatenato e non vuole lasciare nulla a Rublev che dopo nove game persi consecutivamente riesce a sbloccarsi e tiene il servizio annullando tre palle del doppio break. Il russo trova un attimo di serenità che gli permette di comandare gli scambi per la prima volta e riesce a mettere a segno il contro break. Zverev inizia a perdere continuità e a commettere i primi errori ma è sempre lui a decidere le sorti del gioco e allunga di nuovo questa volta confermando il vantaggio ma poi al momento di chiudere il match si spegne, commette un doppio fallo, una serie di errori e rimette in corsa Rublev. Al tie break si parte con i servizi a comandare e poi dopo uno scambio di minibreak, Zverev allunga ancora e chiude il match con un gran passante di rovescio.
Con un po’ di fatica Roger Federer riesce ad avere la meglio su David Goffin che fallisce cinque set point nel primo set e poi perde convinzione nel secondo. Il belga parte forte, tiene alto il ritmo degli scambi da fondo spostando lo svizzero che sottotono al servizio nel terzo game si salva al diciottesimo punto dopo aver annullato una palla break. Goffin serve meglio e fa meno fatica di Roger a tenere i suoi turni di battuta che si salva ancora ai vantaggi nel settimo e nel nono game prima di capitolare mandando il belga a servire per il set sul 6-5. Troppi gli errori dello svizzero fino a quel momento e pochi quelli di Goffin al quale però sul più bello trema il braccio e dopo aver concesso poco e niente fino a quel momento cede il servizio fallendo tre set point. Al tie break è ancora il belga ad arrivare per primo a set point conquistandone altri due ma ancora una volta non riesce a convertirli e Federer lo punisce inesorabilmente.
Nel secondo parziale il belga sembra reagire bene e si procura una palla break nel secondo game ma Roger annulla e l’altro via via si spegne perdendo brillantezza al servizio. Il break per lo svizzero è nell’aria e arriva nel settimo game, poi per lui è solo normale amministrazione chiudere l’incontro.
Nessun problema per Novak Djokovic, che si è sbarazzato di John isner in due set, 7-5 6-3, con il serbo che affronterà nel suo quarto di finale Tsitsipas.
 
 

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