Australian Open uomini: Federer in scioltezza, Isner fuori, Nadal avanza a fatica, Berdych travolgente

Prima giornata di gare all'Australian Open e subito fuori la testa di serie numero 9, John Isner. Nadal cede 12 game a Duckworth, Dimitrov un set a Tipsarevic. Berdych in gran spolvero.

[2] R. Nadal b. J. Duckworth 6-4 6-3 7-5 (di Cristina Pozzoli)

Esordio apparentemente agevole per Rafa Nadal che impegna due ore e diciassette minuti per superare la wild card locale, James Ducworth. Rafa ha faticato più del previsto, considerando il divario tra i due in classifica, ma era la prima vera partita dopo il lungo stop e qualche piccola sbavatura era da mettere in preventivo specialmente contro un giocatore che ha fatto di tutto per non dargli ritmo dall’inizio alla fine.

Nel primo set l’australiano ha subito cercato di essere aggressivo ma ha commesso troppi errori e ha ceduto il servizio in apertura con un doppio fallo. Rafa ha mantenuto il break di vantaggio e ha chiuso 6-4 senza concedere palle break e permettendo al suo avversario di arrivare a 30 solo una volta.

Duckworth non si è scoraggiato e ha continuato ad aggredire ogni colpo portandosi 2-0 e 40-0 nel secondo parziale per poi cedere inevitabilmente alla maggior potenza dello spagnolo che da quel momento ha messo segno un parziale di sei giochi a uno chiudendo 6-3.

Il terzo parziale si è aperto con il dominio dei servizi e l’equilibrio si è mantenuto fino al sesto game quando Rafa ha messo a segno il break alla prima occasione utile. Al momento di servire per chiudere il match sul 5-3 il marocchino ha avvertito quel pizzico di tensione di troppo che gli ha fatto perdere il servizio a zero rimettendo in gioco l’australiano che però non è riuscito a portare il parziale al tie-break cedendo il servizio nel dodicesimo game. Al secondo turno Rafa incontrerà il vincente del match tra Ebden e Struff.

[3] R. Federer b. D. Istomin 6-3 6-4 6-4 (di Giovanni Putaro)

Strada spianata, quella di Roger Federer, che inizia il suo percorso da defending champion strapazzando in tre set Denis Istomin, avversario abbastanza scomodo quando è in giornata, come affermato dallo stesso elvetico in conferenza pre-match e come dimostrato dall’ottima prestazione sfoggiata proprio a Melbourne due anni fa, quando estromise Nole Djokovic.

Nessuna sorpresa oggi, grazie ad un Roger molto centrato fin da subito: sfiora il break nel secondo gioco e lo centra nel quarto, lanciandosi alla conquista di un primo set immacolato, in cui ha viaggiato ampiamente sopra l’80% col servizio, con diretta conseguenza i soli tre punti conquistati dall’uzbeko in risposta…le briciole.

Così come delle briciole delle accontentarsi, impotente, anche nel secondo parziale, non solo per l’ovvio enorme dislivello tra i due, ma proprio perché non hai i colpi che potrebbero anche solo mettere in difficoltà lo svizzero, spostando il suo baricentro, non facendogli prendere l’iniziativa…che è proprio quello che Federer fa, senza tuttavia sforzarsi più di tanto o spingere particolarmente. Brekka in un game, il terzo, in cui ha avuto anche modo di sciorinare un bel coniglio dal cilindro e tanto basta per issarsi su di due set, data la docilità di Istomin, che, al massimo, ha visto i vantaggi a causa di un doppio fallo dell’avversario.

Naturalmente questo primo turno è stato un discreto palcoscenico per testare i colpi in vista delle fasi più avanzate del torneo, e, avendo acquisito una certa sicurezza, di poter gestire le cose tranquillamente, ancor prima che di risultato, il numero 3 del seeding si è concesso qualche palla corta qua e là, o dei dritti a tutto braccio, per, magari, liberarsi dallo scambio.

C’è da dire che Istomin ci prova con tutte le sue armi, cerca in ogni modo di rimanere attaccato all’ultimo treno disponibile. Porta a casa con le unghie e con i denti un lunghissimo game inaugurale e riesce, nuovamente, a portare Roger ai vantaggi, ma non riesce a fare male e, alla fine, pur sventando tre break point, alza bandiera bianca in un gioco da oltre 6 minuti. Acquisito il vantaggio, per il 20 volte campione Slam è una passeggiata chiudere i conti. Ad attenderlo, ora, la pratica Evans.

Altri incontri

In attesa dei big match della mattinata italiana, la sera in Australia, è andato tutto più o meno come previsto nella prima giornata di gare dell’Happy Slam. In campo c’è la parte bassa del tabellone, quella presidiata da Federer e Nadal e l’unica sorpresa, relativa, è arrivata dall’eliminazione di Isner per mano di Reilly Opelka, connazionale del Michigan che è addirittura più alto di “Long John” (2,13 contro 2,08) e che per questo motivo forse i tiebreak non gli fanno né caldo né freddo, visto che con i tre di oggi ne ha vinti 4 su 5 contro Isner. Inutile stare a descrivere la partita, una palla break nel primo game del terzo set per Isner, i due break del quarto set, quello di Isner nel quinto game e quello, decisivo, di Opelka nel decimo, quando Isner serviva per andare due set pari. Poi bordate di servizio per tre ore circa.

Hanno faticato un po’ anche Dimitrov, che ha ceduto un set al redivivo Tipsarevic prima di vincere i successivi tre set in modo abbastanza veloce, e Anderson, anche lui costretto al quarto da set da Mannarino. Bella vittoria di Berdych che ha travolto Kyle Edmund, che l’anno scorso era arrivato fino alla semifinale e che quindi perderà molte posizioni inclassifica.

Ottima prova per Gael Monfils, in tabellone come testa di serie numero trenta, che ha superato in tre agevoli set, dei quali due bagel, Damir Dzumhur e al secondo turno affronterà Taylor Fritz, vittorioso in tre set contro Cameron Norrie. Facile vittoria anche per Fernando Verdasco che ha superato il tre set il qualificato Miomir Kecmanovic e se la vedrà con Radu Albot. È caduto malamente invece Feliciano Lopez sconfitto in tre set da Jordan Thompson, prossimo avversario del nostro Andreas Seppi. Sconfitta amara anche per Andrey Rublev superato in quattro set da Mackenzie McDonald, prossimo avversario di Marin Cilic

Karen Khachanov, numero dieci del seeding, ha sofferto solo un set prima di  prendere le misure a Peter Gojowiczyk. Dopo aver perso il primo 6-3, il russo è salito di ritmo con costanza e ha chiuso agevolmente gli altri tre parziali. Non si ferma più Alex de Minaur, testa di serie numero ventisette, reduce dalla prima vittoria in carriera a Sydney. Il diciannovenne australiano ha superato senza alcun problema Pedro Sousa e al prossimo turno sfiderà il qualificato Henri Laaksonen, vincitore su Mirza Basic. Avanti anche Diego Schwartzman, diciottesima forza del tabellone che ha ceduto un set al giovane tedesco Rudolf Molleker proveniente dalle qualificazioni e giocatore molto interessante, e al secondo turno affronterà Denis Kudla.

 

 

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