ATP Queen’s: Kyrgios si rompe subito, Shapovalov è più avanti di Edmund

Al Queen's facili vittorie per Dimitrov e Tsonga. Si ritira Kyrgios, comincia a fare luce la stella di Shapovalov.

“Continuare? Neanche se vincevo il primo set”. Fosse un altro si penserebbe a Wimbledon e al desiderio di farne il punto di partenza di una carriera che se fosse meno che prodigiosa sarebbe sprecata, ma Nicholas Kyrgios, detto Nick, forse si era semplicemente stufato di quel fastidio all’anca. Mai scivolata fu più opportuna, l’australiano, che aveva perso 5 punti in sei turni di servizio tanto stava male, ha lasciato andare il tiebreak e ha dato appuntamento un po’ più a sud, a circa un miglio, siamo in Inghilterra in fondo, dalla stazione di Southfields.
Allora, visto che per una volta Dimitrov non ha avuto voglia di scatenare i dotti commenti sulla sua insipienza e Tsonga e Berdych si sono limitati a timbrare il famigerato cartellino – l’unica differenza è che l’impiegato alle poste mostra maggiore entusiasmo per il suo lavoro – si è dovuti riparare su un altro dal talento che verrà, Denis Shapovalov. Il giovanotto canadese ha già avuto modo di catalizzare commenti abbastanza scemi sulla sua esuberanza, dedotta, roba da pazzi, da un gesto di stizza come ce ne sono mille. Solo che quella palla colpita dalla racchetta è finita addosso all’arbitro e in questo non troppo sveglio mondo del tennis fa molta differenza sfiorare qualcuno o colpirlo. E ancora di più farlo se hai vinto 40 slam o se non sei ancora maggiorenne. Com’è come non è Shapovalov è stato squalificato, ha promesso che non perderà mai più la calma – almeno non prima di vincere uno slam – e si è rimesso a giocare. Bene, perché il ragazzo è forte, soprattutto sull’erba, tant’è che l’anno scorso ha addirittura vinto Wimbledon. Certo, l’ha fatto anche Quinzi e persino Nargiso, ma pure Federer e Borg eh? Insomma Denis ha superato i due turni di qualificazione e si è trovato davanti al numero 47 del mondo, che giocava anche in casa. Risultato? Un tiebreak da consumato veterano, un rilassamento pagato caro all’inizio del secondo set, una concentrazione impeccabile che ha innervosito Edmund fino a fargli giocare un disastroso decimo game nel terzo.
Adesso tocca a Berdych e se il ceco continua ad avere questi chiari di luna il risultato non è del tutto scontato.

Risultati:

[5] J.W. Tsonga b. A. Mannarino 6-2 6-2
[6] G. Dimitrov b. R. Harrison 6-3 6-1
[7] T. Berdych b. S. Darcis 7-5 6-3
D. Young b. [9] N. Kyrgios 7-6(3) rit.
[Q] D. Shapovalov b. K Edmund 7-6(4) 4-6 6-4

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