WTA Doha: Kerber, semifinale al fotofinish. Halep vince una battaglia contro Goerges

A Doha partita molto tirata tra Angelique Kerber e Barbora Strycova, con la tedesca che prevale al tie-break del terzo. Per Elina Svitolina, contro un'ottima Karolina Muchova, arrivano i primi segnali importanti del 2019.

Angelique Kerber oggi ha mostrato una cosa: come questo 2019 voglia essere l’esatto opposto del 2017. A Doha, la tedesca era giunta con probabilmente meno vittorie di quelle che avrebbe meritato per il livello mostrato nelle prime settimane della stagione, guastato dalla giornata negativa dove venne travolta, a Melbourne, contro Danielle Collins.

Una giornata, appunto, ma il rendimento a metà del secondo mese parlava di tre vittorie e due sconfitte, con zero semifinali all’attivo. Lo scorso anno, in Qatar era giunta con due semifinali e uno stato di forma eccezionale. Non c’erano segnali della Kerber arrendevole e attanagliata dalla tensione delle prime settimane del 2017, ma servivano le prove per noi e, soprattutto, per lei.

Oggi “Angie” ha probabilmente vinto una partita che in tante altre occasioni l’avrebbe vista finire senza scuotersi, un po’ come successo a Melbourne. Contro Barbora Strycova, un’ottima Strycova, la campionessa di Wimbledon si è ritrovata dopo un primo set molto negativo, vivendo 45 minuti di grande tennis, alle volte anche snaturando se stessa, e ha poi tenuto duro al rientro della ceca nelle fasi finali. Un 1-6 6-2 7-6(4) molto divertente, con i primi parziali speculari e quello decisivo dove entrambe hanno espresso un alto livello allo stesso momento.

Quel 6-1, maturato in una mezz’ora, aveva visto un’ottima ceca proseguire sul livello dei giorni scorsi. Veniva da un 6-1 6-1 e un particolare 6-0 3-6 6-0, e faceva tutto molto bene guadagnando campo e tenendo la palla profonda in attesa, alle volte, di uno dei tanti gratuiti di una Kerber volenterosa ma un po’ troppo ferma con le gambe, e dunque sempre più nervosa e contrariata con se stessa. Uno scenario visto tante volte due anni fa, con lei che malgrado qualche bel dritto lungolinea non mostrava grandi segnali di spinta e incitamento. A inizio del secondo set subiva un nuovo break, ma sotto 1-6 0-1, su un interessante 0-30, ha colpito un nuovo dritto lungolinea e, ora sì, ha lasciato andare il primo segnale che si stava liberando delle proprie catene. Da lì in avanti, è stata una Kerber semplicemente perfetta per 40 minuti circa.

Non c’erano quasi più gratuiti, aveva guadagnato circa un metro rispetto a prima, alle volte anche più, e non perdeva più il controllo dello scambio. Manovrava in maniera impeccabile col dritto: se colpiva verso il rovescio avversario era perlopiù per costringerla a cambi di direzione improvvisi, scomodi e faticosi. Lavorarla ai fianchi per poi colpire col dritto lungolinea, soluzione che a lungo oggi ha fatto la differenza ben più del passate, jolly della casa ma non sempre efficace contro un’ottima giocatrice di volo e magari una giornata non proprio con tutti i contorni allineati nel modo giusto. Eppure, anche qui, ha saputo tirarne due nei momenti più importanti che hanno alla fine determinato il risultato.

Era quasi sorprendente, conoscendo la Kerber equilibrata, geometrica, contrattaccante, vederla andare decisa e senza attendere per quella traiettoria, e non sbagliare praticamente mai. La stessa Strycova si è trovata, sotto 0-3 al terzo, nella posizione di chi non sapeva più che fare, sfogandosi al cambio campo. Rientrata al servizio, ha tenuto un ottimo game a zero coi primi serve&volley del set e al minimo calo della sua avversaria, coi primi dritti in corridoio, ha ritrovato coraggio per avanzare in campo e ritrovare la sua verve. Kerber, un po’ più tentennante, si faceva riprendere sul 3-3 e poi perdeva un nuovo game al servizio. Sotto 3-4, però, è stato il suo momento di reagire grazie anche al primo passante “dei suoi” che ha messo tanta pressione sulle spalle avversarie (0-30). Sul 5-4 Kerber, un lungo game di Strycova ha visto la numero 3 del seeding arrivare anche al match point, neutralizzato da un attacco di dritto della ceca nel tentativo di prendere la rete. Al tie-break è stata quest ultima a partire meglio, anche con un paio di chiamate che sono girate contro la sua avversaria, ma grazie al rovescio incrociato stretto Kerber si è riportata avanti e sul 3-2 ha tirato il secondo passante dei suoi, strettissimo e angolato, che ha neutralizzato il serve&volley di Strycova per il 4-2. Tenendo senza rischiare i successivi due servizi ha trovato altri due match point, concretizzando il terzo complessivo e festeggiando con un gran urlo e un gran sorriso.

Risultati che fanno morale, come il 6-4 6-2 di Elina Svitolina alla sorpresa Karolina Muchova, tennista giovane (appena 22 anni) e molto diversa da tutto il panorama femminile attuale. Il gioco all’attacco, a prendersi continuamente la rete, ad aprire il campo, della ceca è stato molto efficace per gran parte del tempo, e fino al 6-4 4-2 a fare la differenza erano stati solo alcuni particolari momenti dove l’ottima attitudine dell’ucraina, oggi, le ha permesso di emergere. Forse la miglior partita, per lei, di questo 2019 e in una giornata che poteva essere molto complicata perché gestire un’avversaria così diversa e che l’avrebbe portata, lei regolarista, a non avere punti di riferimento o tanto ritmo sulla palla, a faticare. Correva ovunque, Svitolina, e sul 3-3 ha chiuso un importante game chiamando Andrew Bettles al cambio campo per trovare una nuova chiave: il dritto in risposta sulla seconda di servizio, fondamentale per prendersi il primo break subito dopo con un gran punto vinto sul 15-15. Non perfetta sul 5-3, ha poi rimediato nel turno di risposta successivo mancando il primo match point ma continuando a farsi sempre più aggressiva.

Nel secondo parziale, avendo anche la fortuna di partire avanti, ha controllato l’avversaria piazzando il break sul 3-2 e raddoppiandolo quando la ceca serviva per rimanere nel match. Poi solo parole di elogio per la rivale: “Muchova? Mi piace tanto come gioca, ha tante variazioni e molti modi per vincere i punti. È bello vedere una giovane che riesce a esprimersi così”.

Contro l’ucraina, domani, ci sarà Simona Halep. La numero 1 del seeding ha vinto una gran partita contro Julia Goerges, promossa a numero 9 dopo il forfait all’ultimo di Ashleigh Barty. 7-6(1) 7-6(6) il punteggio finale che ha premiato la rumena, inizialmente partita molto forte come ieri ma fattasi riprendere sul 5-5 da 5-2 e servizio, con 3 set point sfumati. Era un confronto dove con le sue geometrie cercava di articolare il gioco contro un’avversaria molto potente ma non così agile e scattante, seppure la differenza fosse alle volte molto lieve. Halep, bravissima nelle fasi iniziali a pescare le righe, si è poi ripresa con un gran tie-break dominato 7-1. Nel secondo set, scivolata indietro di un break sull’1-2, è rimasta in scia rientrando da 15-30 sul 2-4 e poi brekkando a zero sul 4-5. Nel tie-break Goerges ha continuato a spingere, ma nel momento chiave (al servizio sul 6-4) ha commesso doppio fallo. Col servizio a disposizione Halep ha di nuovo tolto il controllo del gioco alla tedesca, chiudendo poi 8-6 alla prima chance.

Risultati odierni

[1] S. Halep b. [9] J. Goerges 7-6(1) 7-6(6)
[4] E. Svitolina b. [Q] K. Muchova 6-4 6-2
[3] A. Kerber b. B. Strycova 1-6 6-2 7-6(4)
[5] K. Bertens vs E. Mertens

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