Australian Open: impresa Edmund, batte un deludente Dimitrov e vola in semifinale

Il britannico Edmund batte in quattro set il numero tre del mondo Dimitrov, che rimanda così l'appuntamento con un grande risultato negli slam

K. Edmund b. [3] G. Dimitrov 6-4 3-6 6-4 6-4

Kylie Edmund batte a sorpresa Grigor Dimitrov, diventando il sesto giocatore britannico a raggiungere le semifinali di slam nell’era open e unendosi all’esclusivo club composto da Roger Taylor, John Lloyd, Greg Rusedski, Tim Henman e Andy Murray. Edmund ha giocato una partita straordinaria, nella quale è stato sempre in vantaggio e non ha mai concesso nulla ad un Dimitrov troppo discontinuo, apparso incapace di trovare una soluzione al ritmo infernale imposto dal ventiduenne di Tickton.

Sebbene inaspettato, il successo di Edmund non sconvolge: due settimane or sono i due tennisti si erano sfidati sul cemento di Brisbane, e solo un infortunio alla caviglia occorso sul 4-4 del terzo parziale aveva impedito a Kylie di giocarsi la partita fino in fondo. D’altro canto, Dimitrov aveva sofferto molto durante questo Australian Open, specialmente negli ultimi due turni contro Rublev e Kyrgios, palesando difficoltà al servizio e nella gestione dello scambio sul lato di dritto. Solidità mentale e varietà di gioco avevano risolto i problemi del bulgaro, ma oggi contro Edmund non c’è stato nulla da fare. Kylie non ha mai abbassato il ritmo, sparando missili terrificanti con il dritto e mettendo costante pressione al servizio di Dimitrov che ha perso la metà vincendo la metà dei punti la seconda di servizio. I giocatori si sono presentati sulla Rod Laver Arena subito dopo la sorprendente vittoria di Elise Mertens contro Elina Svitolina, accolti da un tripudio di bandiere con la Union Jack che hanno subito messo in chiaro come si sarebbe orientato il tifo locale. Nel primo parziale Grigor sceglie di servire e soffre sin da subito l’aggressività di Edmund che indovina gli angoli e gioca sulle righe. La prima palla break dell’incontro arriva con il trentasettesimo doppio fallo commesso da Dimitrov in questo Australian Open e viene convertita grazie ad un errore di rovescio. Edmund gioca i primi game del match confermando l’eccezionale timing di impatto sulla palla già mostrato nel quarto turno contro Seppi e sembra avvero inattaccabile quando ha la possibilità di piantare i piedi e attaccare con il dritto. Nel sesto gioco Grigor prova a variare il gioco con lo slice di rovescio. La strategia paga dato che è proprio questo colpo ad indurre il ventiduenne inglese all’errore e a sancire il contro-break Dimitrov. Il servizio strappato non allevia comunque le difficoltà del bulgaro,che deve soccombere nuovamente ai colpi di dritto di Edmund. Il numero 49 del mondo si guadagna la possibilità di servire per il set, gioca due grandi scambi e un servizio vincente, salva tre palle del contro-break e chiude il primo parziale con il punteggio di 6-4. Nel secondo set Dimitrov allunga gli scambi provando a contrastare lo schema servizio-dritto di Edmund con una maggiore varietà di gioco. Dopo un turno in battuta tenuto finalmente senza patemi, Grigor si uadagna un break di vantaggio grazie a due rari gratuiti di dritto del suo avversario. Edmund appare nel mezzo di un momento di flessione, e, sebbene riesca ad arrivare a palle break nel quinto gioco (grazie all’ennesimo doppio fallo del numero tre del mondo), non riesce a concretizzare ed è costretto a cedere il parziale con il punteggio di 6-4. Con l’inizio del terzo set Edmund ritorna a fare la partita e solo un paio di capolavori in difesa consentono a Dimitrov di non capitolare. Il giocatore bulgaro non ha profondità nei colpi ed è in balia del dritto dell’avversario che riesce a metterlo sotto pressione in ogni turno di servizio. E’ proprio questa pressione che nell’ottavo gioco costringe Dimitrov a forzare la mano. Il numero tre del mondo spara due spara due dritti in rete, regalando ad Edmund due preziose palle break. Se la prima viene annullata al termine di un lungo scambio concluso da un dritto lungo del ventiduenne inglese, la seconda viene convertita grazie ad un sanguinosissimo doppio fallo. Sul 5-3 e servizio Edmund non si distrae e chiude il set con tre vincenti di dritto. L’impressione ad inizio quarto set è che Grigor oggi non abbia i mezzi per vincere questa partita e che solo un calo di Edmund possa cambiare le sorti dell’incontro. Dimitrov prova ad aprire il gioco sul pericoloso dritto di Kyle per avere poi la possibilità di affondare sul meno solido rovescio dell’avversario. Il problema è che le palle giocate da Edmund sono molto più pesanti e che Grigor ha difficoltà nel tenere la durata dello scambio sopra i 4-5 colpi. Sul punteggio di 2-2 Edmund ottiene il break che accende il set. Grigor ha un moto d’orgoglio, controbrekka e illude la Rod Laver Arena, ma è tutto inutile; nel nono gioco Edmund gioca un fantastico game in risposta, guadagnandosi la possibilità di servire per il match chiuso con il punteggio di 6-4 3-6 6-3 6-4 in due ore e quarantanove minuti. “Sono emozionato e felice” ha detto Edmund a fine partita “sapevo che sarebbe stato difficile, ma dal terzo set in poi ho giocato bene e sono riuscito a rimanere aggressivo”. “Oggi è importante recuperare, da domani sarà tempo di pensare alla semifinale”. 

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