ATP Monte Carlo: la favola di Fognini, batte Lajovic e conquista il primo 1000 azzurro

Non c'è partita contro Lajovic, e Fognini compie un'impresa incredibile, per come era nata questa settimana. Nessun azzurro era riuscito a vincere un 1000, solo Panatta a Roma nel '76 (ma non era ancora un 1000)

Fabio Fognini è nella storia. L’azzurro si regala il successo più bello e importante della sua carriera conquistando il Masters 1000 di Monte Carlo ai danni di Dusan Lajovic. Lo score finale recita 6-3 6-4 e mai potrebbe essere più veritiero: il nostro portacolori ha sempre condotto con maturità ed esperienza ed è giusto che sia lui, l’italiano più forte degli ultimi quarant’anni, a riportare nella nostra nazione un titolo così prestigioso.

L’impressione, da subito, è quella di un Fognini giustamente risoluto. L’azzurro, sceso in campo – da favorito – nel match più importante della sua carriera, è parso lasciarsi subito alle spalle il tennis bello e dannato che lo caratterizza per fare spazio ad un sano pragmatismo. La scelta lo premia tanto che, dal 2-1 e servizio Lajovic, il taggiasco infila una serie di cinque giochi a uno e si porta a casa il primo parziale.

D’altro canto il serbo, che in finale non è stato catapultato per caso ma bensì dopo aver battuto in serie Goffin, Thiem, Sonego e Medvedev, mai si è allontanato dal suo piano di gioco, in diversi frangenti “sporcato” anche da una giustificabile tensione, e di conseguenza raramente è riuscito a disinnescare le più potenti armi di Fognini.

L’unica, vera preoccupazione italica dell’incontro giunge nella seconda frazione, sulla palla break del 3-2 che, poi, verrà ugualmente convertita dal taggiasco: Fognini sente tirare il quadricipite, poi – al cambio campo – si lascia fasciare la caviglia. Il deficit fisico mina le sicurezze del suo tennis ma – chiamato a recitare la parte del protagonista – Lajovic non riesce ad approfittarne: gli errori del serbo danno una grossa mano a Fabio che, ancora una volta, dimostra grande maturità e chiude senza patemi.

Il tennis italiano si gode così il ritorno ad un successo – in campo maschile – davvero prestigioso: congratulazioni, Fabio.

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