Roland Garros: termina con una sconfitta la carriera di Lucie Safarova

La ceca, che aveva annunciato da tempo come questo sarebbe stato il suo ultimo torneo da professionista, ha detto addio al tennis con la sconfitta al primo turno del torneo di doppio giocato assieme a Dominika Cibulkova.

Si è ufficialmente conclusa la carriera professionistica di Lucie Safarova.

La ceca, che aveva da tempo annunciato la decisione di ritirarsi nel 2019, aveva inizialmente programmato l’Australian Open come luogo scelto per dire addio ma ha poi preferito prendere qualche mese in più per essere davanti ai suoi tifosi a Praga e poi a Parigi, lì dove ha raggiunto il più importante risultato in carriera in singolare con la finale del 2015 persa contro Serena Williams.

Inizialmente Safarova sperava di competere in questi tornei con Bethanie Mattek Sands, compagna di doppio con cui ha vinto tutto tra 2015 e 2016 ma la statunitense, che dalla rottura del tendine rotuleo a Wimbledon 2017 non si è più veramente ripresa, ha ancora problemi al ginocchio e allora all’ultimo Safarova ha scelto Dominika Cibulkova, tennista che conosce da una vita e con cui non aveva mai giocato un torneo assieme anche “a causa” dello scarso impegno della slovacca nella specialità.

Adesso però non c’era più tanta pressione del risultato, ma solo salutare il mondo del tennis con un ultimo torneo. A Praga, dove già aveva rinunciato alla wild-card in singolare per favorire una compagna più giovane (Karolina Muchova, che arrivò in finale) aveva annunciato che avrebbe rinunciato all’invito per il tabellone in singolare del torneo parigino proprio perché sentiva di non essere più in condizione per giocare e non voleva togliere un potenziale invito a qualche giocatrice più meritevole.

Così Safarova è scesa in campo soltanto nel torneo di doppio, dove però è stata sconfitta all’esordi con un netto 6-4 6-0 da Andrea Petkovic e Sofia Kenin. Subito dopo l’ultima conferenza anche lo speaker della sala stampa ha ricordato a tutti i giornalisti che questa è stata l’ultima volta in cui la ceca ha partecipato alla vita da professionista.

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