WTA Washington: Giorgi guida il pacchetto di outsiders in semifinale

Quattro semifinaliste a sorpresa a Washington, due di queste alla loro prima volta. Camila Giorgi, con prestazioni in crescita, è ora la più accreditata per ranking (e titoli) per la vittoria finale. Battuta Zarina Diyas, ora avrà la diciassettenne Caty McNally.

Sembra quasi incredibile a dirsi, visto quello che Camila Giorgi ha passato negli ultimi mesi, ma ora l’azzurra è la giocatrice con più esperienza e ranking tra le semifinaliste del WTA International di Washington.

Lo avevamo visto subito, tra lunedì e martedì, che il torneo nel District Columbia avrebbe regalato qualcosa di particolare perché dopo i primi turni le teste di serie più alte erano saltate e soprattutto rimanevano in gara tante giocatrici prive ancora di presenze e costanza nelle fasi finali.

Camila, che ha vissuto per tante settimane tra febbraio e giugno con la tendente al polso, ha trovato prestazioni in sensibile crescita e avversarie “giocabili”, riuscendo a vincere tre partite di fila come non le capitava dal torneo di Linz del 2018 e andando incontro alla quarta come assoluta favorita, ruolo molto scomodo in questo momento, contro una debuttante assoluta come Caty McNally.

Nella notte italiana tra venerdì e sabato, l’azzurra ha battuto nettamente Zarina Diyas, giocando la miglior partita della sua settimana nord-americana. Un 6-3 6-2 dove la sua potenza ha finito per travolgere il tennis della kazaka, fin troppo pulito e inefficace in certi momenti, incapace di porre rimedio alle palle che arrivavano dall’altra parte della rete e forse con la colpa di non aver mai proposto una vera palla “sporca” alla sua avversaria, cercando sempre di appoggiarsi e sfruttare la potenza di Camila ma non riuscendo quasi mai nel suo intento.

Come detto, Giorgi avrà ora McNally. La ragazzina classe 2001 è arrivata alla prima semifinale in carriera al terzo tabellone principale WTA a cui ha preso parte. Ottima la sua settimana fin qui, lei che è partita addirittura dalle qualificazioni e si ritrova in finale in doppio, assieme all’amica Coco Gauff. In singolare, invece, ha dato ottime prove fin qui eliminando giocatrici molto più esperte tra cui Christina McHale e ora Su Wei Hsieh, sconfitta 6-4 6-3. Intanto, questo risultato le garantirà una posizione vicina alle prime 120 del mondo, lei che aveva cominciato l’anno fuori dalle prime 300.

Per una giocatrice in grande ascesa, c’è un’altra che non sta riuscendo a sfruttare neppure l’approdo di un coach dal profilo come quello di Sascha Bajin. Kristina Mladenovic aveva cercato la mossa del coach tedesco (di origine balcanica) per scuotersi dopo oltre un anno in cui si era impantanata fuori dalle prime 50 del mondo ma, dopo un paio di eventi di buon livello la francese sembra aver già perso tutta l’inerzia favorevole. L’ultima sconfitta dolorosa è arrivata contro Anna Kalinskaya, classe 1998 che aveva avuto un buon percorso nel 2016 per arrivare in una sola stagione dal numero 650 al 180 del mondo, ma che poi negli ultimi anni non aveva completato gli ultimi step verso la top-100. La russa, ora, è approdata in semifinale dopo aver battuto Monica Puig (2-6 7-6 6-4) e proprio Mladenovic, che malgrado abbia finito il match vincendo due punti in più è stata sconfitta 6-4 4-6 6-2.

Il momento è tutt’altro che positivo, perché Mladenovic sembra in grande difficoltà nei momenti di tensione, frutto di un problema atavico al servizio che porta la sua avversaria a leggere con sempre maggiore frequenza che genere di colpo sarà mentre con la seconda ci sono momenti dove la spinta tra gambe e braccio scarseggia e sia la velocità che la pericolosità vengono a meno. Anche oggi i suoi turni di battuta erano spesso complicati, con 7 break subiti su 14 game al servizio. Sul match point, una stecca di rovescio che più la si rivede e più sembra dare l’immagine perfetta di un’enorme delusione a livello personale perché quella scossa tanto sperata non è mai realmente arrivata, malgrado i proclami (soprattutto del suo allenatore) nelle prime settimane della loro unione lavorativa.

Kalinskaya che ora in semifinale avrà Jessica Pegula, numero 79 del mondo, dopo che la statunitense ha battuto 6-2 7-6(4) Lauren Davis.

Risultati

C. Giorgi b. Z. Diyas 6-3 6-2
[Q] C. McNally b. [4] S. W. Hsieh 6-4 6-3
J. Pegula b. L. Davis 6-2 7-6(4)
[Q] A. Kalinskaya b. K. Mladenovic 6-4 4-6 6-2

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