Dalla Repubblica Ceca: ci sono prove che inguaiano il sospettato dell’attacco a Kvitova

Ulteriore svolta nelle indagini sull'aggressione a Petra Kvitova: secondo i media cechi la polizia ha le prove che confermano la presenza della persona arrestata nell'appartamento della giocatrice il giorno dell'accoltellamento.

Nuovo sviluppo delle indagini sull’aggressione a Petra Kvitova. Poco più di 2 settimane fa si era diffusa tramite le tv locali la notizia che fosse stato fermato un uomo sospettato di essere il responsabile dell’irruzione in casa spacciandosi per controllore del gas e della successiva colluttazione con la giocatrice terminata nell’accoltellamento della stessa che ha poi dovuto subire un delicatissimo intervento di ricostruzione dei tendini e dei nervi della mano sinistra. Adesso, secondo il sito ceco sport.aktualne.cz, sempre i media della Repubblica Ceca hanno annunciato che la polizia ha le prove che il sospettato, un uomo sulla trentina e residente a Brno, fosse nell’appartamento della bi-campionessa di Wimbledon quel giorno.

L’uomo, di cui ancora non si conosce nome e cognome, era stato tra l’altro sentito dalla stessa polizia poche settimane dopo l’aggressione ma in quel momento aveva un alibi di ferro dalla sua a proteggerlo. Adesso, dopo che le indagini erano state sospese dalla polizia di Olomuc nello scorso autunno e poi ripartite sotto indicazione giunta a un poliziotto, se verrà confermata in via definitiva la sua colpevolezza la persona rischia tra i 5 e i 12 anni di carcere.

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