Murray contro le wild card a Sharapova: “Per tornare in alto bisogna meritarlo”

Il numero 1 del mondo Andy Murray contrario alla concessione di wild card a chi rientra dopo una squalifica per doping: "Uno deve lavorare tanto per poter risalire in classifica e tornare al top".

Andy Murray contro Maria Sharapova. O meglio, contro la concessione di wild card a chi rientra da una squalifica per doping ritrovandosi senza classifica. Situazione in cui ricade proprio la russa.

Già estremamente critico all’indomani della sentenza di sospensione (ridotta da due anni a 15 mesi), quando affermò che la Sharapova meritava la squalifica, lo scozzese torna a parlare a poco più di un mese dal rientro nel circuito di Maria che, essendo senza classifica, ha bisogno di un invito da parte degli organizzatori per poter partecipare ai tornei WTA. Wild card che le sono state puntualmente concesse ad eventi Premier come Stoccarda, Madrid e Roma. “Penso che uno debba davvero lavorare per tornare in alto” ha detto Andy al Times, “Tuttavia la priorità dei tornei maggiori è quella di pensare a cosa è meglio per loro. Se pensano che avere i nomi di maggior richiamo venderà più biglietti, lo faranno”.

Murray parla poi della possibilità che anche a Wimbledon le venga offerta la wild card nel caso in cui nella stagione sulla terra la Sharapova non riesca a ricostruirsi un ranking che le permetta di entrare direttamente in tabellone. Le “basterebbero” due semifinali raggiunte nei tre tornei che le hanno dato l’invito. “Maria”, ha aggiunto ancora Murray, “ha l’opportunità di risalire in classifica e potenzialmente non avrebbe bisogno di wild card, ma se non ci riesce, starà agli organizzatori di Wimbledon prendere la decisione. Penso e sono sicuro che ci penseranno a lungo e molto a fondo, tenendo in considerazione anche l’opinione pubblica, poi prenderanno la giusta decisione”.

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