Dal nostro inviato a Marsiglia

[2] J. W. Tsonga b. [3] N. Kyrgios 7-6(5) 2-6 6-4

Era molto attesa qui al palazzo dello sport di Marsiglia la prima semifinale dell’Open 13 e il match non ha deluso le aspettative: Jo-Wilfried Tsonga e Nick kyrgios (o Jo-Wi e Nikì come canzonava nel ritornello la banda musicale a fianco di alcune postazioni riservate agli addetti ai lavori) hanno disputato entrambi un ottimo match con scambi conclusi spesso e volentieri da molti vincenti fin dall’inizio come si è visto con uno splendido passante twin di Kyrgios che ha deliziato gli spettatori sul 2-2.

Alla fine l’ha spuntata Tsonga ma come ci aveva avvisato ieri in sala stampa è stata dura per lui avere la meglio su un avversario potente come l’australiano il quale quest’oggi ha mostrato una buona forma: anche se deve un po’ mangiarsi le mani perché nel primo parziale è andato a servire per il set (dopo che aveva salvato tre palle break in precedenza grazie alla sua fulminante battuta e aver avuto un piccolo battibecco con il giudice di sedia per via di un challenge) e ha commesso un paio di errori di troppo che hanno permesso a Tsonga di rientrare in gara. C’è da dire che in quel frangente il francese non si è perso d’animo e c’ha messo del suo nel recupero grazie ad un bel vincente di rovescio. Arrivati al tie-break, com’era prevedibile l’hanno fatta da padrone i rispettivi servizi: decisivo il minibreak del transalpino che ha aggredito inducendo all’errore l’avversario e sul 6-5 Tsonga non ha tremato servendo una buona prima e concludendo con un diritto vincente.

Kyrgios però ha fatto capire subito che non aveva intenzione di mollare strappando all’inizio della seconda frazione la battuta allo sfidante e dopo aver conservato con relativa tranquillità i propri turni di servizio ha realizzato un ulteriore break con cui ha incamerato il parziale.

Dopo aver perso la concentrazione nel set precedente, Tsonga in quello decisivo ha reagito rompendo sull’uno pari la battuta con uno stupendo passante di rovescio in recupero su un ottimo drop shot di Kyrgios: e gli è bastato perché il tennista di Canberra ha sì mantenuto i propri successivi turni di servizio ma non è riuscito a trovare un guizzo su quelli del francese, il quale è cresciuto col servizio non permettendo all’avversario di essere più davvero pericoloso. Al momento di servire per il match Tsonga non ha tremato e con una vole’ vincente ha fatto esplodere la gioia del pubblico di casa raggiungendo così per la terza volta la finale del torneo provenzale.

[4] L. Pouille b. [6] R. Gasquet 7-5 6-3

Emozioni invece solo nel primo set per quanto riguarda la seconda semifinale in cui si sono affrontati Lucas Pouille e Richard Gasquet. Quest’ultimo probabilmente ha sentito anche la stanchezza per il match di ieri concluso a tarda sera contro Monfils, come ha confessato dopo la partita a chi scrive queste righe. Il primo parziale è stato divertente e strano perché entrambi i contendenti hanno avuto diverse chance di strappare la battuta ma non sono stati in grado di sfruttare le rispettive occasioni, per via di errori non provocati ma anche per meriti di chi difendeva il servizio come il serve&volley di Gasquet sul 4-5 a favore di Pouille; il quale sulla battuta successiva dell’avversario ha avuto altre tre chance per chiudere il set: anche in quel frangente Richard ha saputo resistere servendo bene e realizzando vincenti ma non ha potuto far fronte all’insistente gioco d’attacco di Lucas che si è procurato un quarto set point. Stavolta Gasquet non ha avuto la lucidità necessaria per salvare la situazione e con un rovescio affossato a rete ha consegnato il parziale al connazionale. In realtà si può dire che gli ha consegnato anche il match perché Pouille ha di nuovo strappato la battuta ad inizio della seconda frazione non una ma due volte, e con relativa facilità. Nonostante l’incoraggiamento del pubblico che voleva assistere ad un altro terzo set, Gasquet pur provando a rimanere in gara togliendo il servzio allo sfidante non è riuscito nel miracolo, anche per via di un Pouille che non ha più sbagliato e con una bella palla corta seguita da una vole’ vincente si è guadagnato la sua prima finale all’Open 13 di Marsiglia.