ATP Toronto: Dimitrov soffre ma va ai quarti, sarà sfida con Anderson. Zverev avanti tutta
Due ore e mezza di battaglia, ma alla fine Grigor Dimitrov batte Frances Tiafoe e si qualifica per i quarti di finale a Toronto. Non arrivava così in fondo in un torneo dallo scorso aprile.
di Redazione
[5] G. Dimitrov b. F. Tiafoe 7-6(1) 3-6 7-6(4)
Dopo due ore e 26 minuti dipartita la Rogers Cup 2018 conosce il suo primo qualificato ai quarti di finale. È Grigor Dimitrov, che fatica tantissimo per battere lo statunitense Frances Tiafoe: 7-6(1) 3-6 7-6(4) per il bulgaro che non raggiungeva almeno i quarti in un torneo da Barcellona, lo scorso aprile.
Da allora solo brutte prestazioni, un fallimento totale su terra, malissimo anche sull’erba con le sconfitte precoci al Queen’s e a Wimbledon. Il tentativo di rilancio del suo 2018 passa dal Canada, dove ha battuto con grande difficoltà Fernando Verdasco all’esordio e adesso il giovane Tiafoe.
A Toronto ha giocato i quarti due anni fa e la semifinale nel 2014, certo servirà una prova più continua per battere Kevin Anderson, il suo prossimo avversario. Il finalista dei Championships ha eliminato il qualificato bielorusso Ilya Ivashka in due set e ha raggiunto i quarti nel Masters nordamericano per il terzo anno consecutivo.
[2] A. Zverev b. [Q] D. Medvedev 6-3 6-2 (Cristina Pozzoli)
Alexander Zverev ha avuto bisogno di soli cinquantadue minuti di gioco, di cui cinque a livello stratosferico, per superare Daniil Medvedev e raggiungere i quarti di finale alla Rogers Cup. Ogni volta che Sascha si trova ad affrontare giocatori della sua fascia d’età (Medvedev ha un anno in più, altri uno o due meno) dimostra una superiorità schiacciante. Al servizio è ingiocabile, nel primo e nel secondo set concede solo due punti e dall’inizio da la sensazione di cercare come un segugio l’occasione di mettere a segno il break. Gli scambi sono brevi, il tedesco non è costretto a forzare, non va mai in sofferenza e prende via via le misure al campo. Medvedev sembra senza idee, si affida al servizio e a qualche colpo tirato più per disperazione che per mettere insieme un qualsiasi tipo di schema. Nell’ottavo game la fine del set si avvicina e il tedesco decide di mettere a segno il break, alza il livello del ritmo e lo fa come se fosse semplice. Risponde sulle righe o nelle stringhe del suo avversario e alla prima palla break passa. Ancora più facile il secondo set con doppio break nel terzo e quinto game e conclusione in scioltezza totale. Non c’è stata mai partita e i numeri, più delle parole possono spiegare il motivo. A parte i soli quattro punti concessi al servizio, Zverev ha segnato un bilancio di venti vincenti a fronte di nove gratuiti contro quello di otto a ventidue del russo. Al prossimo turno per Sascha ci sarà Stefanos Tsitsipas, in gran spolvero oggi contro Djokovic ma sconfitto nettamente dal tedesco una settimana fa a Washington.
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