ATP Parigi-Bercy: Tsonga travolge Berrettini, Londra in pericolo

Finisce subito l'avventura di Berrettini al Masters 1000 di Parigi Bercy. Tsonga impartisce una severa lezione all'italiano che adesso deve sperare che Monfils non arrvi in semifinale e che Wawrinka non vinca il torneo. Esordio positivo di Nadal, due mesi dopo la finale di New York.

[WC] J.W. Tsonga b. [11] M. Berrettini 6-4 6-3 (eddi)

Brutta doccia fredda per Matteo Berrettini che è incappato in uno Tsonga vecchia maniera, che non ha dato sostanzialmente nessuna possibilità all’italiano di fare partita pari. Tsonga è stato superiore in tutte le fasi del gioco, in particolar modo in quella che con troppa fretta si è pensato che Berrettini potesse fare partita pari con i big, cioè la diagonale di dritto. Ma anche il servizio è stata un’arma meno efficace del solito, se è vero che Tsonga ha risposto quasi sempre e nel decimo game del primo set non sono bastate 7 prime palle su 10 per fermare uno scatenato Jo. Come spesso succede in questi casi, Tsonga è stato aiutato da un Berrettini che è sembrato molto remissivo, con un body languace stranamente dimesso, verosimilmente legato ad una certa impotenza tattica, visto che non si capiva come il romano potesse uscire dall’angolo. Jo ha iniziato subito molto bene, con una splendida volée bassa che gli ha dato la palla break che lo ha portato avanti poi per 3-0 ma ha giocato un quinto game disastroso, restituendo il vantaggio. È stato il momento del match più equilibrato in cui si poteva pensare che la fine naturale fosse il tie-break, ma quel decimo game ha indirizzato il match in modo definitivo. Per la verità Berrettini ha avuto una possibilità di rendere almeno più complicata la vita al francese ma la palla break del primo game del secondo set, l’ultima, procurata con un bel passante di dritto, è stata annullata senza particolari problemi dal francese. Da allora in poi era solo questione di capire quando sarebbe arrivato al break e non si è dovuto aspettare tantissimo perché al sesto game, grazie ad una splendida risposta incrociata, anche un po’ fortunata, Tsonga andava 4-2 e sostanzialmente chiudeva il match.
È una partita che dovrà dire molto a Berrettini perché magari era solo stanco – anche se pure questo sarebbe un problema – ma se davvero vuole rimanere a lungo nella top10 deve sapere che può trovare spesso dall’altra parte gente in grado di tirare forte quanto lui e di avere più frecce tattiche al proprio arco.
Si complica anche la corsa alle Finals anche se nulla è perduto. Però adesso la questione non è più nelle sue mani, perché basterebbe che Monfils vincesse due partite, quella di domani e quella di venerdì, per far sfumare un’occasione che chissà se si ripeterà. Per fortuna il francese non è il massimo dell’affidabilità, anche se purtroppo è atteso da due partite non certo proibitive, visto che anche Zverev è ormai matematicamente qualificato.

[2] R. Nadal b. [WC] A. Mananrino 7-5 6-4 (Giovanni Vianello)

La serata era stata aperta dall’esordio di Rafa Nadal che mancava dai campi da tennis dalla finale di New York. Lo spagnolo, che tornerà numero 1 del mondo alla fine di questa settimana, ha giocato una buona partita anche se ha avuto qualche difficoltà a chiudere e ha permesso a Mannarino di stargli attaccato praticamente per l’intera partita. Bene per lo spagnolo che non si sia arrivato al tiebreak, ma con Wawrinka dovrà naturalmente crescere.
Ad imporsi come da pronostico è stato dunque lo spagnolo per 7-5 6-4.
La partita ha avuto la caratteristica di disputarsi tra due mancini. Si scontravano il tennis di potenza e resistenza da fondo quasi titaniche dello spagnolo e il tennis molto meno intenso fisicamente ma molto astuto ed intelligente del francese, sempre propenso ad intrappolare l’avversario in schemi tattici complessi.
Il match è stato, se non proprio dominato, quantomeno vinto facilmente da Nadal, che ha offerto una sola palla break in tutto l’incontro e non ha mai perso il servizio.
Nel primo set il gioco ha visto i due giocatori tenere il rispettivo servizio fino al dodicesimo gioco, quando Mannarino ha ceduto la battuta e lo spagnolo ha così vinto il set 7-5. Già nel decimo gioco l’iberico aveva avuto un set point in risposta.
Nel secondo set Mannarino ha avuto qualche occasione in più, andando un paio di volte ai vantaggi sul servizio di Nadal, ma al decimo gioco ha avuto un black-out che è risultato decisivo in favore dello spagnolo.
Un buon Nadal quello visto oggi, oltretutto con un avversario che soprattutto nel primo set ha dato un po’ di filo da torcere. Nadal al prossimo turno troverà Wawrinka, in un match che potrebbe rivelarsi più complicato del previsto considerato che, seppure con le speranze ridotte al lumicino, Wawrinka è ancora in corsa per le Finals

Secondo turno

[1] N. Djokovic b. [LL] C. Moutet 7-6(2) 6-4
K. Edmund b. [14] D. Schwartzman 7-5 6-3
A. de Minaur b. [9] R. Bautista Agut 7-6(2) 7-6(1)
[7] S. Tsitsipas b. T. Fritz 7-6(3) 6-3
Ch. Garin b, [15] J. Isner 7-6(5) 7-6(4)
G. Dimitrov b. [12] D. Goffin 7-5 6-3
[5] D. Thiem b. M. Raonic 7-6(5) 5-7 6-4
D. Shapovalov b. [11] F. Fognini 3-6 6-3 6-3
[13] G. Monfils b. B. Paire 6-4 7-6(4)
[WC] J.W. Tsonga b. [10] M. Berrettini 6-4 6-3
[16] S. Wawrinka b. M. Cilic 7-6(3) 7-6(5)

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