WTA Roma, Pliskova versione diesel: vendica la sconfitta contro Sakkari e vola in finale

Karolina Pliskova riporta la bandiera ceca in finale a Roma dal 1982 quando ci fu Hana Mandlikova (Martina Navratilova giocò nel 1990 come rappresentate USA). Superata Maria Sakkari nonostante un'ottima partenza della greca. Sarà lei a sfidare Johanna Konta.

[4] Ka. Pliskova b. M. Sakkari 6-4 6-4

Grande affermazione di Karolina Pliskova che si è presa la vittoria contro Maria Sakkari malgrado un inizio abbastanza complicato e ha riportato così una tennista ceca in finale al Foro Italico dopo 37 anni. Era il 1982 quando Hana Mandlikova venne superata da Chris Evert nell’ultimo atto del torneo di Roma. Anche Martina Navratilova, più avanti, giunse a giocarsi il titolo ma già aveva cambiato cittadinanza diventando americana.

Un 6-4 6-4 che forse non premia a pieno la bella prova della tennista greca, autrice di una prestazione di alto livello per gran parte della partita. Sfortunata, se vogliamo, quando non è riuscita a prendersi il punto che le avrebbe dato il 5-2 e servizio nel set d’apertura come anche nel secondo parziale quando ha avuto tra le mani una piccola chance nel primo punto d’apertura sul 4-4, in risposta, mandando lungo un rovescio. Nei momenti veramente pesanti, però, la maggiore esperienza della sua avversaria ha prevalso.

Sakkari era stata estremamente convincente in avvio. La diversa attitudine ai campi in terra le stava dando parecchio vantaggio, mantenendo Pliskova abbastanza dietro la linea di fondo e mantenendola quindi in ritardo nell’economia degli scambi. Lei, solidissima, sbagliava nulla e faceva correre tanto Karolina, che non aveva efficacia e non sfondava il muro di una greca comunque volenterosa, che non esitava ad attaccare.

Una piccola pausa per uno scroscio di pioggia, sul 2-4, ha un po’ spezzato il suo ritmo portandola a un passaggio a vuoto che l’ha fatta commettere i primi veri errori gratuiti, col rovescio, sul 4-3 concedendo il controbreak. Il gioco improvvisamente si era fatto molto veloce e Pliskova riusciva a gestire molto meglio la situazione, andando aggressiva in risposta sul 5-4 e trovando il break che le dava, a sorpresa, il primo parziale. Ad aiutarla anche un falso rimbalzo sulla risposta nel quinto punto che ha costretto Sakkari ad accorciare permettendole di colpire un vincente di dritto.

Il secondo set è cominciato con la ceca che si manteneva avanti, seppur faticando un po’. Una palla break salvata sullo 0-0, altre 2 consecutive sul 3-2. Si è affacciata per la prima volta in risposta solo nel sesto gioco, ma da lì ha chiuso le porte col proprio servizio e ha cominciato ad aumentare la propria pericolosità con il dritto che ha fatto tanta differenza nella fase conclusiva dell’incontro. Come ieri contro Victoria Azarenka e come giovedì contro Sofia Kenin, Pliskova non ha trovato il massimo dal proprio servizio nel primo parziale, ma come avvenuto in quelle due partite è anche grazie a quel colpo che alla fine ha fatto suo l’incontro crescendo, e tanto, nella seconda frazione.

Ora una finale importante dopo quella persa a Miami per quello che potrebbe essere il titolo più importante per lei da Cincinnati nel 2016. È passato tanto da lì, e il fatto che avrà di fronte la miglior Johanna Konta dell’ultimo periodo spinge l’interesse un po’ più in alto. I precedenti dicono 5-1 in favore della ceca, ma con 5 partite decise al terzo set. C’è da aspettarsi equilibrio anche domani.

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