Del Potro, continua l'incubo: il polso lo costringe al ritiro dall'Australian Open

TENNIS – Di Diego Barbiani

MELBOURNE. Non c’è proprio pace per Juan Martin Del Potro, che nella mattina di sabato aveva interrotto l’allenamento dopo appena venti minuti a causa di un polso che gli procurava forti dolori. E’ arrivato, infatti, il tanto temuto ritiro dall’Open d’Australia, prima prova Slam del 2015.

A riportare lo stop in allenamento è stato il sito argentino diariohoy.net che sottolineava già come le probabilità di vederlo in campo martedì contro Jerzy Janowicz erano scese drasticamente. Il polso è sempre il sinistro, quello operato lo scorso anno e che gli fece saltare tutta la stagione con conseguenze gravi nel morale e nel ranking, precipitato oltre la trecentesima posizione mondiale. Si stava allenando sul campo 26 di Melbourne Park quando, durante qualche palleggio sul lato del rovescio con l’uruguaiano Pablo Cuevas, si è fermato urlando “Basta!” ed è subito uscito dal campo.

Franco Davin, il suo coach storico, avrebbe poi confermato come Del Potro non riesca a colpire dal lato del rovescio a causa dei dolori al polso. Già in settimana, a Sydney, si era avuto qualche segnale che nonostante il rientro i dolori fossero ancora presenti. Lo stesso Del Potro, nel momento di ufficializzare il suo rientro alle gare, aveva precisato che non sarebbe stato al 100% ma desiderava scendere in campo e sentirsi ancora un giocatore. Adesso, però, quella scelta di affrettare il rientro gli si è ritorta contro.

“Non mi sento pronto – ha detto l’argentino – sono appena tornato dopo un anno ed uno Slam è un appuntamento molto difficile. E’ una decisione molto difficile ma potrebbe aiutarmi in futuro a portare a termine l’anno in buone condizioni”. Ha anche mostrato una certa sicurezza: “Non è nulla di pericoloso, non sono preoccupato, penso solo che il mio polso non sia ancora al meglio per affrontare un torneo Major”.

 

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