WTA Madrid: bentornata, Azarenka. Sharapova rompe il digiuno di vittorie. Fuori Errani

Victoria Azarenka torna nel circuito e vince la prima partita su terra dopo oltre 2 anni. Maria Sharapova trova il primo successo da metà gennaio. Bene Simona Halep e Caroline Wozniacki.

[PR] V. Azarenka b. A. Krunic 6-3 6-3

L’ultima vittoria sulla terra rossa, per Victoria Azarenka, risaliva al torneo di Madrid del 2016 quando batté Laura Robson. Da lì in avanti la vita della bielorussa è cambiata radicalmente e purtroppo non per motivi che riguardano il campo da tennis: dalla gioia della nascita del piccolo Leo alla battaglia legale, la ex numero 1 del mondo ha dovuto affrontare una marea di situazioni nuove, alcune di queste che mai si sarebbe augurata di vivere.

Ora però è tornata e, come avvenuto nei tornei americani di Indian Wells e Miami, le sensazioni sono molto positive. Nel 6-3 6-3 inflitto ad Aleksandra Krunic, che è atterrata soltanto alle 2 della scorsa notte a Madrid dopo un viaggio aereo da Rabat reso complicato a causa di un lungo ritardo, si sono rivisti tanti dei dettagli che avevano impressionato già qualche settimana fa. Dal footwork al livello generale del suo gioco, Azarenka sembra apparentemente una giocatrice pronta per diventare la mina vagante di un tabellone dove non è testa di serie ed è inserita nella zona forse peggiore.

Già al prossimo turno l’asticella della difficoltà sarà molto alta perché di fronte a lei ci sarà Karolina Pliskova che ieri, contro Elena Vesnina, ha messo a segno la sesta vittoria consecutiva. Difficile però dare la ceca come grande favorita nonostante, appunto, i diversi momenti delle due: la terra rossa, per quanto a Madrid sia altura e il servizio di Karolina può trarne vantaggio, non è amica della numero 6 del mondo e questo livellerà un po’ i valori delle due. In più, un’Azarenka così affamata di vittorie lascia intravedere grandi speranze per lei, a patto che il fisico reagirà bene al rientro alle competizioni che, come aveva lei stessa ricordato, è una situazione ben diversa dall’allenamento giorno per giorno. A Miami non ci fu storia, anche per una serata molto negativa della ceca alla battuta. Qui, per saperne di più, basta attendere meno di 24 ore.

M. Sharapova b. M. Buzarnescu 6-4 6-1

Eccola. Maria Sharapova ha spezzato il digiuno più lungo della sua carriera: quasi 4 mesi senza vittorie, 4 sconfitte consecutive, un paio di queste piuttosto pesanti da digerire. La russa ha sconfitto Mihaela Buzarnescu, reduce dalla finale di ieri a Praga, per 6-4 6-1 mettendo a segno la prima vittoria del suo nuovo (secondo) connubio con Thomas Hogstedt e confermando alcune sensazioni intraviste a Stoccarda.

Quella partita che perse, infatti, contro Caroline Garcia fu forse mal giudicata da tanti. Certo, era una nuova battuta d’arresto; certo, forse qualche anno fa non avrebbe mai commesso i due gravi errori di dritto sul 6-6 al tie-break; eppure ha finito quel match con un +15 nel rapporto tra vincenti ed errori gratuiti, servendo 18 ace totali e dando la sensazione che tutto sia girato veramente su pochissimi punti. Il primo set fu un 6-3 meritato, poi finì per perdere ma senza apparire dominata dall’avversaria. Anzi, i restanti parziali erano stati di grande equilibrio.

Oggi, contro l’insidiosa mancina rumena, ha nuovamente dominato col servizio a disposizione, a parte una piccola (ma importante) sbavatura. Poteva chiudere il primo set 6-2, ma sciupato un paio di set point ha concesso a Buzarnescu di tenere la battuta con quest ultima che realizzava un grande game in risposta trovando 2 risposte vincenti nei primi punti per prepararsi la strada al 5-4. Sfortunatamente per lei, Sharapova è stata molto brava a rialzare subito la testa e a cercare in ogni modo la via per chiudere il set prima di trovarsi al servizio sul 5-5. Sei set point, ma alla fine l’ultima accelerazione di dritto è valsa il tanto agognato 6-4. Nel secondo set non c’è più stato spazio per distrazioni, con il sorriso e il sospiro di sollievo finale a certificare un piccolo, ma importantissimo, esame superato. Adesso un’avversaria molto tosta, perché a Madrid Irina Camelia Begu si è sempre ben comportata. Questa, però, è già più una Sharapova convincente.

Altri incontri

Esordi abbastanza agevoli per le prime giocatrici del seeding. La numero 1 del mondo Simona Halep, qui bicampionessa in carica, ha liquidato Ekaterina Makarova con grande agilità, impiegando appena 51 minuti per avere la meglio su un’avversaria che in carriera le aveva dato un paio di delusioni tra cui quella abbastanza rilevante dell’Australian Open 2015. La rumena, dopo il 6-4 6-0 subito nei quarti di finale, rivelò che non dormì per giorni ripensando a come andò quel match. Oggi, tre anni più tardi, le vicende e le carriere delle due hanno avuto percorsi molto diversi: la russa, da che era top-10, è fuori dalle prime 30 mentre la rumena ha mantenuto una costanza di risultati che l’ha vista occupare stabilmente la top-5 fino a vederla, ora, in vetta al ranking WTA. 6-1 6-0 il punteggio odierno, frutto di una prova impeccabile per Halep che attende al secondo turno la vincente del derby belga tra Elise Mertens e Alison Van Uytvanck.

Diverso il match di Caroline Wozniacki, che senza strafare ha comunque battuto 6-3 6-1 Daria Gavrilova. Se la rumena era padrona del campo, la danese si limitava al compitino raccogliendo i tanti regali dell’avversaria che non aveva armi per contrastare la solidità della numero 2 del mondo. Nonostante la terra non sia sua amica e provenga da un problema fisico agli addominali maturato a Istanbul, Caroline ha avuto una giornata relativamente tranquilla: Gavrilova doveva snaturarsi per farle male, passando a un tennis molto aggressivo lasciando da parte i lunghi scambi e le difese, perché dall’altro lato della rete c’era una giocatrice che faceva lo stesso tipo di gioco ma lo faceva meglio. In più, per l’australiana ci sono stati ancora una volta i tanti doppi falli (7 totali, 5 solo nel primo set) che hanno reso il suo servizio fin troppo vulnerabile. Nuovi test, forse più probanti, daranno più l’idea dell’attuale condizione fisica della campionessa dell’Australian Open.

Fuori l’unica italiana in gara: Sara Errani è stata infatti sconfitta 6-1 6-4 contro Ashleigh Barty in un match che non ha avuto storia. Il primo set è stato subito in mano all’australiana, che cominciava la sua prova sensazionale alla battuta. In totale ha conquistato il 77% di punti con la prima palla in campo, tra cui 7 ace, e il 71% con la seconda. La palla di Errani non faceva male, e Barty ha così potuto controllare la partita caricando di tanto top spin i propri colpi mandando sempre più lontana l’azzurra dalla riga di fondo e raccogliendo in un’oretta di gioco una vittoria mai in discussione. Eliminata anche Madison Keys, battuta in due set dalla spagnola Sorribes Tormo; vittoria agevole per Petra Kvitova, reduce dal successo a Praga, che lascia solo tre giochi a Lesia Tsurenko.

Risultati

[1] S. Halep b. E. Makarova 6-1 6-0
E. Mertens vs A. Van Uytvanck
[Q] Kr. Pliskova b. [Q] N. Vikhlyantseva 6-4 6-4
[WC] S. Sorribes Tormo b. [13] M. Keys 7-5 6-2
[9] S. Stephens b. [Q] S. Soler Espinosa 6-3 6-2
S. Stosur b. A. Pavlyuchenkova 6-1 6-7(2) 6-3
[PR] V. Azarenka b. A. Krunic 6-3 6-3
[3] G. Muguruza b. S. Peng 6-4 6-2
D. Vekic b. [WC] G. Garcia Perez 6-2 6-4
S. Cirstea b. K. Siniakova 6-4 2-6 6-4
[10] P. Kvitova b. L. Tsurenko 6-1 6-2
[WC] M. Puig b. Z. Diyas 6-4 2-6 6-2
A. Sasnovich b. [Q] D. Collins 7-5 6-2
[16] M. Rybarikova vs J. Konta
[Q] B. Pera b. [Q] A. Sabalenka 6-4 2-6 6-3
C. Suarez Navarro b. B. Strycova 6-3 6-3
M. Sharapova b. M. Buzarnescu 6-4 6-1
N. Osaka b. S. Zhang 6-1 7-5
[15] A. Sevastova b. [Q] A. K. Schmiedlova 6-4 3-6 6-3
A. Barty b. [Q] S. Errani 6-1 6-4
[2] C. Wozniacki b. D. Gavrilova 6-3 6-1

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