Top of the Twitter / Da Harry Potter a Federer, 20 motivi per seguire Juan Ignacio Chela

TENNIS – Di Diego Barbiani

“Harry Potter ed il mistero di come fui un tennista” firmato Juan Ignacio Chela. L’argentino, ritiratosi ormai da due anni dal circuito, è adesso uno tra i tennisti più divertenti e seguiti sui social network.

Ha battute per tanti, ma in particolar modo per se stesso con un’autoironia sorprendente ed esilarante. Poco conosciuto dalla grande platea intenta ad applaudire ed osannare i mostri sacri degli ultimi dieci anni, conclusa lì la sua avventura nel mondo del tennis si è lasciato prendere la mano dal mondo dei tweet e di quei 140 caratteri in cui racchiude un umorismo ed un’ironia (davvero) impensabili. Da Harry Potter ai paragoni con Roger Federer, dalla simpatica frase per l’elezione di papa Francesco al suo momento più bello del 2013 (“un bambino mi ha chiesto un autografo!”), dai suoi segreti di quando viaggiava nel circuito ad un paragone tra Murray ed il viagra ed altro ancora!

Commentate pure se volete stabilire una vostra personale classifica. Intanto:

Hanno appena eletto Jorge Mario Bergoglio, primo papa sudamericano della storia, è tempo di festeggiare per gli argentini!

“Se resuscitassi vorrei essere Roger”
C’è una leggera, ma proprio leggera, fila. 

“Sto scrivendo il mio curriculum vitae per quando sarò coach. La maggior parte sono le mie gesta su Twitter”
Come a dire che tanto, in campo…

“Mi incanta giocare a dama, però questi tasselli mi stanno battendo”.

“Finalmente Roger può eguagliarmi, giocherà una finale di Coppa Davis”.

“Ragazzi, domani per favore vincete che è l’unica maniera che ho per vincere contro Roger” (in riferimento alla sfida di ottavi di Coppa del Mondo tra Svizzera ed Argentina).

“Harry Potter ed il mistero di come fui un tennista”.

“La mia tattica per vincere le partite era di cambiare la racchetta fino a trovarne una con poteri magici”.

“Buongiorno a tutti i giornalisti, soprattutto a quelli che si sono dovuti sorbire le mie partite”.

“Mi intriga molto sapere se Roger si sveglia spettinato”
In effetti, tra lui e Javier Zanetti, la domanda è più che lecita…

“Nel tennis devi avere i riflessi pronti, per questo viaggiavo sempre con il barbiere”.

“Sempre saputo che seguirmi su Twitter ti avrebbe indicato il cammino. Congratulazioni Stan Wawrinka” (messaggio scritto per la vittoria agli Australian Open dello svizzero).
Approfittatore!

“Per me il 2013 fu geniale. Un bambino mi ha chiesto un autografo”

“Quando non posso dormire riguardo una mia partita”.
C’è anche chi conta le pecore, ma quello forse è un metodo antico.

“Una volta fui al torneo dei maestri e tornai indietro con una nota nel registro”.

“Se fossi stato un agente segreto il mio numero di serie sarebbe stato 06 06”.

“Oggi è un anno dalla mia ultima partita. Si dice che le stelle stiano perdendo a Wimbledon per onorarmi” (il 26 giugno, il giorno in cui ci fu l’ecatombe a Wimbledon con la sconfitta, tra gli altri, di Roger Federer contro Sergiy Stakhovsky).
Un genio, semplicemente un genio.

“Una volta ho servito a 200. A 200 metri dal quadrato (del servizio, ndr)”.

“A Murray non lo alza neppure la pastiglia azzurra” (la partita era Del Potro-Murray, Indian Wells 2013 con vittoria dell’argentino e lo scozzese che aveva finito le energie ad inizio del terzo set e si trascinava per il campo).
Murray ed il viagra, chi di noi non ha mai pensato a questa accoppiata deluxe?

“Il tennis mi ha dato tanto, soprattutto la possibilità di debuttare”.

E per finire, la verità che nessun tennista ha mai voluto ammettere:

“La cagata di essere un tennista è che se organizzassi una partita d’addio potrei invitare al massimo tre persone”.

 

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