A Mosca la finale WTA del futuro: Danilovic contro Potapova, trionfa l’annata 2001

A 14 anni, nel 2015, Olga Danilovic e Anastasia Potapova giocarono la finale nell'importante torneo junior de Le Petit As. Domani, a 17 anni, si giocheranno il primo titolo WTA della loro carriera.

Clamoroso esito nel WTA International di Mosca, che domani sarà il teatro della finale del futuro. Stanno arrivando, le giovani stanno arrivando. Una settimana fa scrivevamo, raccontando quanto di buono avesse fatto Dayana Yastremska in questo 2018, che l’ha portata a essere la prima giocatrice nata nel nuovo millennio (comprendendo anche i maschi) a entrare in top-100. Nella parte finale scrivevamo chiaramente come ci fossero altre giocatrici poco più indietro pronte come lei al grande salto. La settimana dopo, Olga Danilovic e Anastasia Potapova sono le due finaliste del torneo russo.

Un risultato incredibile, che ci riporta indietro di 13 anni. Ieri, e qui abbiamo sbagliato, raccontavamo come nel 2004 a Birmingham Maria Sharapova e Tatiana Golovin furono tra le migliori 4 del torneo a 17 e 16 anni. In realtà, dopo aver chiesto una verifica alla WTA, è venuto fuori che un anno più tardi nel Japan Open di Tokyo arrivarono tra le migliori 4 la stessa Golovin assieme a Nicole Vaidisova, che furono poi protagoniste della finale dove la ceca (16 anni) ebbe la meglio sulla francese. Domani, la WTA celebrerà la prima campionessa nata nel nuovo millennio e se queste sono le premesse, ci sarà da divertirsi.

La serba, figlia del grande Predrag, ha avuto la partita più combattuta. Un 6-2 5-7 7-5 maturato contro Aliaksandra Sasnovich in due ore e diciannove minuti, una partita che stava agilmente controllando fin quando, come ieri, avanti di un set e 2-0 (15-30) ha un attimo lasciato il piede dall’acceleratore. Fin lì era stata capace di grandissima freddezza, la stessa mostrata anche contro Julia Goerges appena 24 ore prima. Contro la tedesca, però, non aveva le stesse difficoltà di oggi ma aver salvato 6 palle break su 6 e tutte grazie a un servizio spesso letale e alla grande efficacia in risposta avevano fatto maturare un punteggio molto netto. Sul 6-2 2-0, però, un game giocato forse con troppa rilassatezza ha dato il via a una fase molto più positiva per Sasnovich, che cresceva col servizio e approfittava dei primi momenti di tensione della serba che cedeva la battuta e si trovava improvvisamente a seguire. L’ultimo treno, per la diciassettenne di Belgrado, sembrava essere passato sul 4-4 15-30 quando però la tensione, in quel momento molto visibile, ne stava condizionando l’andamento.

Se fin lì era stata spesso elogiata per la sua compostezza, oggi sono venuti a galla nervosismo e paura, con alcuni errori ben evidenti sul 5-6, stecche fino a oggi mai arrivate e uno smash completamente fuori tempo sulla palla break che è valso il 7-5 Sasnovich. Detto questo, però, va elogiato come abbia saputo azzerare tutto. Ci si attendeva un terzo set in favore della più esperta delle due protagoniste, invece sull’1-1 la serba è balzata nuovamente avanti di un break facendosi notare oltre che per i vincenti in risposta per uno straordinario rovescio in cross stretto sullo 0-15. La bielorussa ha cominciato a tenere sotto scacco il servizio dell’avversaria, ma nel game successivo non le sono bastate 5 palle break per ritrovare la parità. Ancora una volta, Danilovic è stata strepitosa in ogni circostanza e come nel primo set ha allungato sul 3-2 andando a servire sul 5-2. La tensione e il nervosismo hanno rifatto capolino, i colpi erano sempre più strappati e il timing era perso. Poche prime, una Sasnovich con ancora le idee molto chiare, e tra varie vicissitudini è arrivato l’aggancio sul 5-5. Qui, però, ha regalato i primi 2 punti e ha mancato una chance del 6-5 in un punto tutta la frustrazione di Danilovic l’ha portata a colpire sempre più forte verso il centro del campo e Aliaksandra, alla fine, non ha più tenuto il ritmo e la potenza avversaria. Due punti più tardi il break del 6-5 e dopo il cambio campo, con molta più tranquillità, Olga ha subito vinto 3 punti con altrettanti servizi vincenti, chiudendo il match con un rovescio lungo della sua avversaria e sfogando tutta la propria gioia.

Domani affronterà una Potapova che si è trovata all’incirca nelle sue stesse condizioni. O almeno, anche lei stava per servire sul 5-2 al terzo set prima che la sua avversaria, Tamara Zidansek, si ritirasse. La slovena aveva problemi fisici fin dalla prima parte di gara, ma approfittando anche di un po’ di tensione della sua avversaria, come accaduto anche ieri contro Valentyna Ivakhnenko, non ha approcciato la gara nel migliore dei modi. Come ieri, nel momento in cui ha cominciato a macinare gioco gli equilibri sono cambiati e nel terzo set il suo tennis, i suoi angoli, facevano la differenza contro una slovena che ha poi deciso per il ritiro nel momento in cui la sua avversaria si è portata avanti di un doppio break.

Risultati

[LL] O. Danilovic b. [5] A. Sasnovich 6-2 5-7 7-5
[WC] A. Potapova b. T. Zidansek 3-6 6-4 5-2 rit.

(aggiornamenti a breve)

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