30 aprile 1995: Muster batte Becker in finale a Montecarlo

Muster rimonta due set a Becker che non le prende bene, avanzando sospetti sul recupero fisico dell'austriaco.

Con ancora negli occhi una delle meno interessanti finali mai giocate sul centrale di Monte Carlo, quest’oggi vogliamo ricordare, e in qualche modo celebrare, l’autentica battaglia andata in scena esattamente 22 anni fa su quello stesso campo. Protagonisti della contesa, Thomas Muster e Boris Becker.

L’austriaco era all’epoca l’autentico dominatore del circuito sul rosso; Bum Bum ancora alla disperata ricerca del suo primo titolo su terra battuta. L’occasione per il tedesco sembrava propizia, perché nei turni precedenti aveva molto ben impressionato superando avversari nient’affatto banali come Bjorkman, Corretja, Krajicek e Ivanisevic. Inoltre, Muster non sembrava essere nella sua settimana migliore, tanto da aver penato non poco (uscì dal campo praticamente in barella) per battere in semifinale il nostro Andrea Gaudenzi.

Pronti, via e la finale si mette subito bene per Becker. Il tedesco è come sempre molto solido al servizio e sembra non soffrire i lunghi scambi ai quali lo sottopone il martello austriaco. Boris sembra essere anche più fresco e trova sempre il guizzo per aggiudicarsi i punti importanti. I primi due set sono combattuti, ma se li porta a casa lui: 6-4, 7-5.

Nel terzo arriva ha bisogno di tirare il fiato e Muster s’impone facilmente per 6-1, ma è nel quarto che si decide il match. Bum Bum torna ai livelli dei primi due set, ma l’austriaco è ormai nel match e non molla la presa. Si arriva così al tie-break, che si rivelerà poi decisivo. Becker ha due matchpoint sul 6-4, ma uno il primo lo sciupa lo sciupa scagliando una folle seconda palla a 196 Km/h, il secondo con un dritto in allungo finito in rete. Nick Bollettieri si dispera in tribuna e Muster ringrazi. Il match, di fatto, finisce lì. Il quinto sarà un assolo austriaco, per lo score finale di 4-6, 5-7, 6-1, 7-6 (6), 6-0.

Ma il bello doveva ancora venire. Perché nella conferenza stampa post-match Becker accusò, nemmeno troppo velatamente, Muster di doping: “Ieri non stava in piedi e oggi correva come un matto. E’ un miracolo o c’è stata una pozione magica. Ma io non credo ai miracoli”.
Apriti cielo! Muster si sottopose volontariamente al test antidoping, ovviamente negativo. L’austriaco vincerà 12 tornei quell’anno, 11 dei quali su terra battuta. Becker non sfruttò la sua chance e non vinse né quel giorno, né mai, il suo unico torneo sul rosso.

Qui di seguito la seconda parte del match (a 1h08′ i due matchpoint per Becker:

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