ATP Roma: Schwartzman, il semifinalista che non ti aspetti

Diego Schwartzman b. (6) Kei Nishikori 6-4 6-2

Arriva dal Grandstand il semifinalista che non ti aspetti. Diego Sebastian Schwartzman, ventiseienne argentino, attuale numero 24 ATP (ma lo scorso giugno è stato undicesimo), mai così avanti in carriera in un Master 1000. Un uomo normale (un metro e settanta di altezza) tra i giganti del circuito. Non si può dire che ieri non avesse ben impressionato, battendo Albert Ramos-Vinolas in mattinata e soprattutto non concedendo chanche nel pomeriggio a un Matteo Berrettini in grande spolvero.

Di fronte al numero 6 del seeding Kei Nishikori, però, ci si potevano attendere ben maggiori difficoltà. Per di più il giapponese si era aggiudicato tutti e tre i precedenti confronti diretti, tra i quali due sul rosso (Buenos Aires e Madrid 2017).

A lungo, invece, non c’è stata partita. Il sudamericano ha allungato addirittura sul 5-0 nel primo set, mostrando solidità e intelligenza tattica dinanzi a un Nishikori insolitamente falloso. D’improvviso, però, il giapponese ha preso a giocare meglio, risalendo la china: un game, poi un altro e un altro ancora, fino a recuperare entrambi i break di svantaggio e ad andare alla battuta sotto per 5-4.

La rimonta si è interrotta sul più bello. Schwartzman ha provato a essere più aggressivo e i risultati sono arrivati subito: nuovo break, il terzo, e parziale chiuso sul 6-4.

Più regolare l’andamento della seconda frazione, con lo score a seguire i turni di battuta fino al 2 pari, quando l’argentino ha preso decisamente il largo, conquistando quattro game di fila e ponendo fine all’incontro.

Diego, che quest’anno ha raggiunto la finale a Buenos Aires (dove, dopo aver sconfitto Thiem, è stato travolto da Cecchinato), contenderà l’accesso al match clou al vincente della sfida serale tra Novak Djokovic e Juan Martin del Potro. In ogni caso non partirà favorito, ma di certo è già pronto alla battaglia.

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