Laver Cup: Federer ferma il rientro del Resto del Mondo. Kyrgios battuto, Europa sul 5-3

John Isner, battendo Alexander Zverev, aveva dato il punto del 3-3 al Team Resto del Mondo. Roger Federer ha però subito riportato avanti gli europei con il successo in rimonta contro Nick Kyrgios.

Come successo nella precedente edizione della Laver Cup Alexander Zverev e John Isner hanno aperto il programma del sabato ma quest’anno il super tie-break ha premiato lo statunitense che, come vuole il regolamento della seconda giornata, ha dato due punti pesanti al Team World portatosi momentaneamente sul tre pari.

Per gran parte della partita Zverev è stato superiore, avanti di un set e quasi ingiocabile nei suoi turni di battuta, ma al primo momento di incertezza è crollato ancora una volta vittima delle tante paure che lo accompagnano ormai da troppo tempo.

Isner ha vinto il sorteggio e scelto di servire giocando serve & volley anche sulla seconda ma Zverev ha subito risposto bene prima con il rovescio costringendolo a fronteggiare volée molto complicate e poi con una risposta vincente di dritto si è procurato una palla break. Lo statunitense ha tirato fuori un paio di ace e una prima vincente e ha spento ogni speranza del tedesco che con molti meno problemi ha tenuto il suo primo turno di battuta. Scaldato il braccio anche Isner è diventato praticamente ingiocabile e il resto del parziale è stato condizionato dai servizi. Gli scambi da fondo sono stati pochi vinti in maggior parte da Zverev che ha risposto meglio e con una certa facilità sulle seconde mettendo più volte Isner in seria difficoltà. Lo statunitense ha fatto quattro ace in più ma Zverev, nonostante due doppi falli, non ha concesso alcun punto con la prima messa in campo con costanza e ha perso solo tre punti con la seconda e in questo modo i giocatori sono arrivati al tie break. La risposta di rovescio del tedesco è stata la chave di svolta nel terzo punto che gli ha aperto il campo per andare a segno con un comodo passante di dritto e prendersi il primo mini break. Il secondo è arrivato subito dopo con un doppio fallo di Isner e poi è stato uno show di Zverev abbellito da pregevoli punti sotto rete.

Nel secondo parziale ha continuato a tirare la stessa aria con un’ottima resa dal servizio da parte di entrambi. Tra i due è stato ancora a Zverev a rispondere meglio ma quando ha provato ad alzare la testa Isner l’ha tenuto a bada con ace e gran prime. Il parziale sembrava scorrere veloce verso un altro tie break ma nel nono game per la prima volta Isner è riuscito ad essere propositivo in risposta e ha messo a segno inaspettatamente il break. Zverev ha aperto con un doppio fallo e sul 15-30 ha affossato in rete un rovescio in avanzamento che in altre circostanze sarebbe stato un comodo vincente ma in questa ha consegnato due palle break al suo avversario. Annullata la prima, sulla seconda Isner ha messo in campo una risposta fortunosa che è caduta senza peso poco oltre la rete e Zverev ha mandato in corridoio il recupero. La partita è finita lì, con un parziale di quattordici punti a due lo statunitense ha chiuso con prepotenza il set e al super tie-break ha travolto il tedesco, rinunciatario e ormai inerme, attaccandolo in continuazione, tirando vincenti con il dritto e bombardandolo di servizi ben oltre i 220 km/h.
Roger Federer ha riportato in vantaggio il Team Europe sul 5-3 superando Nick Kyrgios in rimonta nel secondo match della sessione pomeridiana. Entrambi desideravano la vittoria e le emozioni sono state abbondanti fin dall’inizio quando Roger Federer ha dato il via alla partita e il pubblico ha accolto con un boato il suo primo punto accendendo gli animi. In principio i servizi hanno lasciato poco spazio al gioco ma le cose sono presto cambiate e i due si sono scambiati due break praticamente identici nel quarto e quinto game sbagliando entrambi di misura un dritto inside-out sulla palla break. Il primo a tentare l’allungo è stato Federer che, trovata la risposta, ha potuto variare il gioco con slice di rovescio velenosi spostando l’australiano e mandandolo fuori giri con il dritto. Kyrgios ha reagito prontamente e manovrando con lucidità con il suo colpo migliore ha costretto lo svizzero all’errore recuperando lo svantaggio. Chiusa questa parentesi il servizio è diventato determinante e ha portato i giocatori al tie break con la pressione al massimo. L’australiano ci è cascato subito e con un doppio fallo e un dritto lungo in manovra ha regalato due turni di servizio consecutivi. Sul 4-0 per Federer sembrava finita ma Kyrgios è uno capace di tutto se ci crede. E ci ha creduto mettendo a segno un parziale di sette punti a uno. I due errori banali di Federer prima con il dritto e poi cono slice lungo linea di rovescio che si è alzato ed è andato lungo hanno dato il via alla rimonta di Kyrgios che, una volta recuperati i due mini break di svantaggio, si è concesso le sue invenzioni chiudendo il set con un passante di dritto lungo linea in corsa.
Il secondo set è cominciato con la massima concentrazione. Ogni singolo punto poteva cambiare l’esito del set e chissà, forse anche del match e i giocatori sono stati attentissimi a non lasciarsi sfuggire alcuna occasione. La prima si è presentata a Federer nel terzo game con Kyrgios al servizio sul 30-30. Lo svizzero ha impattato a meraviglia una risposta con il dritto piazzando un vincente lungo linea nell’angolino ma il coraggio non è mancato a Kyrgios che ha annullato la palla break con un grande punto giocato all’attacco e con due gran servizi si è tolto dai guai. Non gli sono bastati però nell’undicesimo game. La palla ha iniziato a scottare e l’australiano con un doppio fallo si è trovato 0-40. Il cuore l’ha aiutato a rimontare ma Federer si è procurato un’altra palla break e poi con estremo ordine ha condotto lo scambio provocando l’errore di Kyrgios che gli ha consegnato il servizio e l’opportunità di servire per chiudere il set, colta al volo. Le emozioni sono esplose al super tie break con un primo allungo di Kyrgios grazie a un’accelerazione vincente di dritto incrociato, la rimonta di Federer con colpi di classe sempre crescente al volo e da fondo e la fuga definitiva verso la vittoria.

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