Challenger Cordenons, Lorenzi in finale contro Valkusz

L’attesa era tutta per il 36 enne senese, testa di serie n.1, impegnato col portoghese Joao Domingues, e l'azzurro non ha di certo deluso le attese

Sarà fra Paolo Lorenzi e l’ungherese Mate Valkusz proveniente dalle qualificazioni, la finale della quindicesima edizione del Challenger di Cordenons “Acqua Dolomia Tennis Cup” Internazionali del Friuli Venezia Giulia, torneo dotato di un montepremi di 64.000 euro più ospitalità.

L’attesa era tutta per il 36 enne senese, testa di serie n.1, impegnato col portoghese Joao Domingues (n.247 Atp). Sfida in bilico fin dalle prime battute al vantaggio iniziale per l’azzurro sul 2-0 ha subito risposto il lusitano con il contro break. Lorenzi in questa fase patisce spesso le accelerazioni con i piedi dentro al campo del portoghese. L’incontro vive sempre sul filo dell’equilibrio ed ha un sussulto sul 5-4, quando l’azzurro non sfrutta un set point con Domingues al servizio. Si arriva dunque al tie-break e qui le emozioni non mancano, Lorenzi sciupa tre set point, il portoghese a sua volta se ne procura uno sul 9-8, ma la palla di Lorenzi chiamata fuori dal giudice di linea viene giudicata buona dall’arbitro di sedia. Domingues accusa il colpo e l’azzurro capitalizza al meglio due gratuiti per il definitivo 11-9. Nel secondo set regna un sostanziale equilibrio fino al 5-5, nell’undicesimo gioco Lorenzi trova il break decisivo che gli regala la seconda finale in carriera sui campi dell’Eurosporting di Cordenons, dopo la vittoria conquistata nel 2012.

Nella prima semifinale il 20 enne ungherese Mate Valkusz, partito a fari spenti dalle qualificazioni, continua a stupire e centra la prima finale challenger in carriera superando 6-2 6-4 il brasiliano Guilherme Clezar testa di serie n.7 del seeding friulano. Il Next Gen ungherese ha mostrato una grande qualità e pesantezza di palla supportata da un gioco completo sia con il dritto che con il rovescio, Clezar non ha trovato le adeguate contromisure ad eccezione di qualche sprazzo in avvio di secondo set. Che fosse forte lo si sapeva già da qualche anno, nel 2016 è stato numero 1 del circuito Itf junior, poi alcuni guai fisici e una fastidiosa mononucleosi ne avevano tarpato le ali e l’ascesa a livello professionistico. Chissà che il Challenger di Cordenons non rappresenti un nuovo trampolino di lancio, sognando magari la qualificazione alle prossime Next Gen Atp Finals, in programma dal 6 al 10 novembre a Milano-Rho.

Nel tabellone di doppio vittoria della coppia formata da Denis Molchanov e Igor Zelenay, accreditati alla viglia della testa di serie n.1, hanno confermato i favori del pronostico superando in finale lo slovacco Andrej Martin e lo spagnolo Daniel Munoz de la Nava per 3-6 6-3 11-9 al super tie-break.

La finale in programma sul centrale alle ore 18 avrà ingresso gratuito.

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