WTA Madrid: Schiavone cede alla distanza. Bene Sharapova e Kerber

A Madrid Maria Sharapova supera un'ottima Mirjana Lucic Baroni, al prossimo turno Eugenie Bouchard. Bella vittoria anche per Angelique Kerber e Svetlana Kuznetsova.

[Q] J. Larsson b. [WC] F. Schiavone 5-7 6-3 6-1

Ha provato in tutti i modi, Francesca Schiavone, a continuare la bella striscia di risultati dell’ultimo periodo sulla terra rossa, ma l’ormai trentasettenne azzurra si è arresa a Johanna Larsson e, soprattutto, alla fatica del quinto match in 5 giorni con un volo aereo che dal Marocco l’ha portata alla capitale spagnola.

Non c’è stata gloria, stavolta, dopo le belle cavalcate di Bogotà e Rabat. Eppure la milanese aveva cominciato il match sulla riga delle prestazioni mostrate in Marocco. Il problema, semmai, è che dopo un ottimo primo set è finita la benzina. Appena 4 game conquistati tra secondo e terzo set, subito il guaio di aver ceduto la battuta e di essersi trovata sotto 3-0 senza mai riprendere il distacco. Nel terzo c’è stato ben poco da fare, con appena un game racimolato.

Adesso il rischio è quello di rimanere fermi per due settimane di fila, visto che le storie con il torneo di Roma sono ben note e molto difficilmente l’azzurra riuscirà ad entrare in campo nelle qualificazioni essendo fuori di 15 posti.

[WC] M. Sharapova b. [17] M. Lucic Baroni 4-6 6-4 6-0

Il successo di Maria Sharapova oggi, nel suo primo match alla Caja Magica di Madrid dopo due anni, era tutto fuorché scontato. L’avversaria era di quelle temibilissime, perché non solo Mirjana Lucic Baroni rappresenta una delle migliori protagoniste della stagione WTA fin qui, ma l’altura di Madrid, il suo gioco che si adatta molto bene al ritmo ed alle accelerazioni della russa e la grande aggressività imposta fin dalla risposta, la rendevano una cliente molto scomoda per chi come la russa era solo al secondo torneo dopo 15 mesi di stop forzato.

Come a Stoccarda, però, Sharapova ha mostrato che tutto il carattere, la ferocia agonistica e l’atteggiamento di 15 mesi fa non sono stati intoccati dalla squalifica per la positività al doping. In un parziale, il primo, in cui ha messo a segno appena 4 vincenti a fronte dei 19 della croata, la russa ha reagito con un secondo set vinto al decimo game, facendo lo sforzo di uno scalatore che arrivava sui 6000 metri in riserva di ossigeno. Una fatica enorme nel prendere il break sul 2-1, nel confermarlo con un game di 11 minuti e di avere ancora la forza sul 4-5 di andare all’attacco del servizio avversario con un nuovo break a 30 che ha segnato un solco importante, come se il peggio fosse passato.

Il terzo set è stato il risultato di tutti gli sforzi profusi nel parziale precedente dove ancora non aveva, Sharapova, il supporto dei numeri nelle statistiche (ancora indietro coi vincenti), ma la maniera con cui si era imposta ed aveva pareggiato i conti aveva fatto sì che per la croata le chance di riprendere nelle mani l’incontro fossero vicine allo zero. Una russa molto più emotiva del solito, che si incoraggiava urlando a pieni polmoni al termine di ogni punto portato a casa. Ha cominciato a parlare anche in terza persona, urlandosi: “Come on, Maria! Fight!”.

Non l’avrebbe mai persa, almeno di testa. È una caratteristica, questa, che ha sempre avuto, fin dal lontano 2003, nei primi tornei da professionista che disputava. Non cambierà per una positività (comunque controversa e con diversi punti non ancora chiari) che 15 mesi fa ha interrotto la carriera. Sharapova è sempre la giocatrice tenace e difficilissima da affrontare, per (quasi) tutte. A cominciare da Eugenie Bouchard, la prossima avversaria e che non più di due settimane fa si era espressa in maniera molto dura con il suo rientro alle competizioni. Per chi vuole, può già cominciare a mettere da parte i pop corn.

[1] A. Kerber b. T. Babos 6-4 6-2

Una vittoria come questa alla tedesca serviva come il pane. Non era Timea Babos l’avversaria più ostica affrontata fin qui in stagione, ma la prova di Angelique Kerber nel primo turno del Premier Mandatory di Madrid può considerarsi più che positiva in vista anche del rientro al numero 1 del mondo che avverrà tra 8 giorni, quando a Serena Williams (assente per maternità) scaleranno i 900 punti di Roma.

Una partenza molto agevole, con un vantaggio di 3-0 e servizio, ha creato il margine che l’ungherese non è mai riuscita a colmare. Il ritmo del palleggio della giocatrice di Brema era ottimo. Tanti colpi rigiocati, molto attenta nelle accelerazioni, molto brava ad aprirsi il campo con le sue traiettorie mancine.

Alla lunga Babos, che ha cercato di rimanere nel parziale fino all’ultimo salvando tre set point sul 3-5 dopo un primo break recuperato, ha ceduto ad un ritmo più elevato ed a scambi che si facevano interminabili, con un’avversaria al di là della rete che non cedeva centimetri e rimaneva solidissima.

Il secondo parziale è stato un po’ il proseguo del primo, con la numero 2 del mondo che sull’1-1 trovava il primo break e sul 3-1 il secondo, per una chiusura comoda sul 5-2 e servizio. Al prossimo turno Katerina Siniakova o la qualificata Pauline Parmentier.

T. Bacsinszky b. [5] G. Muguruza 6-1 6-3

Questa sconfitta è un po’ il riassunto delle prestazioni negative di Garbine Muguruza nell’ultimo anno e mezzo. Tolto il mese di maggio del 2016, la spagnola non riesce ad uscire da una crisi ormai in stato avanzato. Il Roland Garros vinto lo scorso anno suona sempre più come un caso isolato, a poche settimane dall’inizio della difesa al titolo che oggi appare quantomai impossibile.

I 4 game racimolati contro Timea Bacsinszky, al primo successo su una top-10 da Miami 2016 quando nei quarti di finale superò Simona Halep 4-6 6-3 6-2, fanno ancora più male se visti in quest ottica: ha subito due strisce di sei game consecutivi dalla sua avversaria. Dall’1-0 e servizio, 40-15, nel primo set la spagnola ha ceduto 3 break su 3 turni di battuta, sbagliando tantissimo e mostrandosi, come nei mesi scorsi, in grande difficoltà nel momento di spingere, tanto che ancora una volta il gioco che attuava era perlopiù di rimessa. Nel momento in cui cercava di lasciare andare i colpi, la palla decollava e non trovava mai il campo.

Nel secondo set sembrava esserci stato un moto d’orgoglio che l’aveva portata sul 3-0. Era però frutto anche di una fase abba opaca dell’elvetica, che nel momento in cui ha ritrovato stabilità e varietà di colpi ha messo in fila altri sei game che l’hanno portata al secondo turno dove affronterà Kiki Bertens. Diversi, invece, i fischi che hanno accompagnato l’uscita dal campo della spagnola, all’ennesima prestazione negativa della stagione.

Altri risultati:

Un problema agli addominali per Ana Konjuh rovina una delle sfide più belle della prima parte di giornata. Tra lei e Kristina Mladenovic era in atto una battaglia punto a punto dopo un inizio molto complicato della croata, che non aveva vinto punti in risposta fino all’1-4. Da 2-5 ha vinto 5 game consecutivi giocando il miglior tennis della sua giornata, con pochissimi errori e tantissimi vincenti nonostante gli alti rischi che prendeva. La francese è stata bravissima ad inizio della seconda frazione, quando ha vinto un paio di game al servizio combattuti per ritrovare la sicurezza delle fasi iniziali, rimaneva però l’enorme problema della risposta perché Konjuh stava continuando a martellare senza difficoltà. Poi, all’improvviso, la croata stava servendo sul 3-4 e dal 40-15 ha commesso 3 doppi falli consecutivi e nel game successivo non ha mai tenuto la palla in campo, finendo la partita poco più tardi al primo consulto medico. Mladenovic dunque sfiderà Lauren Davis al secondo turno, statunitense che ha battuto solo al tie-break del terzo set Monica Puig.

Comodo il successo per Svetlana Kuznetsova così come Qiang Wang, che eliminando 6-4 6-3 Yaroslava Shvedova e Caroline Garcia. CiCi Bellis inaugura il suo primo torneo di Madrid con un successo in quasi 3 ore di gioco contro Daria Gavrilova, superata 7-5 5-7 6-2. Tre ore e ventisette invece sono servite a Caroline Wozniacki per superare Monica Niculescu, arresasi soltanto 7-5 6-7(3) 6-4 dopo aver avuto la chance di servire sul 5-4 nel primo ed essersi trovata avanti di un break nel set decisivo. Brutta eliminazione per Elina Svitolina, che ha avuto match point contro Saisai Zheng prima di cedere 2-6 7-6(3) 6-3.

Risultati odierni:

[1] A. Kerber b. T. Babos 6-4 6-2
K. Siniakova b. [Q] P. Parmentier 6-1 6-0
[WC] M. Sharapova b. [17] M. Lucic Baroni 4-6 6-4 6-0
[Q] S. Zheng b. [12] E. Svitolina 2-6 7-6(3) 6-3
[Q] Q. Wang b. C. Garcia 6-4 6-3
[8] S. Kuznetsova b. Y. Shvedova 6-4 6-3
[4] D. Cibulkova b. J. Jankovic 6-4 5-7 7-5
[Q] O. Dodin b. [Q] A. Petkovic 6-3 6-4
L. Davis b. M. Puig 6-3 4-6 7-6(3)
[14] K. Mladenovic b. A. Konjuh 5-7 6-3 rit.
[WC] S. Cirstea b. [13] A. Pavlyuchenkova 6-1 3-6 7-6(4)
C. Bellis b. D. Gavrilova 7-5 5-7 6-2
[Q] D. Vekic b. Y. Putintseva 6-3 6-4
C. Vandeweghe b. [LL] A. Kontaveit 6-4 7-6(7)
C. Suarez Navarro b. S. Peng 3-6 7-5 6-0
[10] C. Wozniacki b. M. Niculescu 7-5 6-7(3) 6-4
[16] S. Stosur b. [WC] S. Sorribes Tormo 6-2 6-0
[Q] M. Duque Marino b. J. Goerges 6-2 6-4
[3] S. Halep b. Kr. Pliskova 6-1 6-2
T. Bacsinszky b. [5] G. Muguruza 6-1 6-3
[Q] J. Larsson b. [WC] F. Schiavone 5-7 6-3 6-1
[15] B. Strycova b. L. Safarova 5-7 6-3 6-3

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