La Race ATP al giro di boa: Raonic sempre più in alto, Federer fuori dai primi 8

TENNIS – Di PIERO VASSALLO. Concluso il torneo di Wimbledon si archivia anche la prima parte di stagione: diamo uno sguardo alla classifica Race ATP – che tiene conto esclusivamente dei risultati del 2016 – per comprendere chi è favorito per un posto alle ATP Finals di Londra e chi potrebbe ancora inserirsi nella corsa al Master.

Vincendo il suo secondo titolo a Wimbledon, Andy Murray non ha soltanto rimpolpato il suo palmares Slam ma ha anche ottenuto l’aritmetica certezza della qualificazione per le ATP World Tour Finals di fine anno che si terranno per l’ottavo anno consecutivo a Londra. Lo scozzese è secondo nella classifica Race aggiornata a lunedì, con poco più di 800 punti di distacco dal leader Novak Djokovic. Questa la top 20 della Race aggiornata all’11 luglio:

1. Novak Djokovic 8040 Qualificato
2. Andy Murray 7225 Qualificato
3. Milos Raonic 3835
4. Rafael Nadal 2930
5. Kei Nishikori 2905
6. Dominic Thiem 2835
7. Stan Wawrinka 2370
8. Tomas Berdych 2260
9. Roger Federer 2130
10. David Goffin 1995
11. Gael Monfils 1685
12. Roberto Bautista Agut 1580
13. Nick Kyrgios 1520
14. Jo-Wilfried Tsonga 1440
15. Lucas Pouille 1344
16. Pablo Cuevas 1335
17. Marin Cilic 1300
18. David Ferrer 1260
19. Richard Gasquet 1240
20. Sam Querrey 1210

Ad oggi sarebbero qualificati per il Master – oltre a Djokovic e Murray – Raonic, Nadal, Nishikori, Thiem, Wawrinka e Berdych. Roger Federer paga la stagione “a singhiozzo” e al momento sarebbe fuori dai migliori per soli 130 punti, ma analizziamo nel dettaglio ogni situazione. Partiamo da una riflessione sui primi due classificati: sia Nole che Andy parteciperanno alle Finals – decima volta per il serbo, ottava per il britannico – e al momento il numero 1 del mondo ha 815 punti di vantaggio. Con uno Slam e 4 Masters 1000 ancora da giocare, Murray può davvero ambire alla prima piazza del ranking.

Al terzo posto Milos Raonic che, salvo cataclismi, a fine anno giocherà il suo secondo Master dopo l’esperienza negativa di due anni fa. Il canadese è stato il giocatore più continuo di questi primi sei mesi, escludendo i primi due “alieni” in classifica: ha vinto solo un 250, peraltro il primo torneo dell’anno, ma ha raggiunto la prima finale Slam in carriera, la semifinale a Melbourne e ottenuto buoni piazzamenti nei 1000. Così facendo ha scavato un piccolo solco tra lui e gli inseguitori.

Soltanto 95 punti dividono quarto, quinto e sesto posto. Rafa Nadal occupa la quarta piazza e lo deve esclusivamente ai Masters 1000: 1910 punti contro la miseria di 100 nei tornei Major. Bisognerà valutare la sua condizione al rientro dall’infortunio al polso visto che storicamente la seconda parte di stagione non è la sua preferita. Quinto posto per Kei Nishikori che senza raggiungere picchi eccelsi – finale a Miami, poi tanti piazzamenti nei 1000 – ha racimolato un buon bottino.

Dominic Thiem, sesto in graduatoria, merita un discorso a parte: ha già giocato ben 17 tornei – tra i primi 20 solo Pouille ne ha disputati altrettanti, ma giocando molte meno partite – e questo sforzo potrebbe farsi sentire nella seconda parte di tour. Notare poi come la maggior parte dei punti siano arrivati dai tornei minori – tre vittorie nei 250 e uno nei 500 -, dunque per consolidare questa buona classifica l’austriaco dovrà fare un salto di qualità anche nei grandi appuntamenti, dove Roland Garros a parte non ha affatto brillato.

Le ultime due piazze utili sono occupate da Stan Wawrinka e Tomas Berdych. Lo svizzero si è costruito questa classifica con la semifinale a Parigi e con le vittorie a Dubai, Chennai e Ginevra, ma ha fatto decisamente male nei grandi tornei. Il ceco si mantiene nei primi 8 grazie ai piazzamenti nei Major senza grandi squilli e infatti ha la miseria di 130 punti di vantaggio sul nono classificato.

Il primo degli esclusi oggi sarebbe Roger Federer: possibile un Master senza lo svizzero? Se i problemi fisici sono stati definitivamente messi in soffitta allora l’elvetico dovrebbe riuscire a qualificarsi, d’altronde è vicino all’ottava piazza nonostante abbia giocato appena 7 tornei quindi gli basterebbe disputare una buona seconda parte di stagione e i mesi indoor potrebbero dargli una mano.

Chi altro può inserirsi nella corsa a Londra? David Goffin è un giocatore abbastanza continuo ma gli servirebbe almeno un exploit nei grandi tornei, stesso discorso per Roberto Bautista Agut, mentre sembra ormai al tramonto la carriera ad altissimi livelli di David Ferrer. Occhio a Jo-Wilfried Tsonga e Marin Cilic: al momento sono abbastanza staccati, ma sono i nomi più indicati per ottenere risultati di livello nei grandi tornei e raccogliere punti pesanti in ottica Master.

Dalla stessa categoria