Challenge Round. Le Finals via da Londra? L’Atp ci pensa, Djokovic è favorevole

TENNIS – DI FABRIZIO FIDECARO – Le Atp World Tour Finals potrebbero trasferirsi presto in una location diversa da Londra. Il presidente Atp Chris Kermode sta pensandoci seriamente, e il numero uno del mondo Novak Djokovic si è detto favorevole al cambiamento.

Via da Londra. Al momento non si sa quando, ma sarà inevitabile che le Atp World Tour Finals si trasferiscano in una location diversa dalla O2 Arena nella capitale britannica, che le ospita dal 2009. «Stiamo analizzando ogni possibilità», ha spiegato il presidente Atp Chris Kermode. «Nel 2015 ovviamente resteremo qui. Potremmo esercitare l’opzione anche per il 2016, confermandola entro marzo o aprile. A Londra è sempre stato un successo, credo che rispecchi il grande interesse del Regno Unito verso il tennis. Allo stesso tempo devo considerare anche altre offerte. Il fatto che ve ne siano quattro da diverse parti del mondo evidenzia il valore di quello che abbiamo costruito».

Quest’anno Londra ha stabilito il nuovo record di spettatori nella storia della kermesse di fine anno: ne sono stati conteggiati 263.560, con ben nove delle quindici sessioni che hanno segnato il tutto esaurito (17.800 posti). L’Associazione Giocatori, però, vuole allargare il proprio mercato, e per questo si sta pensando soprattutto alla Cina, con Shanghai o Pechino, e al Medio Oriente, con Dubai o Doha. Anche in Sud America si sarebbe espresso il desiderio di ospitare l’evento, ma mancano i capitali necessari.

Il numero uno del mondo Novak Djokovic, pur apprezzando molto la sede attuale, si è detto favorevole al cambiamento. «Londra è una delle città più importanti del mondo», ha dichiarato dopo la mancata finale con Roger Federer, «è sempre bello avere un torneo qui. C’è una lunga tradizione in questa nazione, la gente ama il tennis. Però, il motivo per cui sono d’accordo che si cambi è che per l’Atp sarebbe uno dei modi migliori per promuovere la disciplina. I migliori otto giocatori al mondo uno contro l’altro: che cosa puoi chiedere di più se sei un appassionato?».

«È uno dei più grandi eventi dello sport in generale», ha continuato Nole. «Dal 2009 in poi sono stato benissimo qui, ma penso che ci sia bisogno di dare l’opportunità ad altre grandi città, ad altri mercati in crescita, che stanno emergendo e amano il tennis, come la Cina e il Medio Oriente. Anche l’America è sempre stata un grande mercato. So che stanno negoziando un’estensione a Londra, ma anche valutando possibilità da altre parti. Vorrei solo che questo evento continuasse a essere utilizzato nel modo in cui si è fatto qui, merita di essere una delle manifestazioni sportive più importanti al mondo».

Un parere così illustre non può che confortare il presidente Atp nella sua idea di vagliare seriamente altre realtà. «Non andrò a caccia di soldi in un luogo che non ha tifosi», ha precisato Kermode. «Questo è il Superbowl dell’Atp World Tour, e non ho intenzione di distruggerlo prendendo un mercato dove gli appassionati non vengono. Stiamo discutendone, speriamo di prendere una decisione intorno a marzo o ad aprile».

 

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