ATP Toronto: Nadal batte un buon Wawrinka, Tsitispas elimina Djokovic! Fuori Shapovalov

Splendida prova del giovane greco, che supera il campione di Wimbledon agli ottavi della Rogers Cup. Tsitsipas sembra pronto per una grande carriera, Djokovic sembra invece quello prima di Wimbledon. Delude Shapovalov, fuori anche Isner, Cilic senza problemi.

Nadal b. Wawrinka 7-5 7-6 (Alessandro Ticali)

Seconda vittoria su cemento per Rafael Nadal, il quale, in due set tiratissimi (7-5 7-6), riesce ad avere la meglio su Stan Wawrinka e ad accedere ai quarti di finale della Rogers Cup. Il primo set è costernato da una serie di palle break non sfruttate, sia da una parte che dall’altra, e nel momento in cui il parziale sembra indirizzato verso il tiebreak, la pioggia infierisce sul campo centrale di Toronto mandando i due campioni negli spogliatoi sul 6-5 a favore del detentore US Open con servizio per l’elvetico. Come successo in varie occasioni nel corso di questa stagione, il rientro in campo trova il maiorchino mentalmente più pronto rispetto al suo avversario, infatti arriva il break che consegna il primo set, durato complessivamente un’ora e 14 minuti, al campione spagnolo. Nel secondo parziale Wawrinka perde subito il servizio nel secondo gioco ma decide di continuare a battagliare e grazie ad una serie di vincenti di rovescio riesce a mettere in cascina ben quattro game consecutivi, salendo così sul 4-2. Lo svizzero sembra poter portare a casa il secondo parziale senza troppi patemi ma il numero 1 del mondo nei momenti importanti si fa trovare pronto, strappando il servizio allo svizzero sul 4-5 grazie a un super passante (specialità della casa) sulla palla break. Si va così al tiebreak, che viene deciso sostanzialmente da un mini-break messo a segno dal numero uno della race sul 3-3. Lo spagnolo tiene i due successivi punti in battuta e ottiene tre match points, il primo viene annullato da Wawrinka, il secondo va a segno. Rafa Nadal affronterà ai quarti di finale il croato Cilic, il quale, in poco più di un’ora, ha demolito Schwartzman nella giornata di ieri.

 

S. Tsitsipas b. [9] N. Djokovic 6-3 6-7(4) 6-3 (Cristina Pozzoli)

Un’altra grande prestazione di Stefanos Tsitsipas alla Rogers Cup stavolta ha condannato Novak Djokovic che dopo il trionfo inaspettato a Wimbledon ritorna prepotentemente con i piedi per terra. Dopo aver eliminato Dominic Thiem, il giovane greco continua a sorprendere per la qualità del gioco e la personalità espressa in campo. In totale controllo del gioco dall’inizio, Tsitsipas ha perso il tie break del secondo set senza demeriti per poi tirare fuori ancora il meglio di se alla lunga distanza.
Il primo turno di battuta di Djokovic, nel secondo game del primo set, è durato più di dieci minuti. Il serbo ha annullato tre palle break e nel sesto gioco ha ceduto il servizio che gli è costato il primo parziale. Nole ha subito mostrato scarsa sicurezza con i colpi che, giocati con poca convinzione, rimbalzavano dentro la riga del servizio. Ha provato a difendersi ma non ha retto lo scambio, specialmente nei turni in risposta, racimolando solo sei punti. Tsitsipas d’altra parte ha giocato con una sicurezza e una consapevolezza da veterano del tour. Frequenti discese a rete a spezzare lo scambio, accelerazioni imprevedibili e ancora la ricerca della rete a mettere pressione a Djokovic senza dargli ritmo. Nole aveva bisogno di allungare gli scambi per entrare in partita e il greco non glielo ha permesso giocando sempre all’attacco. Così si è chiuso il primo set, break nel sesto game e poi Tsitsipas in controllo fino al 6-3 conclusivo.
Nel secondo la musica ha iniziato a cambiare, Nole ha dismesso i panni del giocatore passivo e piano piano ha ritrovato profondità e sicurezza nei colpi. Pochissimi errori, ogni palla giocata, seppur con qualche titubanza, nel modo più intelligente possibile, lottando come un leone punto dopo punto. Con questi presupposti era inevitabile che Tsitsipas perdesse i riferimenti, stesse lì ad aspettare di vedere cosa avrebbe fatto Nole per farsi poi sorprendere e in risposta non è più riuscito ad essere pericoloso. Al servizio invece non ha accusato alcun cedimento e il secondo parziale si è deciso al tie-break in favore del serbo che ha messo in campo l’esperienza (pur giocando male, quando serve, quella può tirare fuori dai guai chi ce l’ha).
Il set decisivo ha messo a nudo la differenza di forze in campo. Tsitsipas ha mantenuto lo stesso livello di gioco aggredendo ogni palla con la freschezza e la sfrontatezza della sua giovane età. È stato lui a comandare gli scambi e a deciderne l’esito, nel bene e nel male. Messo a segno il break nel secondo game e dopo aver salvato due palle del contro break nel terzo – uniche occasioni concesse al serbo in risposta – il greco ha tenuto il controllo lasciando che fossero ii servizi a portare la partita al termine.
La nextGen è pronta.

R. Haase b. D. Shapovalov 7-5 6-2 (Simone Milioti)

Il giustiziere del Fognini deve aver risentito delle maledizioni mandategli dal numero uno d’Italia e nel suo ottavo di finale non è riuscito a giocarsi al meglio le sue chance uscendo sconfitto dall’olandese Robin Haase.

Denis Shapovalov perde un po’ di punti rispetto alla semifinale di Montreal dello scorso anno che lo aveva lanciato nel tennis che conta. Il giovane talento canadese non ha giocato neanche una cattiva partita al servizio, 52% di prime in campo ma l’80% dei punti vinti con la prima. La differenza l’hanno fatta pochissimi punti in risposta da entrambi i lati, con Haase molto più concreto nel difendere e salvare 5 palle break su 6 offerte, piuttosto che andare a trasformare quelle in suo favore.

Primo set che dopo un break e contro-break nel quinto e sesto gioco vede nell’undicesimo l’allungo decisivo di Haase. Shapovalov subisce il colpo psicologicamente, per inerzia col servizio tiene il gioco di apertura, poi subisce una fatale serie di 5 giochi contro che lo condannano alla sconfitta. Contro Fognini era riuscito a recuperare lo svantaggio, contro Hasse no. Robin adesso affronterà nel prossimo turno Karen Khachanov che ha sconfitto in due tie-break John Isner.

[6] M. Cilic b. [11] D. Schwartzman 6-3 6-2 (Giovanni Putaro)

Tutto troppo facile per Marin Cilic, che prosegue la corsa al titolo di quello che è il primo torneo dopo il boccone amaro di Wimbledon…e chissà che sia sceso! Senza troppi patemi abbatte le poche e scarne difese di Diego Schwartzman in due comodissimi set.
Il 29enne croato approccia alla partita come ormai ci ha abituato, in più brilla particolarmente in risposta e riscontra qualche problema di troppo con la seconda, ma riesce comunque a trovare un precario strappo nel sesto gioco. Precario perché si fa immediatamente contro-brekkare, ma corre ai ripari
nuovamente grazie a colpi potenti e profondi, insacca il 5-3 e, chiamato a servire per portare a casa la frazione, non sbaglia.
Indubbiamente più in discesa il secondo parziale, nel quale Cilic strappa subito il servizio all’argentino, per poi bissarlo ed issarsi in un lampo sul 4-0. Schwartzman ci prova come può, ma proprio il suo tennis
non ha la capacità di scardinare e né tantomeno di impensierire quello di Marin e, nonostante riesca a rientrare di un break, sarà costretto nuovamente a consegnarlo e, insieme ad esso, anche la partita. Per Cilic adesso ci sarà Nadal, che ha vinto la supersfida contro Wawrinka.

Ottavi di finale

[1] R. Nadal b. [WC] S. Wawrinka 7-5 76(4)
[6] M. Cilic b. [11] D. Schwartzman 6-3 6-2
R. Haase b. D. Shapovalov 7-5 6-2
K. Khachanov b. [9] J. Isner 7-6(5) 7-6(1)
[5] G. Dimitrov vs F. Tiafoe 7-6(1) 3-6 7-6(4)
[4] K. Anderson b. [Q] I. Ivashka 7-5 6-3
S. Tsitsipas b. [9] N. Djokovic 6-3 6-7(4) 6-3
[2] A. Zverev b. [Q] D. Medvedev 6-3 6-2

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