Coppa Davis: Berdych riporta l'equilbrio nella finale

Di Salvatore De Simone

BELGRADO. Thomas Berdych regala il primo punto alla Repubblica Ceca nella finale di Davis Cup 2013, battendo come da pronostico Dusan Lajovic, chiamato a sostituire all’ultimo momento Janko Tipsarevic. Sulla partita non c’è moltissimo da dire; il ceco era nettamente favorito e ha chiuso la pratica agevolmente in tre sets. Lajovic non parte malissimo; si muove velocemente , serve bene e non disdegna alcuni rovesci lungolinea vincenti.

Berdych da parte sua sembra un po’ contratto, commette alcuni errori non forzati, ma in ogni caso riesce a mantenere tranquillamente la sua battuta, a parte sul 3-3 in cui recupera dallo 0-30 grazie al servizio. Nel game successivo Lajovic realizza  due doppi falli e permette così al ceco di procurarsi una palla break, che quest’ultimo sfutta con una risposta vincente di rovescio lungolinea; al momento di servire per il set Berdych non lascia scampo all’avversario e incamera il primo parziale. I primi games del secondo set sono sulla falsariga del primo, solo che il break a favore del ceco arriva un po’ prima , al quinto gioco, con un diritto vincente del numero 7 del mondo; il tennista di Belgrado prova a rimanere aggrappato, mantenendo i suoi turni di battuta, ma su quelli dell’avversario non riesce a dare problemi e Berdych chiude il set con una pregevole smorzata. Nella terza trance il ceco rompe subito il servizio di Lajovic, il quale tenta disperatamente di rimanere in carreggiata; in un paio di games, si porta sullo 0-30, ma Berdych, grazie alla sua esperienza non lascia nemmeno la possibilità di una palla break.

Sul 5-3 il serbo deve fronteggiare un match point, che il ceco non riesce a sfruttare spedendo fuori la risposta; ma Berdych se ne procura subito un altro ed è quello buono, dato che Lajovic manda in rete il diritto. Pronostico rispettato dunque: il serbo ha giocato la sua onesta partita, ma la differenza tra i due tennisti era troppo grande; Berdych non ha avuto bisogno nemmeno di giocare al suo meglio, limitandosi a fare bene nei momenti importanti e a tenere sempre sotto controllo il match.

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