ATP Pechino: Tsitsipas rimanda Zverev, il greco in finale contro Thiem

L'austriaco è il primo finalista del torneo cinese, aspetta Tsitsipas o Zverev

[3] S. Tsitsipas b. [2] A. Zverev 7-6(6) 6-4 (Cristina Pozzoli)

Si aspettavano risposte e sono arrivate. Stefanos Tsitsipas e Alexander Zverev si affronteranno tante altre volte e per titoli ben più importanti ma in questo momento il greco è più forte. Sembrava che Zverev avesse dato segnali di risveglio questa settimana ma era solo un’illusione. Tsitsipas è molto più convinto di se stesso e, al contrario del tedesco, gioca con meno paura. Il primo game dice tanto di quello che sarebbe potuto essere il match ma che poi non è stato.

Tsitsipas è al servizio e, nonostante metta in campo tre prime su quattro, si trova 15-40. Zverev risponde profondo e centrale senza dare e prendere angoli e per due volte il greco stecca con il rovescio in uscita dal servizio e poi perde altri due punti cedendo alla lunga distanza negli scambi imposti dal tedesco che non cerca angoli e non prende rischi ma tiene un ritmo sostenuto piazzando i suoi colpi molto vicini alle righe. Tsipas da fondo non tiene il ritmo e va a rete a salvare le prime palle break ma Zverev risponde ancora profondo, lo costringe a subire e gli strappa il servizio. Zverev è in fiducia, tiene il servizio a zero e poi con altre risposte profonde e centrali che non danno il tempo al greco di organizzarsi in uscita dal servizio, si procura la palla del doppio break che però l’altro annulla con il suo primo ace.

Tsitsipas entra in partita e mette fine agli errori. Nel sesto game prende in mano il gioco e porta Zverev ai vantaggi che si innervosisce discutendo per un falco chiamato a suo avviso in ritardo dal greco ma che gli dà torto. Il tedesco inizia a precipitare, salva con disperazione la prima palla break ma poi commette due doppi falli consecutivi da destra concedendo altre due palle break e il servizio con una volée di dritto in rete. Il greco è in fiducia e si prende ancora il servizio di Zverev, sempre più nervoso e quindi meno lucido, nell’ottavo game ma si perde al momento di chiudere il set, cede il servizio a quindici e rimette le carte in tavola. Si arriva al tie break e la tensione domina le fasi iniziali.

Gli errori fioccano da una parte e dall’altra ma Zverev riesce a domare i nervi per primo e si porta 6-3. Sembra fatta e quindi si adagia così Tstsiaps rientra, si trasforma in un muro in difesa, sigla cinque punti consecutivi e fa suo il primo set. Ecco la svolta, Zverev perde sempre più fiducia nel suo gioco e in se stesso, salva il suo primo turno di battuta nel primo game ma poi si scioglie come neve al sole e cede due volte il servizio, la prima a zero e la seconda a quindici. Zverev non vuole alzare bandiera bianca, lotta e recupera un break ma non basta. Tsitsipas non si fa intimorire neanche dopo tre match point annullati, sente che la partita è sua e che sta nelle sue mani chiuderla e lo fa.

[1] D. Thiem b. [4] K. Khachanov 2-6 7-6(5) 7-5 (Andrea Iaccarino)

Sfuma per il russo Karen Khachanov la ricerca di una finale che quest’anno in 21 tornei non è mai arrivata, in una stagione non così positiva che lo vede tra l’altro lontano nella race to London. La finale invece arriva per Thiem, alla ricerca del quarto titolo stagionale dopo Indian Wells, Barcellona e Kitzbuhel in vista delle finals, per le quali ha già raggiunto l’aritmetica qualificazione.

La partenza vede il russo protagonista subito di un largo vantaggio con un provvisorio 3-0, a causa di un grave errore su uno schiaffo a volo di Thiem sullo 0-1 30-30 e la palla break concretizzata perfettamente da Khachanov. Il primo set vede l’austriaco troppo impreciso in avanzamento e da fondo, spesso incapace di contenere le accelerazioni di dritto vincenti dell’avversario, che riesce a trovare le righe senza troppi problemi.

Thiem, al contrario, è in affanno e paga a caro prezzo i numerosi tentativi di mettere a segno vincenti lungolinea, che in una prima fase del match si arenano nella rete o in corridoio.  Khachanov è molto solido, potremmo dire la versione dell’ultima parte del match contro Fognini, ma sicuramente con una precisione e un coraggio maggiori che gli permettono di mandare spesso Thiem diversi metri fuori dal campo e di spostarsi molto bene sul dritto per poi aggredire lo scambio. Thiem perde per la seconda volta il servizio e il primo parziale si chiude 6-2 per il russo.

Si tratta comunque di un match molto aperto e nel secondo set con due nastri a favore di  Thiem riesce a portarsi avanti sul 3-2 prima di commettere un vero e proprio suicidio servendo su un piatto d’argento due palle break con una palla corta davvero mal riuscita e concludendo con un doppio fallo sul 15-40. Sul 3-4 40-40 un’intuizione incredibile a rete e un passante out di Thiem regalano a Khachanov l’opportunità di servire per il match, completamente sprecata con un game perso a 15.

Il secondo set finisce al tie-break e Thiem lo porta a casa proprio grazie al rovescio lungolinea determinante, lo stesso colpo che di fatto stava per condannarlo definitivamente in precedenza. Il suo livello sale sempre di più ed esce fuori nel momento decisivo: dalla metà del terzo set è lui a spingere con Khachanov che arretra, e non si lascia fermare dal break subito in partenza, riagguantando l’avversario e superandolo al photo finish per 7-5.

La finale sarà con il vincente di Zverev-Tsitsipas, forse con nuove consapevolezze da parte di entrambi i giovani dopo l’aver vissuto e aver vinto la Laver Cup (l’ambiente del team Europe sarà stato probabilmente benefico), e con il tedesco che, vincitore l’anno scorso alle Nitto Atp finals, non ha ancora strappato il pass per Londra.

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