US Open: Pennetta e Vinci, una sfida spietata tra emozioni e ricordi

Dalla nostra inviata a New York

Oggi prove generali per Flavia Pennetta e Roberta Vinci che hanno giocato il terzo turno del torneo di doppio. Domani, si giocheranno un quarto di finale importantissimo, che darà ad una delle due giocatrici pugliesi la possibilità di accedere alle semifinale.

Il doppio se lo sono giocato con grande sportività e serenità <<senza pensare a domani>> facendo entrambe del loro meglio ed esprimendo il loro miglior tennis. La differenza, probabilmente l’hanno fatta le compagne di squadra: la coppia Errani/Vinci è rodata da tempo, insieme hanno vinto quasi tutto e in classifica stanno da più di un anno al primo posto, mentre Pennetta/Medina Garrigues, nonostante giochino insieme da circa due anni, non hanno la stessa sintonia della coppia italiana. La partita si è decisa in un’ ora e 19 minuti, con la coppia Errani/Vinci che ha battuto Pennetta/Medina Garrigues con il risultato finale 6-1 7-6. Un primo set a senso unico in cui Sara e Roberta riusciva quasi tutto distaccando le avversarie con un grande vantaggio, chiudendo il primo set 6-1. Nel secondo la storia è stata diversa, Pennetta e Medina Garrigues erano più incisive, sbagliavano meno e si sono giocate la partita fino all’ultimo anche se sul finale Errani e Vinci hanno avuto la meglio e si sono guadagnate un posto in quarti di finale dove, molto probabilmente potrebbero incontrare le sorelle Williams.

Adesso però bisogna cominciare a pensare a domani, e anche se le ragazze vogliono apparire tranquille, è ovvio che sotto sotto nascondono una grande emozione e tensione ma non l’hanno fatta trapelare. Anzi hanno voluto parlare del loro passato, quando da piccole giocavano i tornei under 10, poi il periodo juniores…

Roberta come è stato il tuo rapporto in passato con Flavia, e com’è oggi?

«Siamo grandi amiche, siamo cresciute insieme quando eravamo junior poi ognuna ha preso la sua strada, ma questo non significa che ci siamo allontanate. Flavia è una giocatrice forte, sta tornando a grandi livelli, è una giocatrice che picchia forte la palla, si muove bene in campo, e domani è ovvio che non sarà una partita facile, anche se io parto favorita, con un ranking migliore, ma è proprio in queste partite in questi derby la classifica non conta. Io dovrò fare la mia partita, cercare di esprimermi al meglio, ma sarà comunque una partita dura>>.

Vi conoscete da quando eravate piccole, e pare che tu vincessi sempre…?

«Sì io vincevo sempre perché forse avevo un carattere più tranquillo e mi aiutava, mentre Flavia si arrabbiava molto… poi verso i sedici anni la situazione si è bilanciata molto. Flavia rispetto a me ha avuto un’evoluzione incredibile io invece, in quel periodo ho faticato molto ad esprimermi ad uscire fuori poi in questi ultimi anni per fortuna, ho avuto le mie belle soddisfazioni».

A diciotto anni Flavia ha avuto il tifo ed è dovuta stare ferma per un anno, tu come mai non sei uscita fuori prima, quali difficoltà hai avuto?

«Non mi ricordo tanto di quel periodo però potrei dirvi che ho cominciato a giocare in doppio con Sandrine Testud, e questo affiancarmi a lei mi ha dato molta fiducia in doppio e meno in singolo, non mi sentivo ancora all’altezza, a quell’età. A diciotto anni ho giocato subito un Master di doppio ero numero dodici e dal doppio avevo tanti bei risultati, pochi invece quelli in singolare e spesso dovevo fare le qualificazioni per entrare in tabellone e quindi preferivo giocare il doppio con Sandrine. Insomma l’ho un po’ trascurato poi per fortuna ho fatto questo salto di qualità».

Come sarà la giornata di domani? Come la senti?

«Sarà una giornata importante, perché è una partita importante lo è per la mia carriera ma non è una questione di vita o di morte, se dovesse andare male pazienza, è stato comunque un gran torneo, e ci sono ancora tanti tornei da giocare, se dovesse andare bene tanto di guadagnato bisogna prenderla con tanta filosofia e con calma».

Quando eravate in stanza insieme, sognavate mai di giocare un domani una partita di uno Slam, l’una contro l’altra?

«No veramente quando condividevamo la stanza, non parlavamo mai di tennis, in quel periodo si parlava di altro… si parlava di ragazzi!».

Flavia tu cosa ricordi di quel periodo quando stavate in stanza insieme?

«Ah io ero inamorata di Leonardo Di Caprio e parlavo sempre di lui, avevo tappezzato la stanza con tutte sue foto, i poster e poi ci addormentavamo ascoltando Radio Subasio, tutte canzoni d’amore. Poi in quel periodo dovevamo fare la dieta e noi avevamo l’armadio pieno di biscotti, yogurt e la sera verso mezza notte facevamo un sostanzioso spuntino. Ci sono tanti aneddoti che vi potrei raccontare, ad esempio quando Roberta la sera doveva fare la dieta Slim Fast, e però veniva a cena con noi e vedeva gli altri mangiare, così quando verso le dieci e mezza passava lambulamte che vendeva la porchetta io uscivo fuori e gliela compravo».

Tu avevi la passione per Di Caprio e Roberta invece? Quale personaggio famoso le piaceva?

«A lei piaceva Paolo Maldini, era pazza di lui e la domenica bisognava vedere il Milan, aveva persino la sua foto nel portafoglio».

Secondo te è più un piacere o un dispiacere giocare contro un’amica?

«Penso entrambe le cose, però penso debba essere presa più come il piacere di giocare questa partita, ma allo stesso tempo penso che sarebbe meglio che tutte e due potessimo avere la possibilità di poter andare avanti».

Flavia e Roberta domani si affronteranno per la nona volta, i precedenti sono quattro pari e nelle vittorie si sono alternate una volta per uno, l’ultima a vincere è stata Flavia nel 2010 al Roland Garros, chi sarà la prossima a vincere? Lo scopriremo domani alle 12 orario newyorkese.

Dalla stessa categoria