11 gennaio 2013: il doppio bagel in una finale WTA

Quello che riuscì ad Agnieszka Radwanska e che non è riuscito (finora) a Novak Djokovic.

Finisce in lacrime, Dominika Cibulkova, dopo aver subìto la sconfitta più severa che si possa subire, per giunta in finale. Sorride smagliante, Agnieszka Radwanska, che una settimana prima ha vinto anche ad Auckland e che agli Australian Open arriva nella migliore forma possibile. Radwanska ha raggiunto la prima finale Slam pochi mesi prima, a Wimbledon 2012, ma a Melbourne finirà con un’altra delusione: la polacca giocherà quattro match perfetti, eppure contro Li Na, nei quarti di finale, perderà in due set, 7-5 6-3; Cibulkova, invece, perderà al secondo turno contro una russa di cui non si sentirà molto parlare in futuro, Valerija Savinych.

La vittoria di Sydney, comunque, fa salire Radwanska a quota 11 titoli in carriera. Aga gioca una partita ordinata, come sempre, ma sono gli inspiegabili errori di Cibulkova a darle una grossa mano per portare a casa il primo set. Le bastano due vincenti in tutto il set per chiudere 6-0. Perso il settimo game di fila, Cibulkova si scioglie definitivamente e nell’ultimo game, sotto 0-40, prima annulla un match point con un fantastico dritto inside-out, poi chiude la partita a modo suo: con un doppio fallo. L’ultima finale con lo stesso punteggio simile risale al 2006, quando Marion Bartoli sconfisse Olga Puchkova a Quebec City. Tra gli uomini, invece, non c’è ancora stata una finale finita con un doppio 6-0 (recentemente c’è andato molto vicino Novak Djokovic, a Pechino 2015 contro Tomas Berdych).

Il 2013, nonostante una partenza molto promettente, sarà un anno piuttosto deludente per Radwanska, ma la polacca dimostrerà la solita costanza. Vincerà il terzo titolo dell’anno a Seoul, un torneo di categoria International, raggiungerà la finale a Stanford, la semifinale a Miami, Wimbledon, Pechino e a Toronto. Ma il più grande rimpianto dell’anno, e ad oggi della carriera, rimane Wimbledon. Dopo la clamorosa sconfitta di Serena Williams contro Sabine Lisicki era davvero difficile capire chi avrebbe potuto vincere quel torneo: Sharapova ed Azarenka erano uscite al secondo turno, Kvitova arriverà ai quarti ma perderà contro Kirsten Flipkens. In semifinale arrivano Radwanska, Bartoli, Lisicki e Flipkens. Sembra tutto fatto per lo Slam della polacca, invece Agnieszka perderà un’incredibile semifinale contro Lisicki, finita 9-7 al terzo. Radwasnka terminerà l’anno al numero 5, ma la sensazione è che il 2013 sia l’annata più radwanskiana che ci sia: fredda ed implacabile nei tornei minori, fragile ed emotiva quando in palio ci sono i punti che contano di più. Le annate successive, per ora, hanno confermato questa tendenza.

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