US Open. Il dopo-match: Pennetta felice, Vinci tranquilla

dall’inviato a New York, Francesca Cicchitti

Una Pennetta impeccabile in una partita piena di emozione da parte di entrambe le giocatrici. La sportività e la compostezza di Flavia e Roberta è stata protagonista e ha evidenziato il grande rispetto che hanno l’una verso l’altra. Le ragazze non hanno mai esultato con urla di gioia o gesti evidenti, alla fine della partita si sono date un bacio e un abbraccio sincero e pieno di amicizia e rispetto.

Roberta quella di oggi per è stata una giornata importante, come ti senti?

<<E’ stata una giornata speciale per entrambe, io ho avuto una possibilità unica, quella di poter accedere alle semifinali, questa volta ha vinto Flavia, ma io posso di dire di essere contenta per come ho giocato questo torneo>>.

 

Roberta cosa ti è mancato, cosa ti potresti rimproverare. Credi di aver impostato bene la partita?

<<All’inizio della partita mi è mancato qualche punto in più con il mio dritto, poi eravamo tutte e due molto tese la palla di Flavia era spesso molto corta ed io stavo dietro con i piedi, non riuscivo a prendere bene il ritmo, mi è mancata un po’ più di incisività in certi momenti. Poi ne parlerò con il mio allenatore per capire meglio dove ho sbagliato.

Comunque credo di averla impostata bene a partita, dovevo essere aggressiva, fare il gioco, ho sbagliato dovevo cercare di attaccare di più sul suo dritto e non sul rovescio ma non mi veniva facile>>.

 

Vi siete incontrate prima della partita, avete parlato?

<<Prima della partita ci eravamo viste sia in palestra sia nello spogliatoio, e lì ci siamo parlate, ci domandavamo perché ancora non ci avevano chiamato per entrare in campo>>.

 

E dopo la partita?

<<No, dopo non ‘ho vista, sono andata in palestra…>>.

 

Sembri piuttosto tranquilla dopo questa partita, è davvero così?

<<Sì sono tranquilla, che devo fare… certo è ovvio che avrei voluto vincere io, andare in semifinale, ma del resto non mi devo buttare giù, ci saranno altri tornei, avrò altre occasioni, sono sempre numero 12 del mondo, ma spero ci saranno altre occasioni io lavoro ogni giorno per questo, e adesso devo guardare avanti ed essere positiva. Se all’inizio del torneo, mi avessero detto che sarei arrivata anche quest’anno in quarti di finale, ci avrei messo la firma>>.

 

Pensi che abbia inciso sul tuo gioco il fatto che dall’altra parte del campo c’era Flavia?

<<Direi di no ci sono abituata a giocare i derby, non ha dipeso dall’avversaria, la tensione in una partita così c’è sempre…>>.

 

Oggi non avete esultato tanto, vero?

<<Io non ho mai fatti degli urli per caricarmi ma spesso mi giravo verso il mio staff, facevo i “pugnetti” non mi sono trattenuta perché dall’altra parte c’era Flavia>>.

 

Quando Flavia si è operata vi siete sentite? Cosa pensi di questa sua incredibile ripresa?

<<Ci siamo sentite, ci ho parlato le mandavo messaggi. Flavia ha passato un periodo brutto, poiché venire fuori da un’operazione non è mai facile. Lei è caparbia, è una persona che quando ci si mette le cose le ottiene, ed è bello che dopo un’operazione sia tornata a questi livelli, oggi ha giocato bene e questa semifinale se la merita tutta>>.

 

 

Flavia come ti senti, dopo aver perso tre quarti di finale finalmente hai conquistato la semifinale

<<Che dire sono semplicemente contenta, e poi a me è sempre piaciuto giocare questo torneo.>>

 

Secondo te oggi cosa ti aiutato a vincere contro Roberta, e cosa hai fatto meglio?

<<Oggi ho saputo gestire meglio la situazione e in campo non c’era solo il tennis… Penso che la cosa che fo fatto meglio è stato gestire un momento di panico che mi stava venendo e l’ho saputo controllare bene. Ho continuato a cercare il punto e a metterle pressione, in più ho servito molto bene. Penso che lei abbia sentito più di me la tensione, io l’ho gestita meglio e ho continuato a tenere il piede sull’acceleratore>>.

 

Quando hai detto che non c’era solo il tennis in campo cosa volevi dire?

<<Che non c’era solo tennis, perché dall’altra parte c’era Roberta, se di là non c’era lei sicuramente non sarebbe stata la partita che avete visto. All’inizio eravamo entrambe tese, e non giocavamo fluide, c’erano tante componenti oggi, non era solo una partita di tennis>>.

 

Ti sei limitata nell’incoraggiarti perché c’era Roberta dall’altro lato, oppure no?

<<Si, sì l’ho fatto… abbastanza>>.

 

Ti aspettavi questa grande ascesa nella classifica, dal 166 al 31 di oggi?

<<No non me lo aspettavo, il mio obbiettivo era chiudere l’anno sotto il numero 60, sarei stata contenta così>>.

 

L’anno scorso a quest’ora dov’eri.?

<<Molto probabilmente ero a casa dei miei genitori a Brindisi, mi ero appena operata e guardavo Sara giocare la semifinale dello US Open.

 

E cosa pensavi mentre la guardavi?

<<Ero molto contenta per lei, mi ero svegliata apposta per guardarla,allo stesso tempo mi dispiaceva tanto non esserci perché lo US Open è un torneo che mi è sempre piaciuto>>.

 

Secondo te tra queste quattro partite che hai giocato la più dura quale è stata?

<<Sono state tutte molto dure, forse quella con la Halep è stata quella più intensa perché siamo state fuori dal campo più di quattro ore, e aspettare è dura>>.

 

Prossimo turno chi preferiresti affrontare: Azarenka o Hantuchova?

<<Sono entrambe due giocatrici molto aggressive, hanno un gioco abbastanza simile tirano forte dritto per dritto, ma penso che in questo momento credo che Azarenka sia molto più solida di Daniela anche se sta facendo un torneo buonissimo>>.

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