ATP Eastbourne: Djokovic schianta Medvedev, a Monfils il derby

Continua a crescere Novak Djokovic, che raggiunge la sua sesta finale su erba, Wimbledon escluso. Trova Monfils, che si è preso la rivincita su Gasquet.

Non riesce neanche questa volta nell’impresa di prendere lo scalpo di Novak Djokovic, Daniil Medvedev, che, dopo il ritiro forzato in Davis a Febbraio, cede in due set. Fa e disfa Nole in apertura che, prima, brekka recuperando da 40-0 e portandosi 2-0, poi ingenuamente concede palla break nel quarto gioco e, ostinandosi col dritto in diagonale, nel momento di cambiare in lungo linea affossa in rete, perdendo il servizio. Riesce tuttavia a piazzare la zampata decisiva sul 4-4 e a chiudere successivamente, soffrendo non poco, in realtà, visto che i colpi pesantissimi del russo hanno non poche volte costretto il serbo ad indietreggiare e a perdere campo. Il ventunenne di Mosca accusa psicologicamente il set perso e nel primo game commette un sanguinoso doppio fallo che garantisce all’ex numero uno del mondo la possibilità di scappare subito via e di chiudere i conti. Continua a giocare molto istintivamente Medvedev, alternando ottimi colpi ad errori banali (smash in rete a punto fatto, tra tutti), ma non basta se dall’altro lato della rete c’è un top player che si assicura quindi una finale, la terza stagionale e novantottesima in carriera, che può e deve far bene al morale, perché anche oggi Djokovic ha dimostrato di avere amnesie e blackout mentali. Che poi queste coinvolgano anche l’aspetto tecnico è innegabile, è una conseguenza, ed infatti quando succede assistiamo a scelte sconclusionate. Non pare, almeno oggi, a differenza del match contro Young, patire sofferenze fisiche. Ed è anche meglio così, data la finale da giocare e i Championship alle porte.

Alquanto scoppiettante il derby transalpino, che ci ha mostrato un Gasquet sottotono e rimesso in partita solo da un Monfils tutto sommato ben ispirato e molto deconcentrato, che, sì, ha sofferto non poco nei suoi primi turni di servizio, ma è stato centrato e ha concretizzato due break, sul 2-1 e sul 5-2, che gli sono valsi il set iniziale. Intelligente nella lettura della partita, non appena Gasquet accorcia, il tennista parigino si prende dei rischi, forte di un’accelerazione di dritto che oggi ha viaggiato su ritmi superiori. Si rompe l’equilibrio del secondo parziale nel sesto gioco, con La Monf che sforna una risposta in chop di dritto bellissima su palla break e si porta avanti, ma come spesso gli capita si distrae e tergiversa sui punti per dare spettacolo e allora subisce subito il controbreak. Gasquet continua a tentennare, si trova sotto 4-5 e 15-40, si salva, annullando con coraggio e bravura due match point e riesce ad aggrapparsi ad un disperato tiebreak, in cui va subito avanti 4-0, lasciando pensare ad un dominio. Si fa recuperare un minibreak, ma arriva sul 6-4. E da lì Monfils piazza vincenti ed ace, arrivando a match point, annullato. Sotto 7-8 commette doppio fallo e porta tutto al terzo, che non è altro che il sunto di tutta la partita. Il parigino va avanti di un break, ma quando deve chiudere la partita sul 5-4 si addormenta di nuovo e si fa riprendere, spostando tutto di nuovo al tiebreak. Gasquet prende l’iniziativa salendo 2-0, ma al cambio campo si trova sotto 4-2. Monfils decide che è il momento di chiuderla, si concentra sui successivi punti e, pur regalandone due, approda in finale.

Semifinali

[1/WC] N. Djokovic b. D. Medvedev 6-4 6-4
[2] G. Monfils b. [7] R. Gasquet 6-2 6-7(7) 7-6(4)

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