Cernosek, manager ceco: “Per Kvitova l’infortunio è più grave del previsto”

Miroslav Cernosek, importante manager ceco, rilascia qualche parola sulle condizioni di Petra Kvitova: "Il rientro in campo? Purtroppo non dipende da lei"

Miroslav Cernosek viene descritto come una persona molto importante all’interno dell’ambiente tennistico in Repubblica Ceca. Figura nota a tutti gli atleti, manager che si occupa dell’immagine dei tennisti di vertice, in particolare chi entra nell’orbita delle squadre di Coppa Davis e Fed Cup.

Intervistato in un video pubblicato sul sito ceco idnes.cz Cernosek ha affrontato diversi temi tra cui i 2 maggiori eventi sportivi tennistici al momento programmati in Repubblica Ceca: il torneo WTA International ad inizio maggio al circolo Sparta Praga e la Laver Cup a metà settembre, approfittando anche della presenza di Roger Federer nella capitale ceca di 7 giorni fa.

Quando però l’intervistatore ha proposto una domanda sullo stato di salute di Petra Kvitova, vittima più di 2 mesi fa di un’aggressione in casa ed accoltellata alla mano sinistra con conseguente intervento per ricucire i tendini ed i nervi lacerati, Cernosek si è fatto più cupo, lasciandosi scappare solo poche dichiarazioni: “La situazione è molto delicata, l’infortunio è più serio di quello che ci aspettavamo. Posso garantire che Petra farà di tutto per rientrare, ma dobbiamo accettare una cosa: l’infortunio subito è ben più grave di quello che si pensava e purtroppo la situazione non dipende da lei”.

A seguito dell’intervento chirurgico del 21 dicembre, alla ceca erano state diagnosticati 2 mesi di gesso e 3 mesi senza la possibilità di sollevare pesi con la mano gravemente ferita. Secondo i tempi, dovremmo essere entrati nell’ultimo periodo di questa fase prima di procedere con la lunga riabilitazione. Lei stessa, al momento dell’uscita dall’ospedale dove era ricoverata, aveva chiesto ai giornalisti di rispettare la privacy e che avrebbero avuto notizie solo da persone fidate. Ecco dunque le parole di Cernosek, che rendono la situazione, se possibile, ancora più cupa.

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