Hewitt risponde a Tomic: “Ha minacciato me e la mia famiglia”

Dopo le accuse dell'altra sera da parte di Bernard Tomic, è il momento della risposta di Lleyton Hewitt: "Per me la parte peggiore è stata sopportare quelle accuse. Lui non giocherà più in Coppa Davis finché sarò qui".

In casa Australia è divampata la polemica dopo le parole di Bernard Tomic dell’altra sera, quando accusava il capitano della squadra di Coppa Davis, Lleyton Hewitt, di essere un incompetente e causa dei mali del tennis australiano di questo periodo.

L’ex numero 1 del mondo, in conferenza stampa dopo la sconfitta in doppio con John Patrick Smith, ha dichiarato: “Finché io avrò a che fare con la squadra, lui non giocherà la Coppa Davis”. Poi però l’australiano ha anche raccontato di come “Nell’ultimo anno e mezzo circa sono stato continuamente minacciato e ricattato via mail. Io e la mia famiglia abbiamo ricevuto minacce anche fisiche, e la parte più difficile è stata forse gestire la situazione”.

Tomic, inoltre, avrebbe fatto riferimento nelle sue mail a una questione legata alle wild-card. L’altra sera infatti parlava di come Hewitt volesse favorire i suoi “protetti” come Marc Polmans e Alex Bolt, o come stravedesse per Alex de Minaur, mentre non schierasse mai Nick Kyrgios o Thanasi Kokkinakis in Coppa Davis. Hewitt ha risposto che sta cercando di instaurare un codice culturale nella squadra di cui Kyrgios non dovrebbe rientrarne, ma al contrario di Tomic Lleyton non gli chiude la porta in faccia.

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