WTA San José: Svitolina e Sabalenka ai quarti di finale, e a caccia di conferme

Tutto facile per le prime due teste di serie del torneo WTA Premier di San José. Ai quarti di finale anche Maria Sakkari, finalista nel 2018.

Entra nel vivo la stagione estiva sul cemento nord-americano e a San José le prime big approdano ai quarti di finale.

Nel WTA Premier californiano sia Elina Svitolina che Aryna Sabalenka sono uscite senza problemi dal loro match d’esordio, nel secondo turno, avendo approfittato di un bye a inizio settimana.

L’ucraina, che ha fatto il suo rientro in campo dopo la semifinale a Wimbledon, si è imposta 6-3 6-1 contro Daria Kasatkina. Numero 1 del seeding, Svitolina al suo arrivo negli USA ha dichiarato che grazie all’importante risultato sull’erba, anche inaspettato viste le sue caratteristiche di gioco, ora vuole affrontare con più fiducia l’ultima parte di stagione, con 3 mesi che saranno fondamentali per non crollare in classifica e perdere contatto dalle prime della classe.

Molto del suo ranking (4737 punti attuali, aggiornati al successo a San José) è legato infatti ai 1500 punti della vittoria alle WTA Finals. I primi mesi del 2019 sono stati tra i più complicati della carriera anche a causa dei diversi problemi fisici che ha subito per cui rispetto a tante è molto più attardata, avendo ritrovato la top-10 nella Race soltanto grazie all’importante risultato di Wimbledon. La vittoria odierna, contro Kasatkina, è un buon inizio anche se serviranno ben altri esami per giudicarla. Sotto questo punto di vista, attrae molto di più il quarto di finale che la vedrà impegnata contro Maria Sakkari.

La greca, finalista da queste parti un anno fa, ha avuto tanto da fare per superare la giapponese Mayo Hibi, qualificata, che ha messo in campo un tennis molto personale. Pochissima potenza nei colpi ma ottima mano in termini di variazioni di ritmo e sensibilità nei giochi di polso, con Sakkari che nel primo set ha commesso l’errore di bloccarsi mentalmente, cominciare a spazientirsi dopo l’ennesima smorzata subita e urlare spesso la propria frustrazione ricevendo anche un warning dopo aver lanciato a tutta forza una pallina fuori dallo stadio. Alla fine, però, la maggiore esperienza ha prevalso in un 4-6 6-4 6-2 comunque molto divertente e che l’ha riportata ai quarti. Tutt’altra sfida, molto più regolare e come piace a lei, contro Svitolina.

Ha cominciato bene il proprio cammino anche Aryna Sabalenka. Ancora numero 10 del mondo, ma reduce da un periodo piuttosto complicato, la bielorussa ha bisogno come il pane di vittorie e fiducia perché da qui in avanti comincerà per lei la parte più dura del 2019, quella dove avrà tantissimi punti in uscita. Sembra difficile, al momento, immaginarla libera di testa e scatenata come lo era 12 mesi fa quando batteva 8 top-10 in due mesi e vinceva diverse partite salvando match point, ma sarà un esame importante in un percorso di crescita che comunque non può non essere di raggio più ampio vista la giovanissima età (21 anni) e il fatto che seguendo la sua crescita fino a metà del 2018 nessuno avrebbe mai preteso i miracoli da lei.

Intanto, Aryna è ai quarti di finale dopo il 6-3 6-3 contro CoCo Vandeweghe. Rispetto alla sfida iniziale, vinta contro Marie Bouzkova, la statunitense ha pagato la grande ruggine nel proprio gioco contro comunque una versione più che positiva di Sabalenka, che è subito salita 5-1 chiudendo nel nono game salvando due chance di 5-4 e poi nel secondo ha preso il largo migliorando col passare dei minuti il proprio rendimento al servizio. Lei, che era ferma da inizio luglio quando perse al primo turno a Wimbledon contro Magdalena Rybarikova, avrà adesso Carla Suarez Navarro che si è distratta un set ma ha battuto Bethanie Mattek Sands 3-6 6-1 6-2.

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